Il 14 febbraio 2016, nella 37a domenica dopo la Pentecoste, vigilia della festa della Presentazione del Signore, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha celebrato la Divina Liturgia nella Chiesa ortodossa russa dell’icona di Kazan’ della Madre di Dio nella capitale cubana.
Hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr); il metropolita Antonij di Boryspil e Brovary, amministratore delegato della Chiesa ortodossa ucraina; il vescovo Sergij di Solnechnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca; il vescovo Kallistrat di Gornoaltaisk e Chemal’; il vescovo Antonij di Bogorodsk, capo della Segreteria del Patriarcato di Mosca per le istituzioni all’estero; l’archimandrita Filaret (Bulekov), vice presidente del Decr; l’arciprete Andrej Milkin, capo del Servizio di protocollo patriarcale; l’arciprete Dmitry Orekhov, rettore della Chiesa dell’icona di Kazan’ all’Avana; il sacerdote Aleksandr Volkov, capo del Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’.
Al culto hanno preso parte il presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Cuba, Raúl Castro Ruz, il primo vice presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, il presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare della Repubblica di Cuba, Esteban Lazo Hernández, il capo del Dipartimento degli Affari Religiosi del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, Carídad Diego Bello, il ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Cuba, Bruno Eduardo Rodríguez Parrilla, il ministro della Pubblica Istruzione della Repubblica di Cuba, Ena Elsa Velázquez.
Erano presenti anche il presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, il cardinale Kurt Koch, l’arcivescovo di San Cristobal de la Habana, il cardinale Jaime Lucas Ortega Alamino, altri rappresentanti della Chiesa cattolica e delle altre confessioni cristiane a Cuba.
Durante il servizio ha pregato il clero della Chiesa di San Nicola a L’Avana (Patriarcato di Costantinopoli). I canti liturgici sono stati eseguiti dal coro dei sacerdoti della diocesi di Mosca (diretto dal sacerdote Sergij Golev).
Durante la Liturgia, il Vangelo, il Credo e la preghiera del «Padre nostro» sono stati annunciati in slavo ecclesiastico e in lingua spagnola. Dopo la lettura del Vangelo, Sua Santità il Patriarca Kirill ha tenuto il sermone.
Al termine della Liturgia, il rettore del tempio dell’icona di Kazan’ della Madre di Dio, arciprete Dimitrij Orekhov, ha salutato il Primate della Chiesa ortodossa russa e ha presentato in dono a Sua Santità l’icona di Kazan’ della Madre di Dio con le immagini dei santi e isoapostoli Vladimir e Cirillo.
Sua Santità il Patriarca Kirill si è rivolto ai presenti con la parola primaziale, in cui ha espresso la sua gioia per la possibilità di celebrare la Liturgia nella chiesa ortodossa all’Avana.
«Questa visita a Cuba è coincisa con un evento molto importante nella storia della cristianità universale – ha detto il Primate della Chiesa Russa. – Ho avuto l’opportunità di un incontro – fraterno, aperto, pieno di amore – con il vescovo di Roma, Papa Francesco. A prescindere da tutte le differenze teologiche tra gli ortodossi e i cattolici in Oriente in Occidente, noi oggi abbiamo chiaramente compreso la nostra comune responsabilità per quel che sta accadendo alla gente ».
«Questa responsabilità, naturalmente, consiste nel fatto che nel nostro pianeta ci sia la pace – ha detto Sua Santità, – affinché le persone con tutte le loro differenze politiche, economiche, e altre differenze, imparino a vivere in un mondo in cui gli obiettivi di politica estera non portino mai al fatto che qualcuno possa usare la forza per sconfiggere l’altro. Naturalmente, tutto questo è un mondo perfetto, un’immagine perfetta. Ma se non c’è l’ideale, non c’è uno scopo cui tendere. Così abbiamo esortato insieme tutto il mondo cristiano e il mondo intero ad andare insieme verso questo obiettivo. E abbiamo in cuore la speranza che il mondo ci ascolterà».
Sua Santità il Patriarca ha invitato tutti a pregare affinché con gli sforzi congiunti di tutti i cristiani si possa migliorare la vita delle persone, e non solo quella materiale, che è anche importante, soprattutto per i Paesi poveri, ma anche la vita spirituale di oggi, affinché «nessuna crisi che attraversa una persona, una società, uno Stato, possa cambiare, modificare la natura morale dell’essere umano».
Il Primate della Chiesa Russa ha rivolto parole di benvenuto ai rappresentanti di Papa Francesco, così come al Presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Cuba, Raúl Castro Ruz. Rivolgendosi al Capo dello Stato cubano, Sua Santità il Patriarca Kirill ha augurato al popolo di Cuba «prosperità e pace, progresso spirituale e materiale».
Secondo Sua Santità, il primo incontro che si è tenuto presso l’aeroporto della capitale cubana tra il Papa di Roma e il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, «costituisce un’unicità speciale» per questo Paese.
In conclusione, Sua Santità il Patriarca Kirill si è congratulato con i parrocchiani e ha augurato a tutti i partecipanti al culto l’aiuto di Dio.
Come dono al tempio il Primate della Chiesa ortodossa russa ha presentato una copia dell’icona di Vladimir della Madre di Dio e gli arredi sacri.
Ai fedeli sono state distribuite piccole icone di Cristo Salvatore con la benedizione patriarcale.

