Il 14 novembre 2014, dopo il suo arrivo nella capitale serba, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha visitato la Cattedrale di San Michele Arcangelo di Belgrado.

Alla presenza di numerosi fedeli i Primati delle Chiese ortodosse di Russia e Serbia hanno elevato preghiere di lode a Dio.

Dopo il servizio di preghiera, Sua Santità il Patriarca serbo Irinej ha rivolto parole di benvenuto a Sua Santità il Patriarca Kirill, rilevando in particolare:

«Consideriamo la Vostra visita alla nostra Chiesa e al nostro popolo come un dono speciale, quindi per noi oggi è una splendida festa. Non è la prima volta che Voi visitate la patria di san Sava. Il Vostro amore per il nostro popolo e per san Sava è stato dimostrato più volte e ha trovato conferma prima di questa visita. Noi conosciamo questo e lo apprezziamo. Sappiamo che Voi seguite tutti gli eventi importanti della vita del popolo serbo, e soprattutto di coloro che sono impegnati in Kosovo e Metohija».

Sua Santità il Patriarca Irinej ha ringraziato il Primate della Chiesa ortodossa russa per il sostegno nel restauro dei luoghi sacri a Prizren e in altre città in Kosovo e Metohija.

In risposta, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha detto:

«Santità, venerabili confratelli nell’episcopato, reverendi padri, cari fratelli e sorelle!

Sono molto felice di essere arrivato in Serbia, paese molto caro al mio cuore. Solo lieto di vedere in buona salute Vostra amata Santità e i confratelli vescovi, molti dei quali conosco bene personalmente e ai quali rivolgo un caloroso saluto.

La visita in Serbia significa molto per me e provo sempre un sentimento speciale quando vengo in questa terra santa, benedetta dalle preghiere e dalle opere del grande santo serbo Sava e di altri santi e confessori, dalle imprese ascetiche di molti santi monaci, dal sangue di molti martiri e nuovi martiri.

Sono lieto di incontrare il devoto popolo serbo, gentile ed ospitale, con il quale il popolo della Santa Rus’ è da tempo saldamente legato da vincoli di amore. La nostra fratellanza si è sviluppata storicamente: è santificata dalla comune confessione di fede e rafforzata da molte prove attraversate insieme; abbiamo sempre condiviso gioie e dolori. In ogni momento difficile per i nostri fratelli, siamo sempre stati pronti a venire in loro aiuto e sappiamo che essi troveranno in noi sempre comprensione e sostegno.

Sono venuto qui la prima volta come presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, e lo scorso anno su invito di Vostra Santità per partecipare, insieme ad altri Primati delle Chiese ortodosse locali, alle celebrazioni del 1700° anniversario dell’Editto di Milano. Ma la visita attuale ha un significato particolare. Sarà interamente dedicata alla preghiera comune e alla comunione con Vostra Santità, ai ricordi delle pagine gloriose della nostra storia comune e alla discussione di progetti per il futuro.

Spero che la mia attuale visita in Serbia costituisca un degno seguito del nostro dialogo, iniziato durante la visita pacifica di Vostra Santità alla Chiesa ortodossa russa, e contribuisca allo sviluppo delle buone relazioni tra le nostre Chiese.

Prego il Signore misericordioso di concedere pace e prosperità al Vostro amato gregge, e a Vostra Santità forza fisica e il Suo potente sostegno per molti anni».