Il 25 agosto 2015 il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha ricevuto presso la residenza patriarcale nel Monastero San Daniele di Mosca la delegazione della Chiesa anglicana del Nord America, che si trova in Russia in pellegrinaggio.

La delegazione comprendeva il capo della Chiesa anglicana del Nord America, arcivescovo Foley Bich, il presidente del Comitato per i contatti inter-cristiani di questa Chiesa, vescovo Ray Satton, i vescovi Kevin James Allen e Kejt Lin Akkerman, il capo del Servizio stampa della Chiesa anglicana del Nord America, sacerdote Z. Gross. Gli ospiti erano accompagnati dal rettore del Seminario Teologico Ortodosso di San Vladimir a New York, arciprete Chad Khatfild (Chiesa Ortodossa in America).

Alla riunione hanno partecipato anche il vicepresidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, archimandrita Filaret (Bulekov), il segretario del Decr per le relazioni inter-cristiane, ieromonaco Stefan (Igumnov), e il dipendente del Decr, diacono Dmitry Korneev.

Nell’accogliere calorosamente la delegazione della Chiesa anglicana del Nord America, Sua Santità il Patriarca Kirill ha preso atto della complessità del contesto in cui è stata creata ufficialmente questa denominazione sei anni fa. «In quel momento la vostra Chiesa ha attraversato un periodo molto difficile della sua storia, che ha richiesto da parte dei credenti forza d’animo e la capacità di resistere a grandi tentazioni», ha detto Sua Santità.

«È mia ferma convinzione che nel corso della sua storia, la Chiesa deve affrontare sfide che deve superare con tutto il suo coraggio», ha continuato. «Ci sono due modelli di comportamento della Chiesa e dei cristiani. Il primo comporta l’obbedienza al potere secolare e a quelle forze potenti che influenzano lo sviluppo della società. La seconda implica la capacità di dire la verità e rimanere fedeli al messaggio cristiano».

Secondo il Primate della Chiesa ortodossa russa, il secondo modello prevede sempre la testimonianza. «Non c’è nulla di nuovo in questo. Il Signore ci ha detto che dobbiamo prendere la via stretta che conduce al Regno dei Cieli. Un cammino ampio e agevole non porterà lì», ha detto Sua Santità. «Qui, in Russia, ci siamo resi conto di questo nei tempi difficili della persecuzione della nostra Chiesa. Abbiamo anche potuto scegliere uno dei modelli di comportamento, e ringrazio Dio per aver concesso la forza ai nostri predecessori di seguire l’unica strada giusta senza mai allontanarsi dalla fede apostolica e dalla tradizione che abbiamo ricevuto attraverso gli Apostoli e i santi padri».

«A un certo punto, sembrava che la Chiesa non avesse futuro qui. La maggior parte delle persone non associavano il futuro del nostro Paese con il cristianesimo – ha continuato Sua Santità il Patriarca Kirill. – Ma in pochi giorni il Signore ha cambiato il corso della storia, e quelli che erano stati considerati reietti e retrogradi, si sono rivelati essere eroi e coraggiosi difensori dei principi, che erano per loro importanti».

Gli ospiti hanno espresso la loro gratitudine a Sua Santità il Patriarca per la calorosa accoglienza in Russia e hanno osservato che la Chiesa ortodossa russa, difendendo i principi del Vangelo, ha mostrato un esempio di fermezza nella fede ai rappresentanti del cristianesimo tradizionale del continente americano, e che l’ascesi dei nuovi martiri e confessori della Chiesa russa ha sostenuto e ispirato i credenti americani a seguire Cristo. L’arcivescovo Foley Bich ha sottolineato che Sua Santità il Patriarca Kirill gode di grande prestigio personale nel mondo cristiano occidentale, che oggi deve affrontare le crescenti sfide del liberalismo e del secolarismo aggressivo.

Durante la conversazione sono state affrontate questioni riguardanti i processi che si svolgono in questi ultimi anni nella Comunione anglicana, così come il tema delle prospettive del dialogo ortodosso-anglicano. L’arcivescovo Foley Bich ha parlato della positiva esperienza del dialogo bilaterale fra la Chiesa Anglicana in America del Nord e la Chiesa ortodossa in America.

Le parti hanno discusso anche alcuni aspetti della cooperazione pratica tra la Chiesa Anglicana in America del Nord e la Chiesa ortodossa russa.