Il metropolita Hilarion ha partecipato all’incontro di Primati e rappresentanti delle Chiese, dedicato alla condizione dei cristiani in Medio Oriente
Il 7 luglio 2018 il Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne metropolita Hilarion di Volokolamsk ha partecipato all’incontro di Primati e rappresentanti delle Chiese orientali, dedicato alla condizione dei cristiani in Medio Oriente.
L’incontro, che si è svolto a Bari, ha visto la partecipazione di Papa Francesco; del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo; del Patriarca di Alessandria e di tutta l’Africa Theodoros II; del Patriarca della Chiesa copto-ortodossa d’Alessandria Tawardos II; del Patriarca siro-ortodosso di Antiochia e di tutto l’Oriente Ignatius Aphrem II; del Catholicos di Cilicia degli armeni Aram I; del Patriarca e Catholicos della Chiesa assira d’Oriente Mar Gewargis II; del Patriarca della Chiesa cattolica copta Ibrahim Isacco; del Patriarca della Chiesa cattolica sira Ignazio Giuseppe III; del Patriarca di Antiochia dei maroniti cardinale Bechara-Boutros; del Patriarca di Babilonia dei Caldei cardinale Louis Raphaël I; del Patriarca della Chiesa armeno-cattolica cardinale Krikor Bedros XX; dell’arcivescovo di Anthedon Nektarios, in rappresentanza del Patriarca di Gerusalemme Theofilos III; del metropolita di Konstantia e Ammochostos Vasilios, in rappresentanza dell’arcivescovo di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro Chrysostomos II; del vescovo di Inghilterra e Irlanda Hovakim, in rappresentanza di Karekin II, Patriarca e catholicos di tutti gli Armeni; dell’arcivescovo di Aleppo Jean-Clément Jeanbart, in rappresentanza del Patriarca di Antiochia, di tutto l’Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme dei melchiti Joseph; dell’amministratore apostolico di Gerusalemme dei Latini monsignor Pierbattista Pizzaballa; del vescovo della Chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa Rev. Sani Ibrahim Azar; di Souraya Bechealany, segretaria generale del Consiglio delle Chiese del Medio Oriente.
L’incontro è iniziato davanti alla basilica di San Nicola, dove Papa Francesco ha salutato i capi e i membri delle delegazioni. In seguito il Papa e i Primati delle Chiese si sono recati nella cripta della basilica, dove hanno venerato le reliquie di San Nicola. L’evento è continuato sul lungomare di Bari dove si è svolta la preghiera per la pace in Medio Oriente, alla quale hanno assistito migliaia di baresi e pellegrini.
Al termine della preghiera il Papa e i Capi delle Chiese sono tornati nella Basilica, dove ha avuto luogo il dialogo. La discussione è stata iniziata dall’intervento di monsignor Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico di Gerusalemme dei Latini, che si è soffermato sulla tragica situazione dei cristiani mediorientali dopo l’invasione americana nell’Iraq. Nel corso di un libero scambio di opinioni i Capi e i rappresentanti delle Chiese orientali hanno messo in rilievo le sfide alla presenza cristiana in alcuni paesi della regione, dove a volte anche nelle condizioni di assenza di persecuzione diretta i cristiani vengono trattati in maniera discriminatoria, mentre i governi europei non badano alla sofferenza della popolazione cristiana oppure non fanno abbastanza per la sua protezione.
Nel suo intervento il metropolita Hilarion ha ribadito che la condizione dei cristiani del Medio Oriente è uno dei temi di primaria importanza per la Chiesa ortodossa russa. Il Presidente del Decr si è soffermato sugli sforzi di Sua Santità il Patriarca Kirill in questo campo. Dopo la sua elezione il Primate della Chiesa ortodossa russa visitò molti paesi della regione, incontrando vari leader politici e religiosi. Il metropolita ha rilevato che il Patriarcato di Mosca presta aiuto alla sofferente popolazione siriana a prescindere dalla religione. Ad esempio, nel febbraio 2018 nel paese sono state distribuite più di 77 tonnellate di generi di prima necessità e medicine.
Oggi si deve pensare alla creazione di condizioni di sicurezza che possano permettere ai cristiani di tornare nelle loro case, ha proseguito Sua Eminenza. Innanzitutto è necessario iniziare la ricostruzione delle chiese e dei luoghi di preghiera. A questo scopo, in collaborazione con la Chiesa cattolica, è stato composto un catalogo illustrato dei luoghi di culto cristiani (chiese e monasteri) distrutti o danneggiati durante la guerra in Siria, che nel futuro dovranno essere restaurati. Con il sostegno della Chiesa ortodossa russa viene continuato il restauro del convento di Santa Tecla a Maalula. Su iniziativa del Patriarca Kirill è stato elaborato un programma di aiuto ai bambini, colpiti dalle azioni militari in Siria.
Il Presidente del Decr ha fatto presente ai partecipanti all’incontro che malgrado l’assenza di comunione eucaristica tra la Chiesa cattolica, le Chiese ortodosse e le Chiese ortodosse orientali, non c’è nessun ostacolo per sviluppare la collaborazione intercristiana e la realizzazione di progetti comuni, tra cui quelli mirati alla risoluzione politica della situazione attuale. “La Russia e la Chiesa russa non hanno mai dimenticato i cristiani mediorientali, li hanno sempre aiutati e continuano a farlo. Siamo pronti ad assisterli con tutto ciò che possiamo fare” – ha sottolineato il metropolita.
A conclusione del suo intervento Sua Eminenza ha ringraziato Papa Francesco per l’iniziativa di organizzazione dell’incontro a Bari.