Il 23 marzo 2016 nella Sala del Consiglio ecclesiastico supremo presso la cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, sotto la presidenza di Sua Santità il Patriarca di Mosca e tutta la Rus’ Kirill, si è svolta la seduta del Consiglio ecclesiastico supremo della Chiesa Ortodossa Russa.

Nell’aprire la seduta, Sua Santità ha espresso le condoglianze ai parenti e cari delle vittime degli atti terroristici, effettuati nella capitale belga di Bruxelles.

Sua Santità ha detto tra l’altro:

“Noi sappiamo in prima persona che cosa sia il terrore, conosciamo non per sentito dire la sofferenza di persone uccise in nome di una strana concezione di lotta per il raggiungimento dei propri scopi terreni. Penso che in avvenire dovremo riflettere molto seriamente per dare una spiegazione, anche da un punto di vista teologico, al fenomeno del terrorismo.

Tutte le spiegazioni che oggi si sentono nel discorso pubblico politico sono superficiali. Ho la sensazione che nessuno in realtà abbia fin qui toccato la profondità ontologica di questo problema. Da dove nasce questo radicalismo? Che cosa lo alimenta? Quali sono i fattori esterni che influenzano la nascita delle motivazioni per le attività terroristiche?

Credo che non si possa separare il terrorismo dallo sviluppo della civiltà in generale in questa fase del percorso storico dell’umanità. C’è in noi qualcosa di sbagliato, e il terrorismo non è che una parte di ciò. E sarebbe un grosso errore considerare il terrorismo solo come un fenomeno locale, o anche globale, ma legato a uno spazio ideologico molto limitato. Penso che sia necessario considerare questo terribile fenomeno anche dal punto di vista teologico e culturologico e identificarne, come ho detto, le ragioni ontologiche.

Oltre al cordoglio, esprimiamo la nostra speranza che le autorità del Belgio, dei paesi dell’Europa occidentale, e di tutti i paesi minacciati dal terrorismo, possano operare il più attivamente possibile e in collaborazione gli uni con gli altri. Se il terrorismo è un fenomeno globale, anche la risposta deve essere globale. È necessario coordinare le azioni. Oggi si parla molto di questo, ma, purtroppo, fino ad ora non c’è un vero coordinamento delle azioni di tutti coloro che sono chiamati a combattere il terrorismo su scala globale.

Per quanto riguarda la Chiesa, dobbiamo fare la cosa per noi più importante, cioè pregare, chiedere a Dio perdono per i nostri peccati, invocare la sua grazia, pregare per il sostegno di tutti coloro che sono stati colpiti dagli atti terroristici. Ma allo stesso tempo dobbiamo riflettere molto seriamente. E poiché la riflessione per la Chiesa è sempre legata alla preghiera, ciò ci fa sperare che potremo capire le vere cause di questo terribile fenomeno e sviluppare la nostra risposta alle sfide del terrorismo. Come sempre, alcuni accetteranno questa nostra risposta, altri no, qualcuno la accoglierà con simpatia, altri saranno ironici. Ma la reazione alle nostre parole non è di nostra responsabilità. La nostra responsabilità è quella di pensare, pregare e fare di tutto per garantire che il mondo diventi migliore. Poiché prendersi cura del mondo che ci circonda è parte della nostra comune preoccupazione per la salvezza del genere umano”.

Il Primate della Chiesa Russa e gli altri partecipanti hanno onorato la memoria delle vittime delle azioni terroristiche con un minuto di silenzio e una preghiera per il conforto dei cari e familiari dei defunti.

Il Patriarca ha poi esposto l’ordine del giorno, che comprendeva la valutazione dell’attuazione delle decisioni prese nel corso delle precedenti riunioni del Consiglio ecclesiastico supremo e del Concilio episcopale e il resoconto delle attività delle strutture sinodali nel 2015.

Il metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk ha presentato una relazione sulle date e i temi previsti per le Letture di Natale del 2017.

Del Consiglio ecclesiastico supremo fanno parte:

– il cancelliere del Patriarcato di Mosca, metropolita Varsonofij di San Pietroburgo e Ladoga;

– il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk;

– il presidente del Consiglio editoriale della Chiesa Ortodossa Russa, metropolita Kliment di Kaluga e Borovsk;

– il presidente del Dipartimento sinodale missionario, metropolita Ioann di Belgorod e Stary Oskol;

– il presidente del Dipartimento per l’istruzione religiosa e la catechesi della Chiesa Ortodossa Russa, metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk;

– il presidente del Dipartimento economico e finanziario del Patriarcato di Mosca, metropolita Mark di Rjazan e Mikhailovsk;

– il presidente del Comitato sinodale per la cooperazione con i cosacchi, metropolita Kirill di Stavropol e Nevinnomyssk;

– il presidente del Comitato sinodale per l’istruzione, arcivescovo Evgenij di Verey;

– il presidente del Dipartimento sinodale per i monasteri e il monachesimo, arcivescovo Feognost di Sergiev Posad;

– il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk;

– il presidente del Dipartimento sinodale per il ministero carcerario, vescovo Irinarkh di Krasnogorsk;

– il presidente del Dipartimento sinodale per la pastorale giovanile, vescovo Ignatij di Vyborg e Priozersk;

– il presidente del Dipartimento sinodale per la carità e il servizio sociale della Chiesa, vescovo Panteleimon di Orekhovo-Zuyevo;

– il segretario esecutivo del Consiglio Patriarcale per la Cultura, vescovo Tikhon di Egorevsk;

– il responsabile del Servizio del Patriarcato di Mosca per le istituzioni all’estero, vescovo Antonij di Bogorodsk;

– il presidente ad interim del Dipartimento sinodale per le relazioni con le forze armate e le forze dell’ordine, arciprete Sergij Privalov;

– il presidente della Commissione patriarcale sulla famiglia, la tutela della maternità e dell’infanzia, arciprete Dimitrij Smirnov;

– il presidente del Dipartimento sinodale per i rapporti della Chiesa con la società e i mezzi di comunicazione, Vladimir Legojda.

 

Sono stati invitati a partecipare alla riunione: il primo vice direttore del Servizio amministrativo del Patriarcato di Mosca, vescovo Sava di Voskresensk, il vice direttore del Servizio amministrativo del Patriarcato di Mosca, archimandrita Savva (Tutunov), il vicepresidente del Comitato sinodale per l’istruzione, arciprete Maksim Kozlov, il presidente del Dipartimento per l’istruzione religiosa e la catechesi della diocesi della città di Mosca, ieromonaco Onisim (Bamblevskij), il capo del Servizio giuridico del Patriarcato di Mosca, igumena Xenia (Chernega), il vicepresidente del Dipartimento sinodale per i rapporti della Chiesa con la società e i mezzi di comunicazione, A. Shchipkov.