Il 19 novembre 2016 si è svolto presso la residenza patriarcale nel Monastero stavropigiale di San Daniele di Mosca l’incontro tra Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill e Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme Theofilos.

L’illustre ospite era accompagnato dal metropolita di Bostria Timoteos, dall’arcivescovo Aristarkhos di Konstantinia, dal rappresentante del Patriarca di Gerusalemme presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, archimandrita Stefanos (Dispirakis), dallo ierodiacono Markos.

Per la Chiesa ortodossa russa erano presenti all’incontro il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), metropolita Hilarion di Volokolamsk, il responsabile delle diocesi Vienna-Austria e Ungheria, vescovo Tikhon di Podolsk, il capo della missione ecclesiastica russa a Gerusalemme, archimandrita Aleksandr (Elisov), il vicepresidente del Decr, arciprete Nikolaj Balashov, il segretario del Decr per le relazioni inter-ortodosse, arciprete Igor Yakymchuk.

Rivolgendosi a Sua Beatitudine il Patriarca Theofilos e ai membri della delegazione della Chiesa di Gerusalemme, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha detto: «Cari fratelli, di cuore vi do il benvenuto e Vi ringrazio per aver risposto al mio invito a partecipare alla preghiera comune in relazione al mio 70° compleanno. Ogni volta che Vostra Beatitudine ed i Vostri cari fratelli, vicini al mio cuore, visitano Mosca, è per noi motivo di grande gioia».

A questo proposito, Sua Santità ha anche ricordato l’evento, diventato panortodosso, della celebrazione in onore del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’, durante il quale i Primati e i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali hanno preso parte alla Liturgia conciliare a Mosca, Kiev e Minsk. «Questo servizio comune rafforza la nostra unità panortodossa, realizza l’unica Chiesa, portando il suo servizio in diverse regioni del mondo, dove affronta diverse sfide e difficoltà, e come un solo corpo di Cristo svolge la sua missione di salvezza» – ha detto Sua Santità il Patriarca Kirill.

«Con sentimenti speciali noi accogliamo Voi, Vostra Beatitudine, e i rappresentanti della Santa Chiesa di Gerusalemme, che è la Madre di tutte le Chiese. Le orme del Signore Gesù Cristo hanno benedetto la terra su cui la Chiesa di Gerusalemme esercita il suo ministero; da questa Chiesa la predicazione apostolica è arrivata in tutto il mondo. Voi siete i custodi del Santo Sepolcro, dei luoghi santi, e con grande onore e dignità realizzate questo servizio da duemila anni», ha continuato Sua Santità.

Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto che la Terra Santa ha patito molte sofferenze e distruzioni, terribili sconvolgimenti politici e militari, ma il Patriarcato di Gerusalemme ha salvato i luoghi santi, spesso andando incontro a grandi sacrifici, ha mostrato fermezza nella fede, il coraggio e una saggezza speciale.

«Sappiamo che Voi oggi, come Primate della Chiesa di Gerusalemme, con difficoltà proteggete i luoghi santi ed esercitate la missione pastorale all’interno del vostro popolo, perché oggi il Medio Oriente e la Terra Santa sono diventati un luogo frenetico, dove forze diverse si scontrano e dove, purtroppo, c’è una lotta che causa perdite di vite umane», ha detto Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill. Sua Santità ha dichiarato che la Chiesa ortodossa russa ha sempre sostenuto il Patriarcato di Gerusalemme con profondo rispetto e apprezzamento per l’intera missione ortodossa che esso svolge.

«Sono contento che potremo di nuovo di celebrare il servizio insieme e poi di pensare al nostro lavoro comune, alla vita e alle opere delle Chiese ortodosse e di sperimentare l’importanza dell’unità ortodossa per le nostre Chiese e i nostri popoli», ha detto Sua Santità il Patriarca Kirill.

Da parte sua, Sua Beatitudine il Patriarca Theofilos ha definito una gioia speciale l’opportunità di incontrare il Primate della Chiesa ortodossa russa in occasione del Suo giubileo. «Io e i membri della mia delegazione ringraziamo Vostra Santità per l’invito a partecipare alla celebrazione del Vostro 70° compleanno», ha detto l’ospite di alto rango. Secondo la Sua testimonianza, l’incontro di oggi è di particolare importanza per rafforzare i legami fraterni che esistono tra la Chiesa di Gerusalemme e la Chiesa ortodossa russa, e per sottolineare ancora una volta l’unità della Santa Chiesa ortodossa.

Sua Beatitudine ha ricordato: «Il popolo russo e la Chiesa ortodossa russa hanno dato un grande contributo al mantenimento dei luoghi santi, e hanno aiutato noi ortodossi a preservare a Gerusalemme e nella Terra Santa il nostro modo di pensare».

La Chiesa di Gerusalemme ha sofferto e continua a soffrire allo stesso modo di come ha sofferto per molti anni la Chiesa Russa e il popolo russo, ha detto Sua Beatitudine il Patriarca Theofilos, sottolineando: «Ma la Croce di Cristo e la Resurrezione di Cristo ci danno la forza e la possibilità di continuare il nostro servizio e la nostra testimonianza».

Sua Beatitudine ha anche detto a Sua Santità il Patriarca Kirill dei lavori di restauro che ora sono in corso nella Santa Edicola della Chiesa del Santo Sepolcro. Egli ha inoltre informato l’interlocutore della ricostruzione della Chiesa della Natività di Cristo a Betlemme. «È noto il Vostro interesse a questo progetto e il Vostro contributo», ha detto il Primate della Chiesa ortodossa di Gerusalemme, notando che in esso sono compresi i fondi che sono stati stanziati per decisione del Presidente della Russia Vladimir Putin; i lavori di ricostruzione della basilica di Betlemme progrediscono considerevolmente.

«Grazie, Santità, per il Vostro interesse per i luoghi santi», ha concluso il Primate della Chiesa di Gerusalemme.

Durante la conversazione è stata discussa una vasta gamma di argomenti. In conclusione, Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme Theofilos ha presentato a Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill il pastorale, realizzato ad Atene.

A sua volta, Sua Santità il Patriarca Kirill ha presentato in dono i paramenti, secondo il modello greco, il pastorale del vescovo, così come i libri scritti dal Primate della Chiesa russa.