Incontro del Patriarca col Card. Koch
Il 22 novembre 2016 il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus Kirill ha accolto nella residenza patriarcale del monastero stavropigiale di San Daniele di Mosca il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, cardinale Kurt Koch.
All’incontro, da parte della Chiesa ortodossa russa hanno partecipato: il Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne metropolita Hilarion di Volokolamsk, il rettore dell’Accademia Teologica di san Pietroburgo Arcivescovo Amvrosij di Peterhof, il vicepresidente del Decr archimandrita Filaret (Bulekov) e il collaboratore del Decr sacerdote Aleksej Dikarev.
Da parte della Chiesa cattolica erano presenti il nunzio apostolico presso la Federazione Russa, Arcivescovo Celestino Migliore, e il responsabile della sezione orientale del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, Monsignor Hyacinthe Destivelle.
Accogliendo gli ospiti, il Patriarca Kirill li ha ringraziati per la loro partecipazione alla celebrazione del suo 70° anniversario. “Lo interpreto come un buon gesto da parte della Chiesa cattolica romana, e come un’opportunità per uno scambio di opinioni con voi sulla nostra agenda comune”, ha detto il Primate della Chiesa Russa.
Il Patriarca Kirill ha ricordato il suo incontro con Papa Francesco a L’Avana. “Questo incontro, a mio parere, ha avuto un senso profondo e si è tenuto in un’atmosfera estremamente sincera e fraterna – ha testimoniato Sua Santità. – E’ molto importante che il centro di questo incontro sia stata la nostra comune preoccupazione per le sofferenze dei cristiani nel mondo di oggi, in particolare in Medio Oriente, Nord Africa, e altrove”.
Sua Santità ha detto che la preoccupazione espressa congiuntamente, e il sostegno comune ai cristiani sofferenti, hanno avuto una risposta positiva nella comunità internazionale. “E’ stato dopo questo incontro, che a livelli elevati in molti paesi si è cominciato a parlare del genocidio dei cristiani in Medio Oriente, e l’argomento ha colpito il centro dell’agenda politica, – ha detto il Patriarca Kirill. – Poco dopo il nostro incontro, a Monaco è stato raggiunto un cessate il fuoco tra le forze governative e l’opposizione in Siria. Anche questo è stato colto da tutti coloro che si sentono solidari a quanti soffrono e perdono la vita in Medio Oriente”.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha rilevato con rammarico che oggi la situazione in Siria e Iraq ha ripreso a deteriorarsi. “E non solo a causa dei combattimenti ad Aleppo e Mosul, ma anche perché non si riesce a porre fine alle sofferenze della gente, e la coalizione esistente non ha ancora raggiunto un adeguato coordinamento delle azioni necessarie per una lotta efficace contro il terrorismo. Rimango convinto che solo attraverso azioni coordinate congiunte, volte a conseguire obiettivi specifici, si può davvero sconfiggere il terrorismo”, ha detto Sua Santità.
“Dopo l’incontro all’Avana i nostri gruppi comuni ortodossi-cattolici hanno fatto insieme i passi giusti, in Siria e Libano – ha continuato Sua Santità. – E’ stata una visita importante, che ha aiutato i rappresentanti delle nostre Chiese a considerare la situazione in Siria e Libano, e gettare le basi per un’ulteriore collaborazione, anche per aiutare la gente”. Il Patriarca Kirill ha notato che in seguito alla visita congiunta della delegazione ortodossa-cattolica della Russia, che ha avuto luogo il 7 aprile 2016, le parti hanno iniziato a lavorare sulla lista dei templi e siti religiosi che sono stati distrutti in seguito alle azioni militari. “Ci auguriamo che la guerra finisca, la gente possa vivere in pace, e allora ci si potrà porre seriamente la questione del restauro della Siria, – ha detto Sua Santità. – Per noi cristiani, è importante che anche i templi siano restaurati, e la gente possa tornare a una vita religiosa normale. Noi continueremo a lavorare con la Chiesa cattolica romana e i suoi rappresentanti per fare tutto il possibile per porre fine alle sofferenze, e la gente possa tornare a una vita pacifica”.
La dichiarazione firmata a L’Avana ha anche significato il raggiungimento di un approccio comune al tema ucraino, ha osservato il Primate della Chiesa Russa. “Recentemente, in occasione del 25° anniversario dell’indipendenza dello Stato Ucraino, sia il Papa che io abbiamo rivolto a tutti messaggi importanti, – ha detto Sua Santità, notando la somiglianza delle posizioni di entrambe le chiese su questo tema. – Sia la Chiesa ortodossa russa, che la Chiesa cattolica romana, continuano ad impegnarsi per una missione di pace. Le chiese devono servire la causa della pace e non partecipare al pesante conflitto sociale.
Nel corso della conversazione, il Patriarca Kirill ha preso atto delle dinamiche positive di sviluppo delle relazioni culturali tra le Chiese ortodossa russa e cattolica romana. “Presso il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che Lei dirige, si è svolto il secondo incontro del gruppo di lavoro congiunto sulla cooperazione culturale tra le nostre Chiese, e le due parti hanno continuato a sviluppare i progetti culturali in corso, – ha detto Sua Santità. – Ci auguriamo che l’11 dicembre di quest’anno, nella Basilica romana di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, si possa tenere il concerto congiunto del coro del Monastero Sretensky, e del Coro Sinodale della Chiesa ortodossa russa, con il coro della Cappella Sistina. Il 25 novembre presso la Galleria Tretyakov si aprirà una splendida mostra di capolavori dal Vaticano con la partecipazione del governatore del Vaticano Giuseppe Bertello. Si tratta di un evento culturale significativo, ma che è anche un fattore importante nello sviluppo delle relazioni bilaterali”.
Secondo quanto affermato da Sua Santità, mai così tanti capolavori dal Vaticano sono stati esposti all’estero, perciò questa mostra è di grande interesse per il pubblico russo.
Parlando dello sviluppo dei contatti inter-cristiani relativamente alla formazione teologica, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha dato una valutazione positiva dello svolgimento della Scuola estiva per rappresentanti della Chiesa cattolica romana, organizzata dalla Scuola di dottorato e alti studi teologici dei santi Cirillo e Metodio. Come parte del programma di formazione, noti studiosi e specialisti della chiesa russa hanno introdotto i partecipanti alla vita religiosa e culturale della Russia. “Sono fiducioso che lo sviluppo delle nostre relazioni amichevoli in direzioni diverse contribuirà, in particolare, allo sviluppo delle relazioni tra i popoli e al superamento dei conflitti, nonché all’intensificazione dell’organizzazione e del coordinamento delle nostre azioni comuni per proteggere le persone e il loro diritto alla vita e alla dignità” – ha riassunto il Primate della Chiesa russa.
A sua volta, il cardinale Kurt Koch ha ringraziato il Patriarca Kirill per la calorosa accoglienza. Il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani ha consegnato al Patriarca un messaggio del Papa Francesco in occasione del 70° anniversario del capo della Chiesa russa. In esso, in particolare, si dice: “Vorrei trasmettere a Sua Santità, il mio amato fratello in Cristo, un augurio personale e l’assicurazione delle mie fervide preghiere in occasione del suo 70° anniversario. Ringrazio il Signore per la Sua generosa benedizione, e il dono a Lei della vita e del ministero di Pastore della Chiesa ortodossa russa. Ringrazio per il Suo contributo personale al riavvicinamento tra le nostre Chiese, e con grande calore ricordo il nostro incontro”.
Al termine della riunione le parti si sono scambiate i doni.
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