L’11 dicembre 2013 il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr), rettore della Scuola di dottorato e alti studi teologici e presidente della Commissione sinodale biblico-teologica, ha tenuto una lezione agli studenti delle Scuole Teologiche di Mosca sul tema «Lo stato attuale delle relazioni interortodosse».

All’ingresso dell’edificio dell’Accademia Teologica, il metropolita Hilarion è stato accolto dal rettore dell’Accademia, arcivescovo Evgenij di Vereja, il vicerettore per il lavoro scientifico e teologico, arciprete Aleksandr Zadornov, il vicerettore per il lavoro educativo, igumeno Vassian Zmeev, e gli studenti.

Il presidente del Decr ha iniziato la lezione dichiarando che attualmente le relazioni interortodosse hanno uno sviluppo tendenzialmente positivo. «La Chiesa ortodossa russa è una delle Chiese ortodosse locali e svolge il suo ministero in comunione con le altre Chiese ortodosse. L’attuale struttura di governo dell’Ortodossia a livello mondiale si è stabilita nel corso di molti secoli ed è il risultato di uno lungo sviluppo». Allo stesso tempo, il metropolita Hilarion ha parlato di un certo numero di questioni in sospeso, che persistono oggi, a livello panortodosso e nelle relazioni bilaterali tra le singole Chiese Locali.

Il metropolita  ha anche parlato dei festeggiamenti in ambito interortodosso, svoltisi in questo anno. Tra questi, il 1025° anniversario del Battesimo della Rus’ e il 1700° anniversario dell’Editto di Milano. Le celebrazioni in onore del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’ hanno riunito a Mosca, Kiev e Minsk capi e rappresentanti di tutte le Chiese ortodosse, nove delle quali sono state rappresentate dai propri Primati. «Questo evento è stato di grande importanza per l’interazione tra le Chiese ortodosse e, in particolare, per il fatto che alcune Chiese hanno cambiato recentemente i propri Primati, – ha detto il metropolita Hilarion. – Essi hanno avuto la possibilità di comunicare tra loro. E quelli che non hanno potuto partecipare, hanno inviato un messaggio fraterno al Primate della Chiesa ortodossa russa».

I partecipanti alle celebrazioni del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’ hanno visto i risultati della rinascita spirituale che si è verificata negli ultimi venticinque anni sul territorio canonico della Chiesa ortodossa russa. «Queste celebrazioni hanno sottolineato il carattere multinazionale unico della nostra Chiesa, che non è solo la Chiesa della Federazione Russa, ma è anche la Chiesa dell’Ucraina, della Bielorussia e di altri Paesi, che noi definiamo con il termine di Santa Rus’», ha affermato il presule, sottolineando che le celebrazioni giubilari hanno confermato il fatto che la Santa Rus’ continua a sussistere come un unico organismo che esiste oltre i confini nazionali e politici e unisce tutte le persone la cui tradizione ecclesiale risale al principe Vladimir e al fonte battesimale del Dnepr.

Quest’anno ha segnato un’altra data importante, il 1700° anniversario dell’Editto di Milano, che ha dato inizio a una nuova era dell’Europa cristiana. Niš (la città natale dell’imperatore Costantino, uguale agli Apostoli) e Podgorica sono divenute i centri della celebrazione, durante la quale un gran numero di Primati e rappresentanti delle Chiese ortodosse hanno avuto l’opportunità di pregare insieme. La celebrazione è stata presieduta da Sua Santità il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli. Oltre alla celebrazione, sono stati tenuti incontri bilaterali, in particolare, tra i Primati delle Chiese di Costantinopoli e Russa.

L’anno che sta per concludersi è stato segnato anche dalla visita del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill alla Chiesa ortodossa greca e al Santo Monte Athos. La Chiesa russa ha visto le visite ufficiali di Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme Teofilo e di Sua Santità il Patriarca serbo Ireneo.

Proseguendo la lezione, il metropolita Hilarion ha parlato in dettaglio dei preparativi del Concilio Panortodosso, che sono iniziati nel 1961. Il presidente del Decr ha accennato ai problemi che si prevede di sottoporre all’esame del Concilio, rilevando la necessità di aggiornare un certo numero di argomenti. In particolare, il metropolita ha fatto riferimento alla persecuzione dei cristiani in Medio Oriente, come problema comune.

Al termine della lezione, il metropolita Hilarion ha risposto alle domande di insegnanti e studenti.