In occasione della visita di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill in Cina, il 13 maggio 2013 si è tenuta a Pechino presso la sede dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi sotto il Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese una riunione del Primate della Chiesa Ortodossa Russa con i leader religiosi di questo Paese.

All’ingresso dell’edificio, Sua Santità è stato accolto dal vicedirettore dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi Zhang Lebin, che ha raccontato la storia della sede dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi, un sontuoso palazzo, luogo di nascita dell’ultimo imperatore cinese Pu Yi.

Alla riunione hanno partecipato il vicedirettore dell’Amministazione statale per gli affari religiosi Zhang Lebin, il direttore del 4° Dipartimento dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi Lu Jinguang, il capo dell’Associazione islamica in Cina, imam capo della Cina Chen Guangyuan, il vicepresidente dell’Associazione islamica Chenchzhen Guo, il vicepresidente dell’Associazione buddista cinese Shi Yong Xin, abate del monastero di Shaolin, il vicepresidente dell’Associazione taoista cinese Huang Xinyang, il vicepresidente dell’Associazione cattolica patriottica cinese Guo Tszintsay, il presidente del Comitato patriottico delle Chiese protestanti di Pechino, pastore Cha Gui, altri membri dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi, e membri di varie comunità religiose.

Tra i partecipanti c’erano anche i membri della delegazione della Chiesa Ortodossa Russa che accompagna Sua Santità durante la sua visita in Cina: il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, il vescovo Sergij di Solnechnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, il presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione V.R. Legojda, il vicepresidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, arciprete Nikolaj Balashov.

I rappresentanti delle cinque religioni ufficiamente presenti in Cina hanno accolto calorosamente il Primate della Chiesa Ortodossa Russa e hanno parlato della vita delle loro comunità religiose.

Da parte sua, il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha espresso la sua gioia per l’incontro. Sua Santità ha inoltre espresso la sua gratitudine alle autorità pubbliche cinesi per le buone e cordiali relazioni in occasione della sua visita in questo Paese.

Il Patriarca Kirill ha parlato della Chiesa Ortodossa Russa, ricordando che i suoi figli sono persone che vivono in Russia, Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Kazakistan e altri Paesi.

«Lo sviluppo più importante che abbiamo raggiunto negli ultimi anni crediamo riguardi i rapporti Chiesa-Stato, i rapporti tra la Chiesa e la società – ha detto Sua Santità. – La Chiesa ha un ruolo di primo piano nel dibattito pubblico sulle più varie questioni. Abbiamo raggiunto un ottimo dialogo con tutti i partiti politici che sono rappresentati nella Duma di Stato, con i sindacati, con le associazioni di scrittori, con uomini di scienza e compositori. Negli ultimi anni abbiamo sviluppato programmi educativi, l’interazione con la scuola, con le forze armate, con i penitenziari».

«La Chiesa Russa è l’unica istituzione che ha conservato la sua unità dopo il crollo dell’Unione Sovietica. E quindi io, come Patriarca, rappresento non solo la Federazione Russa, ma tutte le ex repubbliche dell’Unione Sovietica, tranne la Georgia e l’Armenia, che hanno le loro Chiese», ha proseguito.

Il Primate della Chiesa Ortodossa Russa ha elogiato i buoni rapporti stabiliti nel corso degli anni con l’Amministrazione statale per gli affari religiosi e con le organizzazioni religiose in Cina. In particolare, Sua Santità ha ringraziato la Chiesa cattolica cinese, che fornisce ai credenti ortodossi le chiese per i servizi divini.

«Abbiamo problemi comuni che derivano dalla nostra morale religiosa. Questi problemi sono su scala mondiale, – ha affermato Sua Santità il Patriarca. – Vediamo un forte declino della moralità in molti Paesi, in particolare nella civiltà occidentale. Ogni legislazione è basata sulla morale, perciò se vengono minati i principi morali nella vita delle persone crollerà l’intero sistema delle relazioni umane. L’umanità rischia di suicidarsi. Molti dicono che in primo luogo ci deve essere la libertà personale, ma noi come credenti sappiamo che nell’uomo alberga non solo il bene ma anche il male. La libertà si apre al bene, ma cosa succede se la libertà si apre al male? Oggi siamo in grado di vedere cosa sta succedendo in un certo numero di Paesi occidentali: la legalizzazione del matrimonio omosessuale, il sostegno all’eutanasia, l’atteggiamento ambiguo nei confronti della prostituzione».

La Chiesa Ortodossa Russa ritiene che occorra costituire un ampio fronte delle religioni in difesa della vita sul nostro pianeta, a protezione dell’integrità della persona umana, ha affermato Sua Santità, sottolineando: «Ecco perché quando ho incontrato il signor Presidente della Cina ho detto che le nostre civiltà – russa ortodossa, e cinese – hanno un fondamento spirituale comune. Sia la Russia che altri Paesi ortodossi non hanno distrutto le basi morali della vita, ma piuttosto cercano di educare il popolo agli alti ideali morali. Penso che questo potrebbe essere una base molto importante per la nostra cooperazione, sia internazionale che bilaterale. Grazie a questa collaborazione, sicuramente contribuiremo allo sviluppo delle relazioni russo-cinesi, da cui in non piccola parte dipende la moderna storia della civiltà umana».

In memoria dell’incontro Sua Santità ha offerto ai partecipanti delle medaglie realizzate in occasione della Sua intronizzazione, il libro «Ortodossia in Cina» in russo e cinese, che illustra la storia e la vita contemporanea della Chiesa Ortodossa Cinese, così come l’edizione cinese del suo libro «Libertà e responsabilità: alla ricerca dell’armonia. I diritti umani e la dignità della persona».