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La Chiesa dell’icona di Kazan’ della Madre di Dio a L’Avana è il tempio più grande della Chiesa ortodossa russa in America. È l’unica chiesa costruita con la partecipazione attiva dello Stato e non è inclusa nello spazio canonico del Patriarcato di Mosca. Il tempio a cinque cupole è stato costruito secondo le tradizioni dell’antica architettura russa. Il campanile a tenda è decorato secondo lo stile del XVII secolo. Il tempio è stato inserito con successo nell’architettura del centro storico della capitale cubana – l’Avana Vecchia. La chiesa si trova sul lungomare di fronte al porto, e le navi che arrivano a L’Avana possono vedere da lontano la cupola della chiesa ortodossa.
L’altezza del tempio è di circa 30 metri, la sala misura 18 × 18 metri. L’edificio è stato progettato per 500 persone. All’interno vi è un’iconostasi a tre livelli.
Vicino alla Chiesa dell’icona di Kazan’ della Madre di Dio si trovano la piccola Chiesa ortodossa di San Nicola (Patriarcato di Costantinopoli) e la famosa Basilica cattolica di San Francesco d’Assisi.

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Immigrati dalla Russia hanno visitato Cuba e sono vissuti nella provincia spagnola nel XVIII e XIX secolo. Negli anni 20 del XX secolo a Cuba sono arrivati i rappresentanti della prima ondata dell’emigrazione russa. Alla fine del 1950 a L’Avana è stata costruita la Chiesa greco-ortodossa dei Santi Costantino ed Elena, dopo la vittoria della Rivoluzione cubana è passata alla comunità di lingua russa. Nel 1971, il tempio è stato consacrato dal facente funzione Esarca Patriarcale del Centro e Sud America, arcivescovo di Kharkov e Bogodukhov Nikodim (Rusnak).
Nei primi anni del 1980, le attività della parrocchia ortodossa sono cessate e l’edificio è stato trasformato in teatro per i giovani.

Una nuova pagina nella storia dell’Ortodossia russa a Cuba è stata aperta nell’ultimo decennio del XX secolo. Nel luglio 1998, si è svolta la visita del presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne a Cuba, metropolita Kirill di Smolensk e Kaliningrad (ora – Sua Santità il Patriarca). Il 14 novembre 2004, il metropolita Kirill ha eseguito il rito di benedizione della prima pietra nelle fondamenta del tempio. Il 19 ottobre 2008, il metropolita Kirill, durante la concelebrazione con un certo numero di pastori e gerarchi del Patriarcato di Mosca e della Chiesa ortodossa russa all’estero, ha guidato il rito della grande benedizione della Chiesa dell’icona di Kazan’ della Madre di Dio all’Avana.
Secondo la decisione del Sacro Sinodo del 30 maggio 2011 (Verbale № 62), è stato nominato rettore del tempio l’arciprete Dimitry Orekhov.