Il 1 novembre 2013 si è svolto nella residenza patriarcale di Mosca l’incontro di Sua Santità il Patriarca di tutta la Rus’ Kirill con il presidente emerito del Pontificio consiglio per la cultura card. Paul Poupard.

Il cardinale era accompagnato dall’avvocato Giuseppe Musumeci (presidente della Fondazione Cardinal Paul Poupard), dal dott.Ferdinando Pelazzo (caporappresentanza UBI Banca), dal Principe Sforza Ruspoli (vicepresidente della Banca del Sud), e dalla sig.ra Galina Fomina (vicepresidente dell’Alfa Banca di Mosca).

Da parte della Chiesa Russa all’incontro hanno partecipato l’arciprete Vsevolod Chaplin, presidente del Dipartimento Sinodale per i rapporti tra la Chiesa e la società, l’arciprete Sergij Zvonarev, segretario per l’estero del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, e dal sac. Aleksij Dikarev, funzionario del segretariato per i rapporti intercristiani dello stesso Dipartimento.

Nello stesso giorno, il card. Poupard aveva partecipato al simposio russo-italiano sull’etica economica, dedicato al tema della “Responsabilità sociale corporativa nel campo dell’istruzione”. Accogliendo gli ospiti, il Patriarca Kirill ha rilevato che i simposi sull’etica del business si svolgono regolarmente a Mosca fin dal 2010 e quello di quest’anno è già il quarto. A Mosca inoltre dal 2012 è attivo un comitato russo-italiano di “Imprenditoria etica”.

Il Patriarca ha constatato l’importanza del tema trattato dal simposio, spiegando che i repentini cambiamenti politici, economici e sociali avvenuti negli ultimi anni in Russia pongono alla Chiesa il compito di riformare il proprio sistema educativo.

La parola riforma, ha spiegato il Patriarca, è difficilmente accettata nella Chiesa Russa, sia perché i tentativi di riformare qualcosa nella storia della Chiesa hanno spesso creato ferite e separazioni, sia perché l’esperienza traumatica vissuta in epoca sovietica, con la pretesa del marxismo di distruggere quanto esisteva prima in nome della costruzione di uno stato felice, ha segnato generazioni di russi.

“La sfida è quella di preservare quanto di buono abbiamo nel nostro sistema di formazione teologica, includendolo nel nuovo standard e nel nuovo sistema di requisiti che lo stato e la società di oggi aspettano dalla Chiesa”, ha riassunto Sua Santità.

Il Patriarca Kirill ha spiegato agli ospiti quanto sia stato difficile per la Chiesa, dopo il cambiamento di regime, far capire allo Stato la necessità di considerare la teologia alla pari della altre discipline umanistiche e organizzarne l’insegnamento. Ha poi illustrato l’attuale assetto del sistema educativo della Chiesa Russa: esistono due università ortodosse e due accademie teologiche che comprendono anche scuole di dottorato e studi superiori. Esiste poi la Scuola di master, dottorato e alti studi teologici, a servizio di tutta la Chiesa, sono aperti una cinquantina di seminari che preparano al baccalaureato o al master. Le spese dell’intero sistema di educazione sono interamente sostenute dalla Chiesa, lo Stato russo aiuta solo in parte una delle università.

Il Patriarca ha poi parlato dell’impegno sociale della Chiesa russa, dicendo tra l’altro: “Siamo impegnati nel recupero di tossicodipendenti e alcolisti, nell’aiuto ai senzatetto. Molta attenzione viene rivolta al tema della maternità e l’infanzia, in particolare stiamo conducendo una grande campagna volta a ridurre il numero degli aborti nel nostro paese”.

La Chiesa collabora con lo Stato in diversi campi di impegno sociale. Il Patriarca si è riferito al avoro della Chiesa per aiutare le persone colpite da vari tipi di emergenze. “Promuoviamo raccolte di fondi in occasione delle varie catastrofi naturali”, ha detto il Patriarca, precisando che i fondi sono offerte fatte in prevalenza da persone semplici e che l’assistenza alle vittime delle sciagure è fornita sia sul territorio della Federazione Russa che all’estero.

Da parte sua, il Cardinale Paul Poupard, ha cordialmente ringraziato Sua Santità a nome proprio e di coloro che lo accompagnavano, per la calorosa accoglienza e la riflessione profonda con cui egli ha descritto con precisione i problemi della società moderna. Il cardinale ha detto che è importante notare che la Chiesa, rivolgendosi al mondo laico, dell’istruzione, agli imprenditori e a tutti, cerca innanzitutto di aiutare la società ad avere un corretto sviluppo. Agli uomini d’affari è opportuno ricordare che, oltre al profitto, esistono altri concetti fondamentali, come la responsabilità e la correttezza.

A conclusione della riunione le parti hanno convenuto che il rispetto dei principi etici nella sfera socio-economica è un tema fecondo per una maggiore cooperazione tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana.