Il 4 novembre 2016, nel giorno della festa dell’icona di Kazan’ della Madre di Dio e Giornata dell’unità nazionale, il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, dopo la posa dei fiori presso il monumento in onore di Kuzma Minin e Dmitry Pozharsky sulla Piazza Rossa, hanno presieduto la cerimonia di inaugurazione del monumento al santo principe Vladimir, pari agli Apostoli, sulla Piazza Borovitskaya a Mosca.

Alla cerimonia hanno partecipato il primo ministro russo Dmitry Medvedev, il presidente del Consiglio Federale della Federazione Russa V.I. Matviyenko, il presidente della Duma di Stato russa V.V. Volodin, il ministro degli Esteri russo S.V. Lavrov, il ministro della Difesa russo S.K. Shojgu, il ministro della Cultura e presidente della Società militare-storica russa V.R. Medinskij, il sindaco di Mosca S.S. Sobyanin, i membri del governo russo, deputati, rappresentanti delle organizzazioni pubbliche, del mondo della scienza, della cultura e dell’arte.

Tra i rappresentanti della Chiesa ortodossa russa c’erano il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il capo del Dipartimento sinodale per le relazioni della Chiesa con la società e i media V.R. Legojda.

Erano presenti anche il metropolita Kornilij di Mosca e di tutta la Russia della Chiesa dei Vecchi Credenti, il presidente del Consiglio dei Mufti di Russia Ravil Gainutdin, il presidente del Consiglio spirituale centrale dei musulmani, il gran mufti di Russia Talgat Tatzhuddin, il rabbino capo Berl Lazar, il capo del Sangha buddista tradizionale di Russia Dam Ayusheev e altri rappresentanti delle religioni tradizionali.

I partecipanti alla cerimonia sono stati accolti dal presidente della Federazione Russa V. Putin: «Santità! Cari moscoviti! Cari amici!

Vi saluto e mi congratulo per l’inaugurazione del monumento in onore del santo principe Vladimir, pari agli Apostoli. Questo è un grande e significativo evento per Mosca, per tutto il nostro Paese e per tutti i compatrioti russi. Simbolicamente questo evento si svolge in occasione della Giornata di unità nazionale, e qui, nel centro della città, nei pressi delle mura dell’antico Cremlino, nel cuore della Russia.

Il nuovo monumento è un omaggio al nostro eccezionale antenato, un santo particolarmente venerato, statista e guerriero, il fondatore spirituale dello Stato russo.

Il principe Vladimir è passato alla storia come unificatore e difensore delle terre russe, come politico lungimirante, ha costruito le fondamenta di uno Stato centralizzato forte e unito, composto da una grande famiglia di popoli uguali fra loro, di lingue, culture e religioni.

La sua epoca ha visto numerose realizzazioni, e importante e decisivo, naturalmente, è stato il battesimo della Rus’. Questa scelta è diventata una fonte spirituale comune per i popoli di Russia, Bielorussia, Ucraina, la cui base morale e i valori definiscono la nostra vita di oggi.

Questo forte sostegno morale, la solidarietà e l’unità hanno aiutato i nostri antenati a superare le difficoltà, a vivere e vincere per la gloria della Patria, per rafforzare il suo potere e la sua grandezza.

E ora è nostro dovere affrontare insieme le minacce e le sfide di oggi, sulla base dei precetti spirituali, sulla tradizione inestimabile di unità e armonia, per andare avanti, assicurando la continuità della nostra storia millenaria.

Cari amici! Mi congratulo con voi in occasione della Giornata dell’unità nazionale. Buona fortuna e prosperità a tutti i cittadini della Russia».

Poi ha preso la parola Sua Santità il Patriarca Kirill:

«Caro Vladimir Vladimirovic! Cari partecipanti alla cerimonia!

Il santo principe Vladimir ha affrontato la questione della scelta di fede in maniera molto pragmatica: ha inviato i suoi ambasciatori per capire «come servire Dio». Questa è la prova della profonda onestà del principe, il suo desiderio estremamente onesto e obiettivo di affrontare la questione più importante – la scelta di fede.

Oggi viviamo in un mondo dove la verità è sfocata. Il culto, che molti seguono, senza saperlo, è la relatività della verità, questa quasi-religione del nostro tempo: ogni cosa ha il diritto di esistere, perché, in realtà, la verità immutabile ed eterna non esiste.

Se Vladimir avesse pensato come alcuni nostri contemporanei, non avrebbe mai fatto la sua scelta. Sarebbe rimasto un pagano o un cristiano a livello personale, ma non avrebbe battezzato la Rus’. Poi non ci sarebbero state né la Rus’, né la Russia, né la potenza ortodossa russa, né il grande Impero russo, o la Russia moderna.

Ma lui non era alla ricerca di un servizio sontuoso o della pace della mente, che spesso dà una religione. Ha cercato la Verità con la lettera maiuscola, l’ha trovata e si innamorò dell’immagine di Cristo e nel Santo Battesimo riconobbe Lui come Luce, Verità e Vita.

In ogni società possono esistere difficoltà economiche o politiche. Ma la perdita dell’identità spirituale è una condanna per qualsiasi Paese. È condannato, non importa quanto potente possa sembrare. Pertanto, per Vladimir la questione della scelta di fede era identica alla questione della scelta del destino del suo amato popolo.

Se Vladimir non avesse avuto alcuna esperienza personale dell’amore di Cristo e si fosse lasciato guidare esclusivamente da considerazioni politiche o da altro, la gente non gli avrebbe creduto. Vladimir non era un intrigante politico, un uomo furbo o ambiguo. È sempre stato un uomo integro e sincero – sia quando sbagliò e commise iniquità, sia quando ha trovato la verità nella pienezza della fede ortodossa ed è diventato un santo.

