Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill ha iniziato la propria visita a Damasco. Il Primate della Chiesa Ortodossa Russa è accompagnato dal metropolita Hilarion di Volokolamsk, Presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca, dal vescovo Sergij di Solnechnogorsk, direttore della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, dall’arciprete Nikolaj Balashov, vicepresidente del Dipartimento, dall’arcidiacono Vladimir Nazarkin, assistente del Presidente del Dipartimento, e da M. Kuksov, direttore della segreteria personale di Sua Santità il Patriarca.

Oltre alla delegazione patriarcale, da Mosca si è recato appositamente a Damasco l’arcivescovo Niphon di Filippopoli, rappresentante del Patriarca di Antiochia presso il trono patriarcale di Mosca.

All’aeroporto di Damasco, il Patriarca Kirill è stato accolto da Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente Ignazio IV. Erano presenti alla cerimonia: il metropolita Damasceno di San Paolo e del Brasile, il metropolita Antonio del Messico, il metropolita Sava di Harran e delle montagne siriane, il vescovo Luca di Seidnaya, il vescovo Mosè di Darayia, il vescovo Isacco di Palmira (Patriarcato di Antiochia), l’archimandrita Aleksandr (Elisov), rappresentante del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia presso il Patriarca di Antiochia, Ghassan Nseyr, direttore del Dipartimento Europeo del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Araba di Siria, Davalibi Hamza, direttore del protocollo del Ministero degli Affari Esteri della Siria, A. Kulmuhametov, Ambasciatore della Federazione russa presso la Repubblica araba siriana.

Appena atterrato, il Patriarca Kirill ha incontrato i giornalisti. Parlando della sua visita al Patriarcato di Antiochia, Sua Santità ha detto che le attuali visite alle Chiese ortodosse sorelle, dopo la sua elezione al Trono Patriarcale, sono effettuate secondo l’ordine presente nei dittici.

“Sono felice di avere l’opportunità oggi di riabbracciare il mio amato fratello Sua Beatitudine il Patriarca Ignazio, di poter pregare con lui e con i suoi fedeli, di incontrare i funzionari del governo – ha detto Sua Santità. – La Russia e la Siria da molti anni sono legate da vincoli speciali di buone relazioni. Sono consapevole di essere qui proprio quando questo paese che sta attraversando momenti difficili. Ma la Siria è un paese con una storia multi-millenaria, che ha grandi tradizioni spirituali. E’ un paese di convivenza pacifica tra cristiani e musulmani. E credo che la saggezza storica del popolo, la sua memoria storica possa aiutarlo in questo difficile momento. La Chiesa russa prega per il popolo siriano e crede che Dio veglierà con la sua misericordia su questo paese durante questa difficile prova, per rafforzare l’unità del popolo che appartiene a diverse religioni. Dio sia con voi”.

Alla domanda sui modi per risolvere il conflitto in corso, Sua Santità ha detto: “Io non sono un politico, parlo il linguaggio della fede umana. Sono sicuro che tutti i problemi possono essere risolti pacificamente, attraverso il dialogo. E’ importante non spargere sangue umano. Così, come molte persone nel mondo, io associo la soluzione dei problemi esistenti nella società siriana al dialogo pacifico”.

Dall’aeroporto, i Primati della Chiesa ortodossa russa e di Antiochia si sono diretti alla Cattedrale ortodossa di Damasco, dedicata alla Dormizione della Madre di Dio.

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Il territorio canonico della Chiesa ortodossa antiochena comprende la provincia di Hatay (Turchia), la Siria, il Libano, l’Iraq, il Kuwait e la penisola arabica.
La chiesa fu fondata nel 37 dagli Apostoli Pietro e Paolo. Ad Antiochia i seguaci di Cristo per la prima volta sono stati chiamati cristiani. In questa città è nato l’Apostolo Luca.

Nei primi tre secoli, la Chiesa di Antiochia era geograficamente la più grande della cristianità. Da qui provengono noti santi, come santa Tecla, pari agli Apostoli, il santo martire Ignazio di Antiochia, San Giorgio, S. Ilario il Grande, S. Andrea di Creta, San Giovanni della Scala, S. Efrem il Siro, San Simeone lo Stilita, San Giovanni Crisostomo.

Nel IV secolo fu fondata la scuola teologica di Antiochia. Nello stesso secolo, in Siria iniziò il monachesimo, furono aperte le missioni e le opere sociali. Nel V secolo qui visse San Simeone lo Stilita.

I gerarchi della Chiesa antiochena presero parte attiva si Concili ecumenici.
Nel 451, la Chiesa di Antiochia acquisì lo status di Patriarcato. Attualmente, del Patriarcato di Antiochia fanno parte 24 diocesi e circa 400 chiese, anche in America. Una parte considerevole dei fedeli della Chiesa ortodossa antiochena oggi costituiscono la diaspora libanese e siriana in Nord e Sud America, nata nel XX secolo a causa di un esodo di massa della popolazione cristiana per il susseguirsi di guerre in Medio Oriente.

Le relazioni tra il Patriarcato di Mosca e quello di Antiochia hanno una lunga storia. Il Patriarca di Antiochia fu direttamente coinvolto nella decisione di concedere alla Chiesa ortodossa russa l’autocefalia (indipendenza nella gestione) e lo status di Patriarcato. Sono note le visite in Russia dei Patriarchi di Antiochia Joachim (nel 1586) e Makarios (negli anni 1666-1667).

Nella tragica storia della Chiesa di Antiochia, la Russia e la Chiesa ortodossa russa hanno ripetutamente dimostrato la loro assistenza. Un contributo significativo a questa buona causa hanno dato molti pellegrini provenienti dalla Russia, inviati in Terra Santa, parte della quale è considerata territorio della Chiesa di Antiochia.

Con l’istituzione nel 1882 della Società Ortodossa Imperiale di Palestina, tale assistenza è diventata sistematica. Di conseguenza, attraverso le attività della Società, nel territorio che ora è la Siria e il Libano sono state fondate molte scuole, ospedali, istituti di carità, sono stati restaurati chiese e monasteri. Il ricordo di questa attività è ancora vivo nei cuori dei residenti locali ortodossi.

Nel 1848 a Mosca è stata aperta la rappresentanza della Chiesa di Antiochia (in funzione dal 1929). Dopo il 1917, a causa delle persecuzioni atee in URSS, i contatti tra la Chiesa di Antiochia e la Chiesa ortodossa russa furono sospesi, e ripresero dopo la seconda guerra mondiale.
Nel maggio del 1946 ci fu la visita del Patriarca di Mosca a Beirut.
Il 17 luglio 1948 ha ripreso la sua attività la rappresentanza della Chiesa ortodossa antiochena a Mosca, e nel marzo 1958 fu istituita la rappresentanza del Patriarcato di Mosca a Damasco.

Sua Beatitudine il Patriarca Ignazio IV di Antiochia ha compiuto tre visite alla Chiesa ortodossa russa nel mese di ottobre-novembre 1981, nel 1988 (per partecipare alle celebrazioni della ricorrenza del Millennio del battesimo della Russia), e nel 2003 (in occasione del Premio della Fondazione per l’Unità dei Popoli Ortodossi).

La visita di Sua Santità il Patriarca Kirill al Patriarcato di Antiochia è “una visita pacifica”. Secondo la tradizione ortodossa, ogni volta che viene eletto un nuovo Primate di una Chiesa locale, egli fa visita a tutti i primati delle altre Chiese ortodosse locali, secondo l’ordine in cui appaiono nei dittici – il tradizionale Elenco dei Primati delle Chiese.