L’11 novembre 2012, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill, durante il suo viaggio in Terra Santa ha avuto un incontro con il Presidente israeliano Shimon Peres.

All’incontro, svoltosi  presso la residenza del Presidente a Gerusalemme, ha partecipato il Primate della Chiesa ortodossa di Gerusalemme, Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo, accompagnato dal metropolita Isichij di Kapitoliad, dall’arcivescovo Aristarkh di Konstantinia, e dal rappresentante del Patriarca di Gerusalemme presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, archimandrita Stephen (Dispirakis).

All’incontro hanno inoltre partecipato i membri della delegazione ufficiale della Chiesa ortodossa russa: il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione, V.R. Legoida, il vice presidente del Dipartimento per le relazioni esterne, arciprete Nikolaj Balashov, il segretario per le relazioni inter-ortodosse del Dipartimento, arciprete Igor Yakimchuk, l’assistente del presidente del Dipartimento, arcidiacono Vladimir Nazarkin, il capo della segreteria personale del Patriarca, M.G. Kuksov. Alla riunione sono ancora intervenuti l’ambasciatore della Russia S.Y. Yakovlev, il capo della Missione ecclesiastica russa, archimandrita Isidor (Minaev), e il suo sostituto, igumeno Feofan (Lukyanov).

Rivolgendosi al Primate della Chiesa ortodossa russa, Shimon Peres ha detto di essere felice di accogliere Sua Santità il Patriarca Kirill come leader spirituale di milioni di credenti. “Apprezziamo e rispettiamo il Vostro lavoro”, ha detto.

“La Vostra visita, Santità, è una splendida opportunità per esprimere il profondo rispetto che abbiamo per la fede ortodossa”, ha detto il presidente. Egli ha sottolineato che lo Stato di Israele è disposto a fare tutto il possibile per assicurare che gli ortodossi e i membri di altre religioni possano vivere in pace e sicurezza e pregare in questo Paese in conformità con i loro regolamenti.

Shimon Peres ha anche condiviso le sue impressioni sulla sua recente visita in Russia. “Sono tornato profondamente colpito. La Russia non ha solo l’estensione geografica ma anche la grandezza storica. Alcuni possono non farci caso, ma ciò non toglie che la Russia è stata uno dei più grandi Paesi nella storia e lo è ancora ai nostri giorni”.

Secondo il suo parere, non si può dimenticare che la Russia ha determinato la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale e ha pagato il prezzo più alto: “La Russia ha veramente salvato il mondo dalla distruzione totale. Non lo dimenticheremo mai”.

In risposta, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha detto: “Vi ringrazio per le cortesi parole che mi avete rivolto. Esse esprimono una grande saggezza, una grande esperienza e un grande cuore”.

Sua Santità ha detto di essere venuto in visita in Terra Santa sulla base della tradizione della Chiesa ortodossa, secondo la quale ogni Primate, dopo la sua elezione, si reca in visita presso le altre Chiese ortodosse. “Per secoli, la Chiesa ortodossa russa ha mantenuto buoni rapporti con il Patriarcato di Gerusalemme – ha detto Sua Santità. – Queste relazioni risalgono ai tempi antichi, sono state molto intense nel Medioevo, e la Chiesa russa ha sempre preso a cuore la vita del Patriarcato di Gerusalemme. Oggi sono lieto per l’ospitalità fraterna di Sua Beatitudine il Patriarca Teofilo, con il quale abbiamo pregato nei luoghi santi di Gerusalemme e abbiamo avuto un dialogo molto fraterno”.

Sua Santità il Patriarca ha ringraziato il Governo di Israele per l’assistenza nell’organizzazione della visita. “Sono molto colpito dall’attenzione rivolta alla mia visita e mi auguro che essa possa costituire un modesto contributo allo sviluppo delle relazioni tra Israele e la Russia”.

Sottolineando l’alto livello delle relazioni tra i due Paesi, il Patriarca Kirill ha detto: “Certo, un ruolo importante è stato svolto dai cambiamenti politici alla fine del XX secolo. Ma ci sono due fattori importanti oggi tra i nostri Paesi e i nostri popoli. Praticamente non c’è nessun altro Paese non-slavo al mondo in cui così tante persone possono parlare liberamente il russo, e non solo parlare, ma anche mantenere rapporti culturali e buone relazioni con la Russia. Il secondo fattore è il gran numero di pellegrini che vengono in Terra Santa. Dopo la saggia decisione di annullamento dei visti, oggi l’afflusso dei pellegrini dalla Russia raggiunge il numero di decine e centinaia di migliaia di persone”.

Durante l’incontro con il Presidente di Israele, il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha parlato dell’esperienza di interazione tre le quattro religioni tradizionali in Russia: ortodossia, ebraismo, islam e buddismo: “In mille anni di coesistenza delle comunità non c’è stata una guerra di religione. Le persone sono sempre state in grado di vivere insieme. E nelle condizioni di piena libertà religiosa, esistenti oggi in Russia, non solo vivono insieme, ma anche collaborano. In Russia esiste un Consiglio Interreligioso, dove insieme si prendono le decisioni più importanti sul nostro rapporto con lo Stato e la società civile. In un certo senso, si tratta di un’esperienza unica di interazione tra  membri di diverse comunità religiose, e iniziatori di questa cooperazione sono stati gli stessi leader religiosi. Nessuno dall’esterno ci ha spinti a questa cooperazione “.

La base su cui interagire, secondo il Patriarca Kirill, è la morale, che ci è stata data con la Bibbia, sottolineando che i Dieci Comandamenti di Mosè corrispondono alla natura morale dell’uomo. “Su questa base, siamo in grado di valutare insieme ciò che accade nel mondo intorno a noi – ha detto Sua Santità. – Stiamo producendo dichiarazioni comuni che difendono la dimensione religiosa della vita, perché oggi ci sono persone e forze che non considerano questa dimensione indispensabile per l’uomo. Noi invece siamo convinti che questo è un grosso errore, perché la fede eleva l’uomo, migliora il lato morale della vita”.

Uno degli argomenti principali della conversazione è stato il modo per raggiungere la pace in Medio Oriente. Shimon Peres ha sottolineato l’importanza del fattore spirituale nella promozione della pace e dell’armonia nella regione.

Da parte sua, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto che “i leader religiosi possono contribuire a diffondere la convinzione che il rifiuto dell’uso della forza è l’unico modo per risolvere i problemi in Medio Oriente”.

Durante l’incontro sono state inoltre discusse questioni relative alle attività della Missione ecclesiastica russa a Gerusalemme.