In una riunione straordinaria del Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa russa, tenutasi a Mosca il 13 giugno 2016, è stata discussa la situazione che si è venuta a creare in seguito al rifiuto di un certo numero di Chiese ortodosse locali di partecipare al Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa. Ad oggi si prevede che il Concilio si terrà il 18-26 giugno 2016, sull’isola di Creta.

A seguito della discussione, il Sacro Sinodo ha adottato una dichiarazione sulla questione, indirizzata ai Primati delle Chiese ortodosse locali (Verbale № 40).

Tenendo conto della posizione dei Patriarcati di Antiochia, Georgia, Serbia e Bulgaria, nonché della base indispensabile per la convocazione del Santo e Santo Concilio, che consiste nel «consenso di tutti i Primati delle Chiese ortodosse locali» (Regolamento sull’organizzazione e il lavoro del Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa, pag. 1), il Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa russa constata che tale consenso è palesemente assente.

Secondo i membri del Sinodo, l’unica soluzione possibile in questo caso è continuare la preparazione del Santo e Grande Concilio e raggiungere il consenso pan-ortodosso riguardo al suo svolgimento in altre date.

In relazione a quanto precede, il Sacro Sinodo ai sensi della decisione del Consiglio dei Vescovi della Chiesa ortodossa russa del 2-3 febbraio 2016 (Verbale № 6) stabilisce di:

 

1) sostenere le proposte delle Chiese ortodosse di Antiochia, Georgia, Serbia e Bulgaria relative al rinvio del Concilio pan-ortodosso a data da determinarsi in base ai risultati di una discussione pan-ortodossa e secondo la condizione immutata del consenso dei Primati di tutte le Chiese ortodosse autocefale locali universalmente riconosciute;

 

2) inviare immediatamente tale proposta a Sua Santità il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli e a tutti i Primati delle Chiese ortodosse locali;

 

3) nel caso in cui la proposta non sia accettata dalla Santa Chiesa di Costantinopoli e il Concilio di Creta, nonostante l’assenza del consenso di un certo numero di Chiese ortodosse locali, venga comunque convocato – riconoscere con profondo rammarico l’impossibilità della partecipazione della delegazione della Chiesa ortodossa russa;

 

4) continuare a rafforzare la cooperazione pan-ortodossa nella preparazione del futuro Santo e Grande Concilio, che è chiamato a essere autentica testimonianza dell’unità della Santa, Cattolica e Apostolica Chiesa;

 

5) ribadire ancora una volta l’opinione che per completare la preparazione del Concilio è necessario intensificare l’attività del Segretariato pan-ortodosso, all’interno del quale è possibile esaminare le proposte per affrontare le problematiche, risolvere le divergenze esistenti, ultimare i documenti necessari e rimuovere tutti gli ostacoli alla convocazione e all’espletamento del Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa;

 

6) ritiene altamente auspicabile, tenendo conto dei suggerimenti formulati da molte Chiese ortodosse locali, che in futuro al Concilio possano prendere parte tutti i vescovi delle Sante Chiese di Dio, aumentando così l’autorevolezza per tutto il mondo ortodosso delle decisioni adottate dal Concilio.