Il 16 ottobre 2016, durante la sua visita nel Regno Unito, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha visitato la Royal Geographical Society (RGS).

All’ingresso del palazzo, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha incontrato il curatore della collezione Alasdair MacLeod. Sua Santità il Patriarca ha visitato la mostra fotografica dedicata al 300° anniversario dell’Ortodossia russa in Gran Bretagna e alla visita arcipastorale di Sua Santità.

Il programma prevedeva la cerimonia di consegna dell’attestato di ingresso di Sua Santità tra i membri della Royal Geographical Society e un discorso ufficiale, tuttavia, a causa dell’allarme di un incendio tutti i presenti sono stati costretti ad abbandonare l’edificio. Sua Santità il Patriarca ha deciso di rivolgersi ai partecipanti e agli ospiti degli eventi celebrativi in strada, accanto al palazzo. Alla presenza di molte persone, Alasdair MacLeod ha consegnato al Primate della Chiesa ortodossa russa l’attestato di ingresso di Sua Santità tra i membri della società.

Nel suo discorso, Sua Santità il Patriarca Kirill ha detto: «Non mi è possibile ora presentare la lunga relazione che stavo per leggere. Vorrei ringraziarvi per avermi concesso l’onore di diventare membro della Royal Geographical Society. A questa società sono legate grandi conquiste nello sviluppo del mondo, nella descrizione dei mari e degli oceani. E molti di noi hanno familiarità con le sue attività, grazie anche alla penna di diversi scrittori inglesi. E, naturalmente, il primo nome che viene in mente è quello di David Livingstone, che ha compiuto 50 mila chilometri a piedi e ha aperto l’Africa agli europei. Era molto credente, un cristiano sincero, e ha unito le sue attività di ricerca geografica alla predicazione di Cristo.

La Royal Geographical Society è un’istituzione altamente rispettata nel mondo, comprende personalità di spicco del vostro popolo e del vostro Paese. Vorrei ringraziare di cuore per l’onore concessomi di essere membro della Royal Geographical Society. Durante la mia vita sono riuscito a visitare 120 Paesi, alcuni dei quali sono già scomparsi dalla faccia della terra. Sono stato in diverse regioni in tempi diversi e sono in grado di confrontare ciò che è accaduto in questo o quel paese 50-40 anni fa, e ciò che sta accadendo in questo momento. Questa conoscenza è molto arricchente, e mi aiuta a capire molto di quanto accade nel mondo.

Al momento sto viaggiando molto in Russia, in particolare in Estremo Oriente e nel Nord, in Siberia, perché ciò che sta accadendo ora lì è un potente risveglio della fede ortodossa. Sono sempre felice di incontrare i residenti locali, le piccole etnie, e devo dire che queste persone hanno una grande forza spirituale.

Vivono in condizioni tali, in cui noi non possiamo vivere. Recentemente sono stato in Chukotka e ho visitato una famiglia che si prende cura dei cervi. Entrando nella yaranga, dove vivono, ho chiesto a una donna molto gentile, madre di sei figli (tra parentesi, faccio notare che tutti i bambini erano vestiti con abiti molto belli, realizzati con pelli di renna): “Nella vostra yaranga piove?”. Lei ha risposto: “Sì”. “E voi cosa fate?”. “Noi semplicemente ci copriamo con una pelle di cervo”. Chi di noi darebbe una simile risposta se dal tetto piovesse dentro casa? Sarebbe terribile, un incubo, non si potrebbe vivere in una casa simile! Invece per queste persone non è un problema. E io ho detto loro: “Voi siete molto più forti di noi”. Abbiamo molto da imparare da queste persone.

In ricordo del nostro incontro vorrei dare la foto in cui mi trovo accanto ai pinguini in Antartide. Durante il mio viaggio in America Latina ho avuto un incontro con il Papa di Roma a Cuba e, naturalmente, la stampa ha scritto molto su questo. Ma l’immagine “numero uno” di quel viaggio per popolarità è stata questa foto del mio “incontro” con i pinguini».