Il 19 Marzo 2013 la delegazione del Patriarcato di Mosca guidata dal presidente del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa metropolita Hilarion ha presenziato al rito di inaugurazione del pontificato di Papa Francesco, che si è tenuto sulla piazza San Pietro a Roma. Oltre la metropolita Hilarion, la delegazione comprendeva il metropolita Antonij di Boryspil, Amministratore Delegato della Chiesa Ortodossa Ucraina, il Metropolita Platon di Feodosia e Kerch, il vescovo Sergij di Solnechnogorsk, Capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, lo ieromonaco Anthonij (Sevrjuk), rettore della parrocchia ortodossa russa di S. Caterina a Roma. La delegazione era accompagnata dal sacerdote Milan Zust, collaboratore del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e dal sig. Miguel palacio, collaboratore del Dipartimento per le relazioni esterne del patriarcato di Mosca.

Alla cerimonia di insediamento erano presenti Sua Santità il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, il Patriarca Supremo e Catholicos di tutti gli Armeni Karekin II, delegazioni delle Chiese ortodosse locali, rappresentanti della comunine anglicana, di varie denominazioni protestanti e altre confessioni religiose, rappresentanti di 132 paesi, tra cui capi di Stato e di governo, i cui Paesi hanno relazioni diplomatiche con il Vaticano. Per la Federazione Russa ha partecipato alla cerimonia il Presidente della Duma di Stato S. Naryshkin.

La solenne cerimonia è iniziata con la consegna al neo-eletto Pontefice dei segni della dignità papale: il cardinale-protodiacono Jean-Louis Tauran ha messo il pallio sulle spalle del pontefice, il cardinale-presbitero Godfried Danneels ha fatto una preghiera per il Papa, e il Decano del collegio cardinalizio Angelo Sodano ha infilato al dito del pontefice “l’anello del pescatore”, recante l’immagine di San Pietro Apostolo.

Si è poi svolta la Messa, concelebrata dal Papa con i cardinali presenti. Il rito è stato officiato in latino, con la lettura del vangelo in greco e alcune preghiere in italiano, inglese, francese e altre lingue. Dopo la lettura del Vangelo, Papa Francesco ha rivolto la propria omelia alla folla di molte migliaia di fedeli che si trovavano sulla Piazza San Pietro e le vie circostanti. La predica era dedicata a San Giuseppe la cui festa, secondo il calendario cattolico, cade il 19 marzo.

Dopo il canto del “Padre Nostro”, il Patriarca Bartolomeo e il Catholicos  Karekin II hanno scambiato col pontefice il bacio della pace. La cerimonia si è conclusa col canto dell’inno latino «Salve, Regina», dedicato alla Beata Vergine.