Il 19 ottobre 2017 Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill ha incontrato il Presidente della Repubblica di Croazia Kolinda Grabar-Kitarović nella residenza patriarcale e sinodale nel Monastero di San Daniele a Mosca.
Hanno preso parte all’incontro per la parte croata: il Capo di gabinetto del Presidente Anamarija Kirinić, il Ministro degli Interni del paese Davor Božinović, il primo vice ministro degli affari esteri ed europei della Repubblica di Croazia Zdravka Bušić, l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Croazia presso la Federazione Russa Tonći Stanićić.
Per la Chiesa ortodossa russa erano presenti: il Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne metropolita Hilarion di Volokolamsk, il vice presidente del Decr archimandrita Filaret (Bulekov) e il segretario del Decr per i paesi esteri, arciprete Sergij Zvonarev.
Accogliendo calorosamente l’alta ospite e la delegazione che la accompagnava, Sua Santità il Patriarca Kirill ha constatato che la Chiesa ortodossa russa è in buoni rapporti con la Croazia e le autorità croate.
“Nel lontano 2001 ho avuto l’opportunità di visitare la Croazia per la prima volta e d’incontrare tra l’altro l’allora capo dello stato, prendere conoscenza della situazione religiosa e della vita del popolo croato. Da allora i nostri rappresentanti sono andati in questo paese più volte, e noi apprezziamo il livello dei rapporti tra la Chiesa ortodossa russa e la Croazia”, ha detto Sua Santità.

Menzionando la presenza di una minoranza russa nella Repubblica di Croazia, il Patriarca ha testimoniato: “È una comunità relativamente piccola, ma vorrei sottolineare il fatto che la lingua russa è inclusa nel programma di alcuni istituti scolastici del paese. Così vengono create condizioni favorevoli per la vita dei russi in Croazia”.
Nel corso della conversazione, Sua Santità il Patriarca Kirill ha anche parlato della plurisecolare storia di buoni rapporti tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa ortodossa serba, rappresentata sul territorio di Croazia dal metropolita Porfirio di Zagabria e Lubiana. “Durante la mia visita in Croazia nel 2001, il metropolita ortodosso serbo di Zagabria (allora Mons.Jovan) ha incontrato il Presidente di Croazia, insieme a me, per la prima volta. Ricordo con gratitudine l’atteggiamento favorevole manifestato dalle autorità nei confronti della comunità ortodossa e le sue necessità”.
Il Patriarca di Mosca e di tutte le Rusie Kirill ha evidenziato le dinamiche positive di sviluppo delle relazioni tra le Chiese ortodossa russa e cattolica romana, con la quale si identifica la maggioranza dei croati: “Abbiamo una posizione comune sui principali problemi etici e morali, nonché sulle questioni che inquietano i nostri contemporanei. La Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa russa condividono la preoccupazione per il problema delle persecuzioni dei cristiani, innanzitutto nel Medio Oriente, ma purtroppo non solo in questa regione del mondo. Perciò nel centro del mio incontro con Papa Francesco dell’anno scorso all’Avana è stata la questione della protezione della presenza cristiana nel Medio Oriente e nelle altre regioni”.

Un altro tema importante nelle relazioni ortodosso-cattoliche è la difesa dei valori morali nel mondo contemporaneo, ha dichiarato il Patriarca: “Abbiamo una posizione comune anche sulle cosiddette forme alternative di matrimonio e sull’eutanasia, sull’aborto ed altri fenomeni che, dal nostro punto di vista, rappresentano un gran pericolo per la salvaguardia dell’integrità della persona umana”. Il fatto che le due Chiese abbiano una posizione comune su questi problemi favorisce alla consolidazione della posizione cristiana davanti alle sfide della nostra epoca, ha ribadito Sua Santità.
“Apprezziamo anche l’inizio del dialogo tra la Chiesa ortodossa serba e la Chiesa cattolica che riguarda i temi assai delicati della storia croata nel XX secolo. Per quanto ne sappiamo, non è stata ancora concordata nessuna posizione congiunta, ma questo dialogo è un fenomeno veramente positivo siccome permette alle parti di chiarire le proprie posizioni e, per quanto possibile, accomunarle”. Il Patriarca ha espresso speranza che la continuazione del dialogo possa contribuire alla conciliazione e la creazione di una società più stabile.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha augurato al Presidente della Croazia successo nella sua visita in Russia.
A sua volta, Kolinda Grabar-Kitarović ha espresso gratitudine al Patriarca per la cordiale accoglienza: “Per me essere ricevuta da Lei e parlarLe della nostra cooperazione è un grande onore”, ha dichiarato il capo di stato.

Ha anche raccontato al Primate della Chiesa ortodossa russa dei principi sui quali sono basati i rapporti tra lo stato croato e le comunità religiose.
Il Presidente ha espresso il suo apprezzamento per la posizione della Chiesa russa sulle questioni di collaborazione intercristiana ed interreligiosa con lo scopo di prevenzione di guerre e disordini, nonché cessazione delle persecuzioni dei cristiani in varie regioni. In particolare, ha menzionato un articolo della Costituzione sull’aiuto dello stato alle comunità religiose. Esiste una legge che regola la situazione giuridica di queste comunità, ci sono anche dei accordi stipulati con ogni comunità in particolare.
“Consideriamo nostri partner le comunità religiose che ci aiutano a proteggere i valori positivi che sono stati persi per vari motivi – ad esempio, a causa di operazioni militari o pressioni di ogni genere. Oltre a ciò, ci aiutano ad affermare questi valori spirituali che sono minacciati nel mondo moderno”, ha sottolineato il capo dello stato.
Al termine della riunione Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill e il Presidente della Repubblica di Croazia Kolinda Grabar-Kitarović si sono scambiati i doni.