41d47cefae2391efbcbbSi è tenuto nella Laura delle Grotte di Kiev il 27 luglio 2013 un incontro tra il Patriarca Kirill, i membri del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina e il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, che si trovava  a Kiev per partecipare alle celebrazioni del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’.

«Sono molto lieto di incontrare di nuovo i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina – ha detto V. Putin. – Ricordo il nostro precedente incontro: ha avuto luogo dieci anni fa, qui, nella Laura delle Grotte di Kiev. Ma l’incontro di oggi ha un significato particolare: si svolge nel giorno in cui la Russia, l’Ucraina e la Bielorussia festeggiano insieme una grande data – il 1025° anniversario del Battesimo della Rus’. Questa è una festa comune per i nostri popoli fratelli, un evento importante per il mondo ortodosso. L’altro ieri abbiamo avuto un incontro con i Primati e i capi delle delegazioni di tutte le Chiese ortodosse locali nel Cremlino di Mosca per parlare di molte cose».

I forti legami umani e spirituali sono la solida base dell’amicizia russo-ucraina, che si è sviluppata nel corso dei secoli, ha detto il Presidente della Russia: «Insieme abbiamo sperimentato grandi difficoltà, turbolenze, tragedie, ma allo stesso tempo abbiamo costruito e difeso la nostra comune Patria – la Grande Rus’, abbiamo difeso la sua fede, il suo percorso storico». Il Capo di Stato russo ha detto che l’enorme merito di questo appartiene alla Chiesa ortodossa russa.

In occasione di questa ricorrenza, il Presidente Putin ha presentato al Primate della Chiesa ortodossa ucraina, Sua Beatitudine il Metropolita Vladimir di Kiev e di tutta l’Ucraina un’alta onorificenza dello Stato russo, l’ordine di S. Andrea il Primo-Chiamato. Sono stati insigniti dell’ordine dell’Amicizia il metropolita Antonij di Boryspil, il metropolita Onufrij di Chernovtsy e Bucovina, il metropolita Hilarion di Donetsk e Mariupol, il metropolita Pavel di Vyshgorod e Chernobyl, il metropolita Sergij di Kremenets e Ternopil. Il Presidente russo ha conferito il diploma di merito al metropolita Agafangel di Odessa e Izmail.

«Nei momenti più difficili avete dimostrato coraggio e forza spirituale, avete fatto molto per preservare l’unità canonica, riunendo persone di diverse nazionalità. Questo premio viene conferito in segno di sincera gratitudine per il vostro contributo al rafforzamento della pace, dell’armonia e della rinascita spirituale del nostro Paese, – ha detto Vladimir Putin. – Di cuore vi auguro buona salute, successo in questo nobile servizio, e di nuovo vi ringrazio per la vostra saggezza e per il vostro altruismo, ben conosciuti non solo tra i cittadini di Ucraina e Russia, ma anche tra tutti i popoli ortodossi».

Poi ha presola parola Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, che ha sottolineato: «Vladimir Vladimirovic, per me e i membri permanenti del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Ucraina, è una meravigliosa opportunità incontrarci con Lei qui a Kiev.

Come Lei ha detto, al Cremlino abbiamo avuto un incontro con i Primati delle Chiese ortodosse, che è stato un evento storico, perché i partecipanti sono stati in grado di comprendere con chiarezza i problemi che preoccupano tutti i capi delle Chiese ortodosse e tutta la Chiesa Ortodossa oggi.

Oggi siamo in Ucraina, il paese fratello, nel luogo in cui è stato compiuto il Battesimo della Rus’. Lei ha appena detto parole giuste, valutando il ruolo dei vescovi della Chiesa ortodossa ucraina. La difficile turbolenza post-sovietica, che ha interessato tutta la Rus’ storica, non ha risparmiato l’Ucraina, e ci sono molti problemi in corso. E la nostra Chiesa, la Chiesa Ortodossa Russa, nella persona dei vescovi ucraini, ha dato un contributo decisivo alla salvaguardia dell’unità spirituale dei nostri popoli, che hanno la stessa base comune. Nella piena comprensione che ogni Paese ha la sua autonomia, indipendenza e sovranità e definisce le sue priorità nazionali, la base spirituale comune unisce i nostri popoli. E mantenere questa base spirituale è di grande importanza non solo per la Russia, l’Ucraina, la Bielorussia, ma ha un enorme valore di civiltà, le persone che sono con noi ora in questa stanza hanno svolto un ruolo significativo.

Quindi vorrei ringraziarla per le Sue parole e farle conoscere i miei fratelli che sono degni del loro servizio: servono il loro Paese, l’Ucraina, il popolo ucraino e proteggono i nostri valori spirituali comuni. La  ringraziamo sinceramente per questa opportunità».

Sottolineando che la sua attuale visita a Kiev è collegata, prima di tutto, «alla nostra comune celebrazione – il 1025° anniversario del Battesimo della Rus’», il Presidente russo ha detto: «Per chiunque sente la comunione spirituale al fonte battesimale del Dnepr a Kiev, accostarsi a questi santuari per venerarli è un piacere speciale e un onore».

«Vorrei ringraziarvi ancora una volta per essere i custodi spirituali assoluti di questo patrimonio comune, che è così importante per noi, e non solo per noi ma per tutte le persone che detengono tali valori, – ha detto V. Putin. – Nel mondo di oggi, quando ci troviamo di fronte a punti di vista diversi su come il mondo dovrebbe svilupparsi, su quali valori si dovrebbe basare, il vostro ministero e il vostro ruolo nel preservare i principi morali è inestimabile. Siamo consapevoli che questo non è un servizio semplice, e per questo vi rivolgo una speciale parola di gratitudine».

«La nostra unità spirituale è iniziata con il Battesimo della Santa Rus’ 1025 anni fa», ha testimoniato il Presidente russo, evidenziando che in questa lunga epoca storica sono successe molte cose nella vita dei popoli slavi orientali, ma nessuna influenza esterna ha potuto scuotere la loro unità. «Perché, qualunque sia il potere sul popolo, non c’è potere più forte di quello del Signore. E nei cuori della nostra gente c’è il solido fondamento della nostra unità», ha detto.