Il 6 ottobre 2013 a Niš (Serbia), città natale di San Costantino il Grande, è stata celebrata la Divina Liturgia sulla piazza antistante al tempio dedicato ai Santi Costantino ed Elena. Il servizio liturgico ha rappresentato l’evento principale della celebrazione panortodossa del 1700° anniversario dell’Editto di Milano.
La Liturgia è stata celebrata dai Primati delle Chiese ortodosse: Sua Santità Bartolomeo, Patriarca di Costantinopoli, Sua Beatitudine Teofilo, Patriarca di Gerusalemme, Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, Sua Santità Ireneo, Patriarca serbo, Sua Beatitudine Chrysostomos II, Arcivescovo di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro, Sua Beatitudine Hieronymus II, Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Sua Beatitudine Anastasios, Arcivescovo di Tirana e di tutta l’Albania, Sua Beatitudine Savva, Metropolita di Varsavia e di tutta la Polonia, Sua Eccellenza Simeon, Arcivescovo di Olomouc e Brno e locum tenens del trono metropolitano delle Terre Ceche e della Slovacchia.
Hanno concelebrato con i Primati numerosi vescovi e membri delle delegazioni ufficiali delle Chiese ortodosse locali, tra cui quella del Patriarcato di Mosca, compopsta da: il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, il vescovo Sergej di Solnechnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, l’arciprete Nikolaj Balashov, vicepresidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, l’arciprete Igor Yakymchuk, segretario per le relazioni interortodosse del Dipartimento, l’arciprete Vitaly Taras’yev, rettore della Rappresentanza della Chiesa ortodossa russa a Belgrado, il diacono Alexander Volkov, capo del Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’.
Erano presenti alla liturgia il Presidente della Repubblica di Serbia Tomislav Nikolič e i rappresentanti del Governo serbo, il Presidente della Repubblica di Srpska (Bosnia ed Erzegovina) Milorad Dodik , l’ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica di Serbia A.V. Chepurin, l’ambasciatore di Ucraina V.Y. Nedopas, l’ambasciatore della Bielorussia V. N. Chushev, gli altri membri del corpo diplomatico e personalità pubbliche.
Intorno al tempio si sono riuniti migliaia di fedeli. Il servizio è stato tenuto in serbo, slavo, greco, arabo, georgiano, albanese, polacco e ceco.
Erano presenti anche i rappresentanti della Chiesa cattolica romana e della Chiesa apostolica armena, che hanno preso parte ai festeggiamenti.
Al termine del servizio, Sua Santità il Patriarca serbo Ireneo ha tenuto un discorso di benvenuto, nel quale ha sottolineato l’importanza della ricorrenza, la celebrazione del 1700° anniversario della promulgazione dell’Editto di Milano da parte dell’imperatore Costantino.
Il Patriarca Ireneo ha presentato a Sua Santità il Patriarca Kirill e agli altri capi delle Chiese ortodosse locali l’alta onorificenza della Chiesa serba: l’ordine di San Costantino il Grande.
Il premio è stato assegnato anche ai membri delle delegazioni ufficiali. In particolare, l’ordine di San Costantino è stato assegnato al metropolita Hilarion di Volokolamsk e al vescovo Sergej di Solnechnogorsk.
Sulla piazza, inoltre, sono risuonate le parole di Sua Santità il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, il quale ha rilevato che anche oggi, dopo 1700 anni dalla promulgazione dell’Editto di Milano, i cristiani in varie parti del mondo sono perseguitati. In particolare, egli ha espresso preoccupazione per la sorte dei gerarchi cristiani rapiti in Siria – il metropolita di Aleppo e Iskenderun (Alessandretta) Paulos Yazigi (Patriarcato di Antiochia ) e il metropolita di Aleppo della chiesa siro-ortodossa (precalcedonese) Mar Gregorios Yohanna Ibrahim.