L’8 maggio 2015, nel Palazzo del Patriarca del Cremlino di Mosca, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha incontrato il presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei Ministri di Cuba Raúl Castro Ruz.

L’ospite d’onore era accompagnato dal vice primo ministro della Repubblica di Cuba, presidente per la parte cubana della Commissione intergovernativa russo-cubana per la cooperazione economico-commerciale e tecnico-scientifica Ricardo Cabrisas Ruiz, dal ministro degli Esteri della Repubblica di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, dall’ambasciatore della Repubblica di Cuba nella Federazione Russa Emilio Lozada Garcia.

Alla riunione hanno partecipato anche il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il segretario del Decr per i Paesi esteri, sacerdote Sergij Zvonarev, il dipendente del Decr M.H. Palacio.

«Sono davvero felice di vederVi a Mosca. Mi è grata l’opportunità di incontrarVi di nuovo, – ha detto nel suo discorso di apertura Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill. – Conservo sempre un buon ricordo della mia visita a Cuba e non dimentico il fatto che siete stato il primo Capo di Stato estero che ho incontrato come Patriarca qui a Mosca. Sono particolarmente lieto di dare il benvenuto a Voi e alla Vostra delegazione in relazione alla partecipazione ad un evento molto importante – la celebrazione del 70° anniversario della vittoria nella Grande Guerra».

Come notato da Sua Santità, questo è un giorno speciale per tutti i cittadini della Russia e per tutti gli abitanti dell’ex Unione Sovietica: «Il nostro popolo ha ottenuto una vittoria storica, che in gran parte ha cambiato il corso della storia del mondo e la politica mondiale. Un terribile nemico con un potere enorme, basato su molte nazioni d’Europa, è stato sconfitto. Naturalmente, questo è dovuto anche al fatto che il nostro popolo ha avuto molti alleati, tra cui Cuba. I cubani erano dalla parte dell’Unione Sovietica, hanno creato un comitato a sostegno del nostro Paese. E sappiamo che diverse migliaia di cubani hanno combattuto nei campi della Seconda Guerra Mondiale».

Un periodo particolarmente importante nelle relazioni tra le due nazioni è stato quello dopo la rivoluzione a Cuba, che è stato caratterizzato da un’intensa collaborazione e cooperazione, ha dichiarato il Primate della Chiesa ortodossa russa. «Questa interazione ha quindi influenzato la mentalità sia del nostro popolo che dei cubani, per cui è impossibile dimenticare o rifiutare questa esperienza, – ha detto Sua Santità il Patriarca Kirill. – Gli anni passano e noi continuiamo a vedere nei cubani dei fratelli, apprezziamo davvero che i rapporti tra il nostro Paese e Cuba comincino a svilupparsi di nuovo. E prevedo un ottimo futuro per queste relazioni, perché in esse c’è una cosa importante – la simpatia tra i due popoli. Questo è un fattore molto importante, oltre ovviamente al dialogo politico tra i due Paesi».

Durante l’incontro è stato osservato che a Cuba vivono diverse migliaia di cittadini russi e russofoni, la maggior parte dei quali è di religione ortodossa. «Vorrei ancora una volta esprimere la gratitudine al comandante Fidel e a Voi per la decisione di costruire una chiesa ortodossa a L’Avana, – ha detto Sua Santità, rivolgendosi all’illustre ospite. – Questo tempio ora è utile per le relazioni russo-cubane, per il rafforzamento della simpatia reciproca dei nostri popoli».

Augurando a Raúl Castro e al popolo cubano tutto l’aiuto di Dio e la prosperità spirituale, culturale ed economica, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto: «Dio voglia che i nostri popoli continuino a lavorare insieme mano nella mano, aiutandosi a vicenda».

Da parte sua, il presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Cuba ha espresso grande gioia per il nuovo incontro con Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill. «Ricordiamo sempre con piacere la Vostra prima visita a Cuba e speriamo che non sarà l’ultima. Voi una volta siete stato da noi, e ora speriamo di vederVi a Cuba come Primate della Chiesa ortodossa russa», – ha detto Raúl Castro Ruz.

Le parti si sono infine scambiate i doni.