Il Concilio dei vescovi, svoltosi a Mosca, ha ascoltato l’istanza dell’ex metropolita di Kiev e di tutta l’Ucraina Filaret al Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill e all’episcopato della Chiesa ortodossa russa.
Nella lettera è inclusa la richiesta di rinnovare la comunione eucaristica e di preghiera con i cristiani che sono nello scisma ecclesiastico ucraino, nonché della cancellazione di tutte le scomuniche e di tutte le riduzioni allo stato laicale al fine di raggiungere la pace, comandata da Dio, tra i cristiani ortodossi della stessa fede e la riconciliazione tra i popoli.
La lettera si conclude con le parole: “Chiedo perdono per tutto ciò, in cui ho peccato con azioni, parole e con tutti i miei sensi, e nello stesso modo perdono tutti”.
Il Concilio dei vescovi ha accolto benevolmente la lettera, considerandola un passo avanti da parte di quelli che una volta si erano staccati dalla comunione con la Chiesa ortodossa ucraina in vista del risanamento della scisma e il rinnovamento dell’unità ecclesiastica.
Per procedere con i negoziati il Concilio ha creato una commissione composta dal metropolita Hilarion di Volokolamsk (presidente); il metropolita di Boryspil’ e Brovary Antonij; il metropolita di Kam’janec’-Podil’s’kyj di Gorodok Feodor; il metropolita di Lugansk e Alčevsk Mitrofan; l’arciprete Nikolaj Balašov; l’arciprete Nikolaj Danilevič; l’arciprete Igor Yakimčuk (segretario).