Il 28 luglio, giorno della memoria liturgica di s. Vladimir, gran principe di Kiev che nel X secolo scelse il cristianesimo ortodosso come religione del suo stato e popolo, si festeggia il battesimo della Russia.

In quest’occasione, il Patriarca Kirill, a conclusione della sua visita pastorale in Ucraina, ha celebrato la divina liturgia al monastero della Dormizione delle Grotte di Kiev, assieme al metropolita di Kiev e tutta l’Ucraina Vladimir. Tra i numerosi concelebranti, i membri del Sacro Sinodo, che due giorni prima si era riunito a Kiev, i membri della delegazione patriarcale, molti presuli e chierici della Chiesa Ortodossa Ucraina.

La celebrazione si è svolta nel piazzale antistante la chiesa della Dormizione della Vergine del monastero delle Grotte; sull’altare, appositamente allestito all’aperto, si trovavano le reliquie di san Vladimir. Il piazzale era gremito di fedeli: migliaia di abitanti di Kiev e di altre città ucraine erano accorsi per pregare assieme al Patriarca; la funzione era inoltre trasmessa in diretta dalla televisione ucraina.

Dopo la processione del Piccolo ingresso col Vangelo l’arcivescovo di Astana Aleksandr è stato elevato alla dignità di metropolita, in seguito alla decisione del Sacro Sinodo di costituire una metropolia in Kazakhstan.

Dopo la lettura del Vangelo il capo della Chiesa Russa ha rivolto a tutti i presenti il proprio sermone. Alla fine della funzione il metropolita Vladimir ha ringraziato il Patriarca per la sua visita pastorale all’Ucraina, mettendo in evidenza particolarmente che ovunque il Patriarca abbia parlato, nelle diverse chiese, in università e istituti, rispondendo alle domande dei giornalisti e dialogando con la gente, dappertutto le sue parole hanno suscitato vivissimo interesse.

Nella sua parola di risposta, il Patriarca ha innanzitutto ringraziato il metropolita Vladimir dei lunghi anni del suo servizio alla Chiesa in qualità di metropolita di Kiev e tutta l’Ucraina, sottolineando che egli ha ricevuto questa cattedra proprio nel momento di maggior difficoltà per gli ortodossi in Ucraina, e in una situazione di divisioni e grandi tensioni ha saputo amministrare la Chiesa con grande saggezza.

Il Patriarca ha poi fatto riferimento alla situazione di scisma esistente tra gli ortodossi in Ucraina, esortando coloro che hanno lasciato la Chiesa a farvi ritorno e dicendo che la Chiesa Ortodossa Russa nei suoi rapporti con i fratelli separati si ispirerà da un lato al diritto ecclesiastico, dall’altro all’amore evangelico.