Il 14 giugno 2013 il Patriarca di Mosca e tutta la Rus’ Kirill è arrivato in Estonia. All’aeroporto, Sua Santità è stato accolto dal metropolita di Tallinn e di tutta l’Estonia Kornelij, dal  Vescovo di Narva e Prichudye Lazar, dal Segretario di Stato della Repubblica di Estonia Heiki Loot, dall’Ambasciatore della Federazione russa in Estonia Y. Merzliakov, e dall’incaricato d’affari della Repubblica di Belarus nella Repubblica di Estonia V. Lazerko. Della delegazione che accompagna il Primate della Chiesa ortodossa russa fanno parte: il Presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion, il responsabile della Segreteria Amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il capo del Dipartimento sinodale per la Chiesa e la società, arciprete Vsevolod Chaplin, il capo del Dipartimento sinodale per l’informazione V. Legoyda, il vice presidente del Dipartimento per le relazioni esterne, arciprete Nikolaj Balashov, il segretario per le relazioni inter-ortodosse del Dipartimento, arciprete Igor Yakymchuk, l’assistente del presidente del Dipartimento, arcidiacono Vladimir Nazarkin, il capo della segreteria personale di Sua Santità M. Kuksov.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Patriarca ha sottolineato il suo legame personale con l’Estonia, dove ha trascorso diversi periodi coi propri genitori durante l’infanzia e la giovnezza.

«Oggi vengo in Estonia in occasione del 20 ° anniversario della firma del Tomos sull’autonomia della Chiesa ortodossa estone, da parte del mio compianto predecessore, il Patriarca Aleksij II. La concessione della piena autonomia di gestione ha rappresentato un evento molto importante che ha posto le basi per l’ulteriore rafforzamento dell’ortodossia in terra di Estonia – ha affermato il Patriarca Kirill. – Come sempre, la cosa più importante che vorrei fare è di pregare nei luoghi santi. Sarà consacrata una nuova chiesa ortodossa. Spero di visitare Narva e il monastero di Pühtitsa. Proprio ora andremo alla Cattedrale Alexander Nevsky, dove terremo un servizio di preghiera. La visita comprende anche un incontro con la leadership del paese. Penso che questo sia molto importante, dato che il fattore religioso ha svolto, svolge e svolgerà un ruolo significativo, anche per lo sviluppo delle relazioni tra i nostri paesi. Dio voglia che le relazioni tra la Russia e l’Estonia possano migliorare, a beneficio dei popoli dei due paesi».

Il Patriarca Kirill si è riferito ancora all’autonomia della Chiesa ortodossa estone, ed ha detto: «La vita della Chiesa si sviluppa, nonostante alcune circostanze che costituiscono rudimenti del conflitto degli  anni ‘90, non ancora superato del tutto. Speriamo che questi problemi possano essere risolti fino in fondo. La Chiesa ortodossa Estone è la Chiesa dei fedeli ortodossi che vivono in Estonia. Non è quindi la rappresentanza di uno Stato straniero, e non intende perseguirne gli interessi. Si tratta di una comunità ortodossa cristiana locale, che conta centinaia di anni e ha una storia molto ricca. Ci auguriamo che gli strascichi delle turbolenze della fine degli anni ’90 possano essere superati anche in Estonia» ha detto Sua Santità.