Incontro con le autorità della provincia di Heilongjiang
Il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha incontrato a Harbin il 14 maggio 2013 il vicegovernatore del Governo popolare della provincia di Heilongjiang Sunem Yunbo.
Alla riunione hanno partecipato il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione V.R. Legojda, il vicepresidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, arciprete Nikolaj Balashov, l’assistente del presidente del Dipartimento, arcidiacono Vladimir Nazarkin, il capo della Segreteria personale di Sua Santità il Patriarca M.G. Kuksov, il dipendente del Dipartimento D.I. Petrovsky.
Tra i partecipanti c’erano anche l’ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Popolare Cinese A.I. Denisov, il console generale russo nella città di Shenyang S.Y. Paltov.
Da parte cinese erano presenti il vicedirettore dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi sotto il Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese Zhang Lebin, il vicesegretario generale del Governo popolare della provincia di Heilongjiang Wang Dawei, il capo dell’Ufficio per gli affari religiosi della provincia di Heilongjiang Liu Ming, il vicedirettore del Dipartimento degli affari esteri dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi della Repubblica Popolare Cinese Xiaohong, il vicecapo dell’Ufficio per gli affari religiosi della provincia di Heilongjiang Zhang Kaifeng, il vicecapo dell’Ufficio per gli affari esteri del Governo popolare della provincia di Heilongjiang Zhang Xiaohong, il capo dell’Ufficio per le nazionalità e le religioni di Harbin Haixing Yang, e altri.
Nel suo discorso di benvenuto il vicegovernatore ha parlato dell’importanza della visita di Sua Santità il Patriarca Kirill nella provincia di Heilongjiang durante la sua permanenza in Cina. Sunem Yunbo ha sottolineato che la Divina Liturgia nella chiesa dell’Intercessione ad Harbin ha riunito un gran numero di persone, fedeli sia cinesi che russi, alcuni dei quali venuti appositamente per l’occasione dall’Estremo Oriente della Russia, in particolare da Vladivostok.
«Santità, noi sappiamo che la Chiesa Ortodossa Russa e Voi costantemente prestate molta attenzione allo sviluppo dell’Ortodossia nella provincia di Heilongjiang», ha continuato Sunem Yunbo, ricordando che nelle scuole teologiche della Chiesa Ortodossa Russa si stanno preparando alcuni studenti provenienti dalla Cina. «Colgo l’occasione per esprimere la nostra gratitudine per questo», ha detto il vicegovernatore.
Sua Santità ha cordialmente ringraziato per l’ospitalità riservata alla delegazione della Chiesa Ortodossa Russa durante il soggiorno ad Harbin.
Il Patriarca Kirill ha testimoniato che Harbin occupa un posto speciale nel cuore del popolo russo, quando essi pensano alla Cina: «Harbin conserva tanti monumenti legati alla presenza russa. Un tempo Harbin era un grande centro della Chiesa Ortodossa Russa, c’erano 22 chiese, due monasteri e due scuole teologiche.
Ed ancor oggi ad Harbin rimangono siti molto importanti associati alla presenza ortodossa russa. Ieri, con un sentimento speciale ho varcato la soglia della chiesa di Santa Sofia, dove ho ammirato un’interessante mostra sulla vecchia Harbin. Per me è stato molto commovente essere in un luogo dove molte generazioni di russi hanno vissuto e pregato.
Oggi ho avuto l’opportunità di celebrare il servizio liturgico nella Chiesa dell’Intercessione. Hanno pregato con me ortodossi cinesi e russi. Ho notato che ci sono ad Harbin molte giovani madri russe che portano a curare i loro bambini gravemente malati. E per loro, naturalmente, il culto di oggi è stato un grande sostegno spirituale.
Vorrei ricordare che nel 1986 la chiesa dell’Intercessione è stata aperta al culto. Questo era in linea con la nuova politica di apertura avviata all’epoca dalle autorità cinesi nei loro rapporti con il mondo. Quando sono venuto ad Harbin nel 1993, ho incontrato il sacerdote cinese Grigorij Zhu, che mi ha detto molto sulla vita di Harbin e sul popolo ortodosso. In chiesa oggi ho visto che il tempio è stato ristrutturato e si nota molto bene, tutto è in perfetto ordine. Naturalmente, con un sentimento speciale ho celebrato la Liturgia.
Oggi, secondo il calendario della nostra Chiesa si commemorano i defunti. Nel nostro Paese si prega soprattutto per i soldati che hanno difeso e liberato il Paese e il mondo dai nazisti durante l’ultima guerra. Oggi in quasi tutte le chiese della Chiesa Ortodossa Russa sono stati ricordati i soldati che sono morti difendendo la Patria e il mondo dal nazismo. Sappiamo che in terra cinese sono stati uccisi i nostri soldati. Oggi noi preghiamo per loro, così come per i soldati cinesi che hanno dato la vita per conquistare la libertà per la Patria».
Sua Santità ha detto al vicegovernatore Sunem Yunbo che oggi è stato avvicinato da un folto gruppo di russi che hanno chiesto di avere un sacerdote per celebrare il Natale e la Pasqua. «Vorrei chiedere a Voi così come all’Amministrazione statale per gli affari religiosi di assecondare questa richiesta», ha detto. «Sono rimasto particolarmente commosso da giovani madri con bambini in carrozzina. Mi hanno chiesto con le lacrime agli occhi di avere un sacerdote per servire almeno due volte l’anno».
Sempre su questo tema, Sua Santità ha dichiarato: «Siamo lieti che due figli del popolo cinese di Harbin stiano studiando presso le scuole teologiche della Chiesa Russa». Il Patriarca ha espresso la speranza che con il tempo possano riprendere le celebrazioni dei servizi divini e i fedeli possano pregare ad Harbin e altrove.
Evidenziando il crescente flusso di turisti russi in Cina, il Primate della Chiesa Ortodossa Russa ha detto: «Quando i russi vengono in Cina visitano le città e, naturalmente, varie chiese. Ma le chiese ortodosse russe in Harbin occupano un posto molto speciale. Si tratta di un vero e proprio ponte storico religioso tra le nostre nazioni».
Sua Santità ha attirato l’attenzione del vicegovernatore sull’importanza del fattore religioso nello sviluppo delle relazioni di buon vicinato tra i due Paesi, in particolare tra la provincia cinese di Heilongjiang, Harbin e l’Estremo Oriente russo. «Se si vuole conquistare il cuore del popolo russo bisogna portarlo ad Harbin e fargli vedere le chiese ortodosse. Pochi Paesi hanno un tale enorme potenziale per influenzare positivamente i loro vicini di casa», ha sottolineato.
In conclusione, Sua Santità ha detto: «Voglio augurare a Voi personalmente e al governo della città ogni successo nel vostro lavoro, la prosperità ad Harbin e alla provincia di Heilongjiang, la pace e la prosperità in Cina. Dobbiamo lavorare mano nella mano, difendendo gli importanti principi morali che sono comuni alla nostra gente. Io credo che l’impatto sul mondo delle nostre due nazioni potrebbe essere fondamentale per il futuro di tutta l’umanità».
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