La sera del 4 dicembre, il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato nella sua residenza fuori Mosca di Novo-Ogaryovo Sua Santità il Patriarca di Mosca e tutta la Rus’ Kirill e i Primati e i capi delle delegazioni delle Chiese ortodosse locali, presenti a Mosca per partecipare alle celebrazioni del 100° anniversario della restaurazione del Patriarcato nella Chiesa ortodossa russa.

All’incontro hanno partecipato: Sua Beatitudine il Patriarca di Alessandria Teodoro II; Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia Giovanni X; Sua Beatitudine il Patriarca di Gerusalemme Teofilo III; Sua Santità il Patriarca di Serbia Ireneo; Sua Beatitudine il Patriarca rumeno Daniel; Sua Beatitudine l’Arcivescovo di Cipro Khrysostomos II; Sua Beatitudine l’Arcivescovo di Tirana e tutta l’Albania Anastasios; Sua Beatitudine il Metropolita Sava di Varsavia e di tutta la Polonia; Sua Beatitudine il Metropolita delle Terre Ceche e della Slovacchia Rostislav; Sua Beatitudine il Metropolita Tikhon di tutta l’America e il Canada; il Metropolita Feodor di Akhaltsikhe e Tao-Klarzhetsk, capo della delegazione della Chiesa ortodossa georgiana; il metropolita Gabriel di Loveč, capo della delegazione della Chiesa ortodossa bulgara.

All’incontro ha anche partecipato il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca.

All’inizio dell’incontro, il Capo dello Stato russo ha rivolto una parola agli ospiti.

Santità e Beatitudini! Eminenze e Eccellenze!

Prima di tutto, desidero rivolgere il benvenuto a tutti voi ed esprimere la mia gratitudine per il fatto che tutti insieme celebrate un evento così importante per il nostro Paese e per la Chiesa ortodossa russa come il centenario della restaurazione del Patriarcato in Russia.

Questo, naturalmente, sottolinea l’unità del mondo ortodosso, che è molto importante in sé, ma anche in relazione al fatto che tutti voi rappresentate la Chiesa, che svolge un ruolo essenziale nella vita dei vostri Paesi e della società. Voi esortate tutti alla misericordia, lavorate nel campo dell’istruzione, dell’educazione, cosa che è estremamente importante.

Il mondo di oggi sta diventando sempre più aperto e interdipendente. Ma vediamo anche manifestazioni dei grandi problemi di oggi. Vediamo manifestazioni di crisi spirituale, le tradizioni sono spesso svalutate, mentre i valori morali sono tutto ciò che sta alla base della civiltà umana.

Purtroppo, nel secondo decennio del XXI secolo, affrontiamo di nuovo ciò che sembrava essere stato a lungo condannato e sradicato, vale a dire la persecuzione per motivi religiosi, compresa quella dei cristiani. Ne abbiamo già parlato diversi anni fa durante questi incontri. Il problema è particolarmente acuto in Medio Oriente e questa regione è la culla del cristianesimo, dove si trovano le origini della fede ortodossa.

Merita particolare attenzione, ovviamente, la situazione in Siria. Noi ne siamo a conoscenza. È molto pesante. Durante gli anni della guerra, i terroristi hanno ucciso e cacciato decine di migliaia di persone dalle loro case.

Molte chiese e monasteri cristiani sono stati saccheggiati e distrutti. 

Oggi la situazione in questo Paese sta gradualmente cambiando. Le forze armate siriane, con il supporto dei militari russi, hanno liberato dai terroristi praticamente l’intero territorio del Paese, compresi i luoghi di residenza storica dei cristiani. 

Nel corso degli anni, lo Stato russo, insieme con la Chiesa ortodossa russa, e con altre organizzazioni religiose, ha fornito assistenza umanitaria alle vittime in Siria. È importante che una vita pacifica sia stabilita il prima possibile in modo che le persone possano tornare nelle loro case e si inizi a restaurare templi e chiese. 

Credo che il gruppo di lavoro creato dalla Chiesa ortodossa russa e dalla Chiesa cattolica romana possa svolgere un ruolo molto importante nel ritorno della popolazione cristiana in Siria. Il suo compito è compilare un catalogo di templi distrutti in vista del loro successivo restauro. 

Aiuteremo anche i rappresentanti di altre fedi, compresi i rappresentanti dell’islam, che, come sappiamo, hanno sofferto molto seriamente per mano di banditi, terroristi e radicali. Aiuteremo gli ebrei. Alcune organizzazioni ebraiche ci hanno già chiesto di aiutare a restaurare i santuari ebraici. Siamo in contatto con i rappresentanti della popolazione ebraica della Siria, in particolare con alcune organizzazioni ebraiche, comprese quelle di New York e degli Stati Uniti. Lavoreremo insieme alla risoluzione di questo problema. 

Spero che la Vostra visita in Russia servirà a sviluppare l’ulteriore dialogo tra le Chiese ortodosse, ad approfondire i legami tra i nostri Paesi, tra i nostri popoli, cosa estremamente importante nel mondo di oggi. 

Voglio augurare ogni bene a tutti Voi e al Vostro gregge, bene e prosperità.

 Grazie per l’attenzione. 

A nome dei Primati e i capi delle delegazioni delle Chiese ortodosse locali, il Patriarca di Mosca e tutta la Rus’ Kirill ha ringraziato il Presidente Putin per l’incontro, rilevando che al Concilio dei vescovi svoltosi a Mosca dal 29 novembre al 2 dicembre hanno preso parte circa 400 gerarchi della Chiesa ortodossa russa, provenienti da 20 Paesi.