Il 10 maggio 2015, al termine della Liturgia celebrata nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, Sua Santità il Patriarca Kirill ha partecipato al concerto sulla piazza antistante la cattedrale, dedicato al 175° anniversario della nascita di Pyotr Ilyich Tchaikovsky e al 70° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra.

Al concerto hanno partecipato il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il primo vice direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca, vescovo Sava di Voskresensk, il sacrestano della Cattedrale di Cristo Salvatore, arciprete Mikhail Ryazantsev, il capo del Dipartimento per la politica nazionale, le relazioni interregionali e il turismo della città di Mosca V.V. Chernikov, il presidente della Fondazione «Lukoil» N.Y. Alekperov.

Tra il pubblico erano presenti il Nunzio Apostolico nella Federazione Russa, arcivescovo Ivan Jurkovic, l’ambasciatore della Repubblica d’Austria in Russia Emil Brix, l’ambasciatore di Irlanda nella Federazione Russa Own O’Leary, l’ambasciatore della Repubblica di Bulgaria in Russia Boyko Kotsev, l’ambasciatore del Granducato del Lussemburgo nella Federazione Russa Pierre Ferring, l’ambasciatore degli Stati Uniti Messicani nella Federazione Russa Ruben Beltran, l’ambasciatore dello Stato Plurinazionale della Bolivia nella Federazione Russa Maria Luisa Ramos, l’ambasciatore della Repubblica dell’Ossezia del Sud nella Federazione Russa D.N. Medoev, l’incaricato d’Affari della Repubblica di Colombia nella Federazione Russa, Claudia Liliana Zambrano.

L’Orchestra Sinfonica P.I. Tchaikovsky del Bolshoi, il Coro sinodale di Mosca e il Coro accademico dell’Università statale di Mosca (direttori dei cori Aleksej Puzakov e Mirza Askerov), sotto la direzione di Vladimir Fedoseyev hanno eseguito due opere di Tchaikovsky – la cantata «Mosca» e l’Overture «1812».

La cantata «Mosca» fu scritta su richiesta della commissione della città di Mosca per l’incoronazione dell’imperatore Alessandro III, la sua prima rappresentazione ebbe luogo il 15 maggio 1883 nel Palazzo delle Faccette al Cremlino di Mosca.

L’overture fu commissionata al compositore per la consacrazione della Cattedrale di Cristo Salvatore in occasione del 70° anniversario della vittoria nella Guerra del 1812.

Al termine del concerto, Sua Santità il Patriarca Kirill si è rivolto ai presenti dicendo:

«Caro Vladimir Ivanovich, cari partecipanti a questo importante evento dell’esecuzione di due importanti opere di Pyotr Ilyich Tchaikovsky qui, tra le mura della Cattedrale di Cristo Salvatore, nel giorno in cui preghiamo e solennemente celebriamo il 175° anniversario della sua nascita.

A proposito di Tchaikovsky molto è stato detto e scritto. Ma è sufficiente ascoltare queste due opere straordinarie per capire quale sia il talento e la spiritualità del nostro grande compositore.

Quando ho ascoltato le meravigliose parole della cantata «Mosca», dedicata all’incoronazione di Alessandro III (era il periodo d’oro della Russia), ho pensato all’atmosfera che doveva esserci nella società e nel Paese che stava per accogliere il nuovo zar, che saliva al trono pronunciando parole di accettazione della croce, di umiltà di fronte a Dio, con la consapevolezza che il suo ministero e il suo regno erano un servizio. E quando si sente la meravigliosa combinazione del genio di Tchaikovsky, il nostro inno orante «Signore, salva il tuo popolo» e «La Marsigliese», involontariamente viene da pensare quanto sia duro e difficile risolvere il conflitto della civiltà europea. E tutto questo si esprime nel meraviglioso linguaggio della musica di Pyotr Ilyich Tchaikovsky. Possiamo solo inchinarci dinanzi a lui, dinanzi alla sua memoria, e ricordarlo nelle nostre preghiere.

Ringrazio di cuore Vladimir Ivanovich Fedoseyev, il nostro grande direttore d’orchestra, e la sua meravigliosa orchestra. Voi siete i custodi della purezza dei classici russi e del mondo in un momento in cui molti stanno cercando di riformattare, come si dice oggi, questi classici. Ma nei classici c’è la chiara comprensione di ciò che è bene e ciò che è male, e ascoltare questi classici ora dimostra che qualsiasi tentativo di riformattare questa musica significa voler distruggere la capacità delle persone di distinguere il bene dal male, il bello dal brutto, il sublime dall’infimo.

Dio benedica tutte le nostre straordinarie personalità del mondo della cultura per l’impegno a mantenere quei grandi precetti che hanno forgiato compositori, artisti, attori, registi, scrittori, poeti della grande Russia. Noi saremo fedeli a questi valori, che sin dai tempi del principe Vladimir sono stati instillati nell’anima del nostro popolo, e faremo in modo che nessuno mai possa distruggere questo sistema di valori. Questa è la Chiesa russa di oggi, questa è oggi la grande arte e cultura russa. E voglia Dio che questa spiritualità e cultura fecondino la coscienza delle persone di oggi, aiutandole a mantenere sempre la capacità di distinguere il bene dal male.

Molte grazie a questo eccellente gruppo di artisti. Complimenti a tutti per questa grande e meravigliosa festa!»