Il 12 maggio 2017 Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha incontrato il presidente dello Stato della Palestina Mahmoud Abbas nella residenza patriarcale e sinodale nel Monastero San Daniele a Mosca.

Per la Chiesa ortodossa russa hanno partecipato all’incontro il vice presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr), arciprete Nikolaj Balashov, il segretario del Decr per i Paesi esteri, arciprete Sergij Zvonarev.

Per il Ministero degli Esteri della Federazione Russa c’era il vice direttore del Dipartimento per il Medio Oriente e il Nord, A.N. Rudakov.

Accompagnavano Mahmoud Abbas: il ministro degli Esteri dello Stato di Palestina, Riad Malki, l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Palestina nella Federazione Russa, Abdelhafiz Nofal, il consigliere del Presidente per gli affari religiosi, Mahmoud Al-Habbash, un membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, dottor Saeb Erakat, il rappresentante ufficiale del Presidente dello Stato della Palestina nel rango di ministro, Nabil Aburudeyhan, il consigliere del Presidente per gli affari economici, Mohammed Mustafa, il consigliere del Presidente per gli affari diplomatici nel rango di ministro, Majdi Khaldi, il ministro plenipotenziario dell’Ambasciata della Palestina in Russia, Khaled Miari.

Accogliendo calorosamente il Presidente dello Stato della Palestina e la delegazione che lo accompagnava, Sua Santità il Patriarca Kirill ha detto: «Apprezzo il fatto che ci incontriamo regolarmente, praticamente ogni volta che Voi venite a Mosca. Questo mi dà l’opportunità di scambiare opinioni con Voi su questioni di interesse comune».

La Palestina, la Terra Santa, è nel cuore di ogni persona ortodossa, ha sottolineato il Primate della Chiesa Russa. «E così la preoccupazione per la salvaguardia dei luoghi sacri, che è una parte della Vostra grande responsabilità, è molto cara a noi – ha detto Sua Santità rivolgendosi all’illustre ospite. – Accogliamo con favore i grandi cambiamenti che stanno avvenendo in Palestina in termini di conservazione e di sostegno dei luoghi santi. Sono lieto anche che la città santa di Betlemme, con l’aiuto della Federazione Russa, ha istituito un centro culturale. Probabilmente sapete che, lungo tutta la storia della sua presenza in Tera Santa la Chiesa Russa ha sempre cercato di aiutare il popolo palestinese, anche costruendo scuole e strutture mediche. Poi ci fu un tempo in cui la Chiesa non era in grado di svolgere questa missione. Siamo lieti che oggi la Russia sta continuando la missione umanitaria nei territori palestinesi».

Sua Santità il Patriarca ha testimoniato che la Chiesa Russa ha a cuore il tema della pace in Medio Oriente e la soluzione del problema palestinese. «Accogliamo con favore le risoluzioni delle Nazioni Unite e del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite volte a stabilire la pace in terra di Palestina», ha detto Sua Santità.

In Palestina, i fedeli ortodossi non avvertono nessuna oppressione da parte della maggioranza religiosa, ha dichiarato Sua Santità, sottolineando: «Questo stile di relazioni tra cristiani e musulmani in Palestina è un fattore molto importante per rafforzare la simpatia del popolo russo per il Vostro Paese».

«La Russia è un Paese multietnico, e viviamo fianco a fianco ortodossi e musulmani – ha continuato il Primate della Chiesa Russa. – Da millenni noi viviamo insieme, e con la grazia di Dio non ci sono mai state guerre di religione sul territorio della Russia. Purtroppo, questa coesistenza pacifica non si osserva oggi in alcuni Paesi del Medio Oriente, dove i gruppi terroristici controllano gran parte del territorio».

Sua Santità ha espresso la sua profonda preoccupazione per il drammatico calo del numero della popolazione cristiana in Iraq, l’esodo di massa dei cristiani dalle regioni della Siria controllate dagli estremisti, e da alcuni altri Paesi del Medio Oriente. «Ecco perché siamo favorevoli a unire gli sforzi internazionali volti a porre fine ai conflitti armati sul territorio degli Stati del Medio Oriente», – ha detto il Patriarca Kirill.

«Naturalmente, non solo i cristiani soffrono per i conflitti, ma anche i musulmani, l’intera popolazione di questi Paesi – ha continuato Sua Santità. – Ma i cristiani sono una minoranza in Medio Oriente, e quindi costituiscono la parte più fragile della popolazione. Le conseguenze della guerra possono essere tragiche per la presenza stessa dei cristiani in Medio Oriente. Conosco la posizione dei leader della Chiesa in Siria, Palestina e Libano: i leader cristiani sono molto interessati alla rapida cessazione di tutte le operazioni militari e alla rapida vittoria sul terrorismo».

Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha evidenziato la posizione costruttiva della Palestina sulla questione del superamento della minaccia terroristica in Medio Oriente e, riferendosi a Mahmoud Abbas, ha espresso la speranza che la leadership del Paese continui a operare attivamente per riunire il popolo.

Da parte sua, il Presidente dello Stato della Palestina ha ringraziato per la calorosa accoglienza, dicendo: «Quando visitiamo la Russia, cerchiamo sempre di essere Vostri ospiti. Comunicare con Voi è grande onore e un grande vantaggio per noi. Sentiamo che siamo veri amici e che possiamo lavorare insieme per il bene di tutta l’umanità».

  1. Abbas ha sottolineato il ruolo della Chiesa ortodossa russa e del suo Primate nell’opera di riconciliazione tra le religioni e i popoli.

Richiamando il tema del terrorismo, ha osservato con rammarico che il terrorismo è spesso associato con l’Islam in molte discussioni su piattaforme pubbliche e internazionali. «Ma, naturalmente, tutti questi crimini non hanno nulla a che vedere con il vero islam», ha detto il Presidente dello Stato di Palestina.

«Come avete giustamente sottolineato, in Palestina i rappresentanti delle diverse religioni e fedi vivono in pace e in uno spirito di tolleranza: cristiani, ebrei, musulmani, e samaritani – ha detto Abbas, rivolgendosi a Sua Santità il Patriarca Kirill. – Stiamo lavorando con vari Paesi del mondo per porre fine al terrorismo e all’estremismo. Abbiamo firmato accordi bilaterali con 83 Paesi, dal Canada al Giappone, e tutti riguardano il modo in cui combatteremo il terrorismo, perché questo fenomeno è comune non solo nella nostra regione, ma si verifica in tutto il mondo. Siamo certi che alla fine la giustizia trionferà e l’umanità vincerà questo male».

Il Presidente della Palestina ha espresso la sua volontà di continuare a sviluppare buone relazioni con la Chiesa ortodossa russa. «Il 135° anniversario della fondazione della Società imperiale ortodossa di Palestina, che presto sarà celebrato, è la conferma delle nostre relazioni amichevoli», ha ricordato l’illustre ospite.

Mahmoud Abbas ha molto apprezzato anche gli sforzi dello Stato russo per stabilire la pace in Medio Oriente, intrapresi, in particolare, nel quadro dei contatti a livello internazionale.

Al termine della riunione, le parti si sono scambiate i doni.