Questo monumento è un promemoria per tutti coloro che lo guardano: Sei anche tu sincero nella tua fede, nel tuo amore per la Patria, per il popolo, come il santo principe Vladimir o vuoi prendere le distanze da tutti e da tutto per amore del tuo interesse privato e del tuo egoismo?

Il cristiano è colui che segue Cristo non solo quando questo è comodo e confortevole, ma sempre. Un vero discepolo di Cristo non può non soffrire non solo per i propri cari, ma anche per la propria città, per il proprio paese, per il mondo intero. Il peggiore disastro del nostro tempo non sono le crisi economiche e politiche, ma la grave carenza cronica di amore: gli uni per gli altri, per il nostro Creatore e tutta la creazione.

Nessuno può rivedere la scelta del principe Vladimir, senza distruggere la propria identità di civiltà. Dire che il principe Vladimir ha fatto qualcosa di sbagliato sarebbe come addormentarsi all’ombra delle cattedrali, e svegliarsi nel bosco vicino al fuoco, non sapendo né leggere né scrivere. Purtroppo, tale scelta è fatta da coloro che vogliono tornare alle terre selvagge di ignoranza pagana e sostituire la luce della Verità col buio dell’esistenza precristiana.

Vladimir nella coscienza popolare era chiamato il Sole Rosso da coloro che lo amavano. Non ebbe paura di cambiare drasticamente la direzione di sviluppo della società, perché amava la sua gente e credeva che lo avrebbero capito e lo avrebbero seguito. Egli non ha cercato di calcolare tutti i rischi ed i pericoli del cambiamento di fede, perché non era una decisione tattica o strategica per lui, ma l’acquisizione della verità per tutti – per sé e per il suo popolo. E la verità non si sceglie per calcolo – perché allora cesserebbe di essere verità. Questa determinazione, lo zelo per Cristo e l’integrità di seguire il Vangelo hanno reso Vladimir pari agli Apostoli, anche se tra loro passa un migliaio di anni.

Se pensiamo che oggi non abbiamo niente da scegliere, come invece accadde con Vladimir, allora siamo in errore. La nostra scelta, forse non così evidente, non è da meno. Ogni giorno noi compiamo delle scelte che riempiono la nostra vita. Questa è la scelta di fede, da cui dipende il destino, non solo di ciascuno di noi, ma del mondo intero.

Il monumento al principe Vladimir è il simbolo dell’unità di tutti i popoli, di cui egli è il padre, dei popoli della Rus’ storica, che ora vivono entro i confini di diversi Stati. Il monumento al padre fondatore può essere ovunque, dove i suoi figli vivono, in questo non c’è nessun problema. Ma è male se i figli dimenticano che hanno lo stesso padre».

Durante la cerimonia è intervento anche il presidente della Fondazione di beneficenza russa «Alexander Solzhenitsyn», Natalia Solzhenitsyna.

Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto una preghiera per la benedizione del monumento e ha asperso di acqua santa la scultura del Battista della Rus’.

I canti sono stati eseguiti dal coro del Monastero stavropigiale di San Daniele (diretto da G.L. Safonov).

Poi il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill hanno partecipato all’apertura della XV mostra-forum «Russia ortodossa» nel centro espositivo «Il Maneggio» di Mosca.

 

_______________

 

Il monumento al santo principe Vladimir, pari agli Apostoli, è stato costruito su iniziativa della Società storico-militare russa (RVIO) e del governo della città di Mosca. Secondo le dichiarazioni rilasciate dalla società, il monumento è stato realizzato a spese della società stessa e con donazioni private. I lavori per il miglioramento dell’area Borovitskaya e l’installazione del monumento sono stati realizzati dal governo di Mosca a spese della città.

Il monumento è stato realizzato dallo scultore S.A. Shcherbakov, artista del popolo della Federazione Russa, accademico dell’Accademia Russa delle Arti, direttore del Dipartimento di Scultura dell’Accademia Russa di Pittura, Scultura e Architettura «I.S. Glazunov»; dall’architetto I.N. Voskresenskij, architetto onorato della Federazione Russa, presidente della Commissione per l’arte monumentale della Duma della città di Mosca.

Il monumento al principe Vladimir è stato realizzato in bronzo, il piedistallo in granito, ha un’altezza di 16 metri, il piedistallo è alto 2 metri.

La soluzione architettonica per l’abbellimento del territorio intorno al monumento è stata proposta nel corso di un concorso internazionale vinto dai giovani architetti Alexander Tomashenko e Ivan Kolmanok. Secondo il progetto, approvato dal vice direttore generale dell’Unesco per la Cultura, Francesco Bandarin, la zona Borovitskaya appare nella forma di onde, che simboleggiano il battesimo della Rus’.

In origine era previsto di erigere il monumento sulla piattaforma panoramica della Collina dei passeri, ma la situazione geologica non ha consentito di realizzare questo progetto. Dopo un’ampia discussione pubblica e il coordinamento con il Comitato del Patrimonio Mondiale l’Unesco ha approvato il progetto del monumento nella piazza Borovitskaya, nella zona cuscinetto del sito Patrimonio Mondiale «Cremlino di Mosca».

L’anno scorso, quando ricorreva il 1000° anniversario del trapasso del santo principe Vladimir, pari agli Apostoli, sono stati eretti monumenti in onore del Battista della Rus’ nelle città di Rostov la Grande, Saraktash (regione di Orenburg), Batajsk (regione di Rostov), Kemerovo, Volokolamsk, Smolensk e Vladimir.

Il luogo di installazione del monumento nella piazza Borovitskaya è stato scelto dai residenti della capitale a seguito del sondaggio Internet condotto dalla Società storico-militare russa, così come dalla votazione sul portale internet «Cittadino attivo».