Il 31 ottobre 2014 Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha incontrato presso la residenza patriarcale e sinodale nel monastero San Daniele di Mosca il Gran Mufti della Siria, lo sceicco Ahmad Badreddin Hassoun.

Dalla parte siriana hanno partecipato alla riunione l’ambasciatore della Siria in Russia Riad Haddad, il figlio del Gran Mufti Inayatalla Hassoun, il traduttore Nofal Kaltum. Dal Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca ha preso parte all’incontro il vicepresidente, archimandrita Filaret (Bulekov).

Rivolgendosi all’illustre ospite, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha ricordato il precedente incontro con il Gran Mufti della Siria, tenutosi a Damasco nel 2011, e ha dato a Ahmad Badreddin Hassoun un cordiale benvenuto a Mosca.

«Lei è un rappresentante di spicco del popolo siriano. Sulla base della sua esperienza, dell’esperienza della sua famiglia, lei ha affrontato la tragedia del radicalismo e del terrorismo, e i suoi appelli in favore della pace e della fine della guerra civile sono molto convincenti», ha detto Sua Santità.

Il Patriarca Kirill ha sottolineato la posizione immutata della Chiesa ortodossa russa e della Federazione Russa in relazione alla crisi in Siria. «A causa dell’intervento di forze esterne la vita pacifica in Siria è stata distrutta. Enormi mezzi sono stati messi in campo per rovesciare il governo. A questa lotta hanno partecipato tutti coloro che volevano combattere contro il governo, comprese le forze più radicali e terrificanti che, con gli aiuti ricevuti, hanno costituito un’organizzazione molto pericolosa, – ha ricordato Sua Santità il Patriarca Kirill. – Oggi questa forza è conosciuta con il nome di ISIS, distrugge la vita delle persone in Siria e in Iraq, ed è una vera e propria minaccia per la pace nella regione. Sullo sfondo di questi eventi, di particolare importanza è la posizione della Siria come Stato, la posizione del popolo siriano, che non cessano di lottare per la loro indipendenza. Noi sosteniamo il vostro popolo».

La difficile situazione in Siria e in Iraq è una grande tragedia per la popolazione cristiana di questi Paesi, ha sottolineato Sua Santità, rilevando che le azioni degli estremisti causano sofferenze sia ai cristiani che ai musulmani. «Ma il problema è che la popolazione cristiana in questi Paesi è in minoranza, la distruzione di questa minoranza può portare alla completa scomparsa della presenza cristiana in Medio Oriente, e questa sarebbe una catastrofe di civiltà – ha condiviso con preoccupazione Sua Santità il Patriarca Kirill. – I cristiani non sono importati da qualche parte, sono originari di questi luoghi, questa è la loro casa».

«Ricordo come era organizzata la vita in Siria prima della guerra», ha proseguito Sua Santità, notando che merita rispetto l’esperienza di questo Stato nella costruzione dei rapporti tra cristiani e musulmani, nonché tra i musulmani di diverse correnti.

«Voi come leader spirituale del popolo siriano avete fatto molto e state facendo molto per garantire che la Siria continui la sua politica di pace interreligiosa, – ha detto il Primate della Chiesa ortodossa russa allo sceicco Ahmad Badreddin Hassoun. – Pertanto, esprimiamo la nostra solidarietà alla Vostra missione, al popolo siriano, e speriamo in una rapida fine della guerra e nell’instaurazione di una pace giusta e duratura».

«Sono molto lieto di incontrarmi con Voi, ho atteso diversi anni questo incontro», ha detto a sua volta il Gran Mufti della Siria, sottolineando che ha incontrato per la prima volta Sua Santità il Patriarca Kirill (allora metropolita di Smolensk e Kaliningrad e presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne) nel 2006 a Mosca, in occasione del vertice mondiale dei leader religiosi.

A suo avviso, la convocazione di un tale forum sarebbe molto importante nel contesto attuale, in cui in diverse parti del pianeta ci sono nuovi focolai di ostilità e di confronto.

Ahmad Badreddin Hassoun ha trasmesso al Primate della Chiesa ortodossa russa i saluti del Presidente della Siria Bashar al-Assad. «Anche la nostra nazione Vi invia i saluti, – ha detto. – Gli aiuti umanitari della Vostra Chiesa e della Società Imperiale Ortodossa di Palestina hanno suscitato una reazione molto positiva nel cuore del popolo siriano». Come ha sottolineato l’ospite, questa risposta positiva è dovuta al fatto che gli aiuti umanitari per la popolazione siriana sono stati consegnati sia al Primate della Chiesa ortodossa antiochena che al Gran Mufti della Siria.

Ahmad Badreddin Hassoun ha affermato che sia i musulmani che i cristiani in Siria sono cittadini a pieno titolo.

Il Gran Muftì della Siria ha inoltre evidenziato le azioni distruttive di coloro che utilizzano le questioni religiose e nazionali per provocare divisioni e tensioni nella società.