La sera del 14 febbraio Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill è partito da L’Avana (Cuba) per la capitale della Repubblica del Paraguay, Asuncion.

All’aeroporto «Silvio Pettirossi» il Primate della Chiesa ortodossa russa è stato accolto dal ministro degli Affari Esteri della Repubblica del Paraguay, Eladio Loizaga, dall’ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica del Paraguay, N.K. Tavdumadze, dal vescovo Leonid di Argentina e Sudamerica, dai rappresentanti della Chiesa cattolica romana nel Paraguay e altri funzionari.

All’accoglienza ha preso parte il picchetto d’onore delle Forze Armate del Paraguay.

In aeroporto, Sua Santità il Patriarca Kirill ha rivolto un breve discorso ai partecipanti alla cerimonia e ai rappresentanti dei mezzi di informazione: «Sono molto felice di arrivare nella terra del Paraguay. Si tratta di un Paese con il quale il popolo russo è molto unito. Tra i nostri Paesi c’è una distanza enorme, ma un tempo questa distanza è stata superata da coloro che dovettero lasciare la Russia e hanno trovato una nuova casa qui in questo Paese. Visitando il Paraguay, penso principalmente a queste persone e pregherò sulle loro tombe.

Ma penso anche al presente e al futuro. La Russia e il Paraguay sono Paesi con una forte tradizione cristiana. Così abbiamo molto in comune a livello della mente e del cuore. E voglia Dio che questo comune potenziale spirituale possa svilupparsi per il bene delle persone. Dio benedica il Paraguay!”

Il 15 febbraio, festa della Presentazione del Signore, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha celebrato la Divina Liturgia nella capitale del Paraguay, nella Chiesa dell’Intercessione della Madre di Dio della diocesi di Caracas e del Sud America della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia.

Durante la sua visita in Paraguay, Sua Santità il Patriarca Kirill ha incontrato il Presidente del Paese e ha visitato la sezione russa del cimitero comunale, dove ha tenuto un servizio funebre.