Cerimonia in Piazza della Vittoria a Minsk
Il 20 giugno 2015 Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha visitato la Piazza della Vittoria, nel centro della capitale della Bielorussia, e ha preso parte alla cerimonia di posa di una corona di fiori presso il Monumento della Vittoria.
Alla cerimonia commemorativa hanno partecipato anche l’esarca patriarcale di tutta la Bielorussia, metropolita Pavel di Minsk e Zaslawe, il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr), metropolita Hilarion di Volokolamsk, il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il vicepresidente del Decr, arciprete Nikolaj Balashov, il presidente del Comitato esecutivo della città di Minsk A.V. Shorets, l’ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica di Bielorussia A.A. Surikov.
È stata proclamata «Eterna Memoria» ai soldati che sono morti per la fede, per la Patria, alle persone che hanno sacrificato la propria vita e a tutti gli innocenti torturati e uccisi.
Nella piazza c’erano i veterani della Grande Guerra.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha rivolto ai presenti il suo discorso: «Nell’anno della celebrazione del 70° anniversario della Vittoria, in particolare vorrei ricordare in preghiera con voi, cari fratelli e sorelle, coloro che sono morti difendendo i confini della nostra Patria, che hanno donato la vita per la Patria.
La Bielorussia, come forse nessuna altra parta della nostra Patria, ha patito in quegli anni perdite catastrofiche e ha subito una distruzione terribile. Innanzitutto ha subito per prima l’attacco del nemico, e sappiamo che dalla resistenza al nemico dipende in gran parte l’esito della guerra. E, come nei primi mesi qui si decise il destino della Patria, così anche quando iniziò la grande offensiva in Occidente, la Bielorussia si trovò sull’asse principale.
Oggi ricordiamo tutti coloro che sono morti – i capi, i soldati, i partigiani. Ricordiamo coloro che con il loro sacrificio nelle retrovie hanno assicurato la vittoria.
In particolare vorrei salutare con affetto i veterani. Sono sempre contento di incontrarvi, miei cari fratelli e sorelle. Finché voi siete vivi, la memoria vive, perché non basta trasferire questa memoria nei libri o nei film, il ricordo delle persone viventi viene trasmesso attraverso la parola viva, anche i giorni eroici della nostra resistenza comune al nemico. E oggi, questo rende i veterani molto importanti. L’uomo moderno crede alle parole più che a qualunque altra cosa. E la parola dei vivi, che viene dal cuore, è in grado di collegare le persone di oggi a quei terribili giorni e a quei tempi eroici. Trasmette, soprattutto ai giovani, l’amore con cui è stata difesa la Patria.
Ricordando tutti coloro che sono morti durante la guerra, allo stesso tempo chiediamo al Signore di concedere la pace alla Bielorussia, alla Russia, all’Ucraina e a tutti i Paesi fratelli, che, pur vivendo in Stati autonomi diversi, hanno contribuito alla Grande Vittoria e alla liberazione dal terribile nemico. Che la benedizione di Dio regni sopra la città di Minsk e sulla terra bielorussa».
Sua Santità il Patriarca Kirill ha parlato con i veterani, i quali hanno augurato a Sua Santità salute e forza nell’esercizio del ministero primaziale.
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Il complesso architettonico della Piazza della Vittoria a Minsk ha iniziato a prendere forma alla fine del 1930 con la costruzione di due edifici a forma di arco rivolti verso il centro di Minsk. Il nome «Piazza della Vittoria» è stato attribuito nel 1958.
La composizione centrale della piazza è il Monumento della Vittoria (architetti G. Zaborskiy, B. Korol’), costruito nel 1954. Il Monumento ha un’altezza di 38 m e la forma di un obelisco, rivestito di granito grigio e completato con l’immagine dell’Ordine della Vittoria. Sulle quattro facce del piedistallo sono state poste le seguenti scritte in rilievo in bronzo: «9 maggio 1945» (A. Bembel’), «Gloria agli eroi caduti» (Z. Azgur), «L’esercito sovietico nella Grande Guerra Patriottica» (S. Selikhanov), «I partigiani bielorussi» (A. Glebov). Sulla base dell’obelisco c’è una spada intrecciata con un ramo di alloro in bronzo.
Ai piedi del monumento il 3 luglio 1961, giorno del 17° anniversario della liberazione della città di Minsk, l’Eroe dell’Unione Sovietica, colonnello generale A. Burdejnij, accese la fiamma eterna.
Il 1 luglio 1984 sono state installate ai lati del monumento i piedistalli con i nomi delle città-eroe: Mosca, Leningrado, Stalingrado, Kiev, Odessa, Sebastopoli, Kerch, Novorossiisk, Tula; nel 1985 sono state aggiunte le città-eroe di Smolensk e Murmansk.
L’8 maggio 1985, in onore del 40° anniversario della Vittoria, nel sottopassaggio della Piazza della Vittoria è stata aperta la sala della Memoria in onore degli eroi dell’Unione Sovietica, liberatori della Bielorussia.
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