Il metropolita incontra il Segretario di Stato Parolin
Il 15 Settembre 2016 il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, si è incontrato in Vaticano con il Segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin. Nel corso della riunione le parti hanno discusso una serie di temi di attualità di politica internazionale.
I capi dei dipartimenti esterni delle due Chiese hanno in particolare prestato attenzione alla situazione in cui si trovano i cristiani in Medio Oriente e Nord Africa a seguito delle azioni dei terroristi. Il metropolita Hilarion e il cardinale P. Parolin hanno convenuto che la situazione continua ad essere grave, ma hanno espresso la speranza che i recenti colloqui tra rappresentanti di alto livello della Russia e degli Stati Uniti possano portare buoni frutti.
Le parti hanno preso atto con soddisfazione dei passi concreti per attuare le decisioni prese nel corso della riunione dei Primati della Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana, tenutasi a L’Avana nel mese di febbraio di quest’anno. In particolare, grande importanza è stata riservata alla visita dei rappresentanti delle due Chiese in Libano e in Siria nel mese di aprile 2016, nel corso della quale sono state effettuate consultazioni con le comunità cristiane locali, vote allo sviluppo di progetti umanitari congiunti.
Il metropolita e il cardinale hanno anche prestato attenzione alla situazione in Ucraina, prendendo atto degli sforzi intrapresi dalle due Chiese in favore della pace in questo paese. In occasione dei recenti festeggiamenti per i 25 anni di indipendenza dell’Ucraina, sia il patriarca Kirill che Papa Francesco hanno rivolto un nuovo appello per la riconciliazione nella martoriata terra ucraina. Le parti hanno concordato sulla necessità di proseguire gli sforzi di pace per risolvere il conflitto, in conformità con la dichiarazione congiunta firmata a L’Avana, esortando “le Chiese in Ucraina a lavorare per il raggiungimento di un accordo sociale” (p. 26).