Il secondo giorno dei lavori del Concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa russa è stata ascoltata l’istanza dell’ex metropolita di Kiev e di tutta l’Ucraina Filaret al Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill e all’episcopato della Chiesa ortodossa russa.
Nella lettera, datata 16 novembre, è inclusa la richiesta di rinnovare la comunione eucaristica e di preghiera con i cristiani che sono nello scisma ecclesiastico ucraino, nonché della cancellazione di tutte le scomuniche e di tutte le dimissioni dallo stato clericale al fine di raggiungere la pace, commandata da Dio, tra i cristiani ortodossi della stessa fede e la riconciliazione tra i popoli. La lettera si conclude con le parole: “Chiedo perdono per tutto ciò, in cui ho peccato con azioni, con parole e con tutti i miei sensi, e nello stesso modo perdono tutti”.
Nell’ordinanza, adottata a conclusione della discussione, viene rilevato che il Concilio dei vescovi ha accolto benevolmente la lettera, considerandola un passo avanti da parte di quelli che una volta si erano staccati dalla comunione con la Chiesa ortodossa ucraina in vista del risanamento dello scisma e il rinnovamento dell’unità ecclesiastica.
I membri del Concilio sottolineano: “Oggi il dovere sia di coloro che rimangono nella Chiesa che di quelli che ci si vogliono riunire è superare la pluriennale alienazione nelle quotidiane gesta dell’amore reciproca e di abnegazione, sperando nella misericordia e nella grazia del nostro Signore Gesù Cristo, che ha “abbattuto il muro di separazione”. La rinuncia decisiva alla violenza e agli impossessamenti con forza delle chiese, rifiuto delle vecchie accuse e dei rimprocci, il perdono reciproco – ecco i rimedi di abnegazione e dell’amore di Cristo, solo con cui si può rinnovare l’unità della Chiesa canonica in Ucraina.
Non è la prima volta che il Concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa russa tratta il tema di guarigione dello scisma ecclesiastico ucraino. Così, nel 2008 l’ordinanza conciliare “Sull’unità della Chiesa” sono stati approvati gli sforzi della Chiesa ortodossa ucraina sul superamento dello scisma tramite dialogo, basato sulla “fedeltà alla tradizione canonica della Chiesa e il desiderio di far ritornare nella comunione ecclesiastica coloro che si sono staccati dalla salvifica unità”. Nel messaggio del Sacro Sinod della Chiesa ortodossa russa ai cristiani ortodossi dell’Ucraina del 26 luglio 2010 è stato scritto: “Che cosa può essere più desiderabile del ritorno dei fratelli dissociatisi, nel sacro recinto della Chiesa – una, santa, cattolica e apostolica? Sarebbe un vero trionfo dell’Ortodossia, trionfo dell’amore di Cristo. Preghiamo perché si avvicini il momento quando quelli che si sono sottratti nello scisma desidereranno ritornare nel grembo della Chiesa liberamente e disinvoltamente; perché sia giunto questo giorno, da lungo aspettato; il giorno che porterà pace e salvezza a molte anime esauste. Crediamo, che giungerà senz’altro.
Per procedere con i negoziati il Concilio ha creato una commissione composta dal metropolita Hilarion di Volokolamsk (presidente); il metropolita di Boryspil’ e Brovary Antonij; il metropolita di Kam’janec’-Podil’s’kyj di Gorodok Feodor; il metropolita di Lugansk e Alčevsk Mitrofan; l’arciprete Nikolaj Balašov; l’arciprete Nikolaj Danilevič; l’arciprete Igor Yakimčuk (segretario).