Si è svolta il 23 ottobre 2014 a Gelendžik, presso il centro spirituale, amministrativo e culturale patriarcale e sinodale della Chiesa ortodossa russa nel sud della Russia, la riunione ordinaria del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, presieduta da Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill.

Sono membri permanenti del Santo Sinodo: il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l’Ucraina; il metropolita Juvenalij di Krutitsij e Kolomna; il metropolita Vladimir di Chişinău e di tutta la Moldavia; il metropolita Aleksandr di Astana e Kazakistan, capo del Distretto metropolitano della Repubblica del Kazakhstan; il metropolita Vikentij di Tashkent e Uzbekistan, capo del Distretto metropolitano dell’Asia centrale; il metropolita Varsonofij di San Pietroburgo e Ladoga, cancelliere del Patriarcato di Mosca; il metropolita Pavel di Minsk e Slutsk, Esarca Patriarcale di tutta la Bielorussia; il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca.

Sono stati invitati a partecipare alla sessione invernale (settembre-febbraio) del Santo Sinodo nel 2014-2015: il metropolita Feodor di Kamenetz-Podolsk e Gorodok; l’arcivescovo Simon di Bruxelles e Belgio; il vescovo Nikodim di Edinet e Briceni; il vescovo Artemij di Petropavlovsk e Kamchatka; il vescovo Ignatij di Vologda e Veliky Ustyug.

Prima della riunione, Sua Santità il Patriarca Kirill si è congratulato con Sua Beatitudine il Metropolita Onufrij per il suo imminente 70° compleanno e gli ha conferito l’ordine di san Sergio, I grado. Sua Santità ha espresso al metropolita Onufrij la sua gratitudine per il servizio come Primate della Chiesa ortodossa ucraina e per lo zelo nell’esercizio di tutto il suo ministero, constatando che egli ha affrontato sempre le prove della vita «con umiltà, con fiducia nella volontà di Dio, con onestà».

«In questo modo la vostra vita ha trovato un forte sostegno nell’episcopato ucraino, quando si è trattato dell’elezione del Primate, nonché da parte di tutta la nostra Chiesa e di tutti i suoi membri», ha detto Sua Santità il Patriarca Kirill, presentando in dono a Sua Beatitudine un’antica icona della Dormizione della Santissima Madre di Dio con le reliquie di sant’Onufrij il Grande, eremita egiziano del IV secolo.

Poi è iniziata la riunione del Santo Sinodo, dove al primo punto all’ordine del giorno è stata discussa la celebrazione del giubileo della nascita di san Sergio di Radonež. Sua Santità il Patriarca Kirill ha elencato i principali eventi che sono culminati nella cerimonia del 700° anniversario della nascita dell’Igumeno della terra russa e ha apprezzato gli sforzi di tutta la pienezza della Chiesa per le celebrazioni, svoltesi quest’anno in tutte le diocesi.

«Attraverso queste celebrazioni san Sergio è entrato nella vita del nostro popolo. I fedeli hanno compreso la grande impresa spirituale che ha compiuto questo servo di Dio», ha detto Sua Santità.

«È anche importante il fatto che i rappresentanti della nostra intellighenzia, i rappresentanti del mondo dell’economia hanno mostrato grande sensibilità verso questa celebrazione e hanno risposto anche con molte buone opere», ha detto il Patriarca. Secondo Sua Santità i lavori di riparazione e restauro della Laura della Santa Trinità di san Sergio sono un esempio di questa sensibilità. «Mai nulla di simile è accaduto sul territorio del monastero», ha detto il Patriarca Kirill, stimando la quantità del lavoro, così come il livello scientifico del lavoro archeologico.

Tra gli eventi più importanti dell’anniversario, il Primate della Chiesa russa ha sottolineato il completamento della costruzione e l’apertura del nuovo collegio per gli studenti dell’Accademia Teologica di Mosca.

Sono poi state affrontate le altre questioni all’ordine del giorno: il bilancio delle visite primaziali in vaie diocesi effettuate dal Patriarca da agosto a ottobre e delle visite del metropolita Hilarion di Volokolamsk in Serbia, Romania e Italia; la valutazione dei lavori della Sessione plenaria della Commissione mista per il dialogo teologico ortodosso-cattolico e della partecipazione della delegazione della Chiesa Russa alla IX Sessione della Commissione mista russo-iraniana del dialogo “Ortodossia-Islam”; la nuova composizione del tribunale ecclesiastico; l’eventuale formazione di nuove diocesi; le sedi episcopali vacanti, e altre questioni amministrative e disciplinari riguardanti la vita interna della Chiesa Ortodossa Russa.