Il 24 settembre 2014 Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha incontrato presso la sua residenza di lavoro a Mosca l’ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran in Russia Mehdi Sanai.

Alla riunione hanno partecipato il vicepresidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, archimandrita Filaret (Bulekov), e il responsabile del Settore per i rapporti interreligiosi del Decr, sacerdote Dimitry Safonov. Il capo della missione diplomatica iraniana in Russia era accompagnato dal consigliere dell’Ambasciata Hassan Salehimadzhd e dall’addetto culturale Seyyed Hossein Tabatabai.

Nel rivolgersi all’ambasciatore iraniano in Russia, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto che tra i popoli della Russia e dell’Iran ci sono legami di lunga data, che ultimamente si stanno sviluppando in modo attivo. Il Patriarca Kirill ha sottolineato l’importanza della prossima visita in Russia del presidente iraniano H. Rouhani, che il 29 settembre visiterà la città russa di Astrakhan. A questo proposito, Sua Santità il Patriarca ha riferito all’ospite che la chiesa di Astrakhan dedicata a San Valdimir, uguale agli Apostoli, è stata salvata dalla chiusura e dalla distruzione negli anni della persecuzione grazie alla protezione della popolazione musulmana locale.

Le parti hanno discusso i risultati della IX riunione della Commissione mista russo-iraniana per il dialogo tra la Chiesa ortodossa e l’Islam, che si è tenuta un mese fa a Teheran. M. Sanai ha dichiarato che all’origine di questa Commissione c’è Sua Santità il Patriarca Kirill, che nel 1995, in qualità di presidente del Decr, aveva visitato l’Iran e ha concordato con l’ayatollah Muhammad Ali Tashiri la creazione della commissione. Durante la riunione sono stati discussi i temi della nuova sessione della commissione, che si terrà a Mosca nel 2016. Sua Santità ha detto: «Il nostro dialogo non è molto intenso, ma ha un impatto sul pensiero sociale contemporaneo, sul punto di vista dei problemi che stiamo affrontando». Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto che nel campo della moralità pubblica entrambe le parti si basano su valori simili. Mehdi Sanai ha espresso interesse a rafforzare la cooperazione in materia di ricerca e di scambio di studenti tra le università teologiche, così come nella sfera culturale.

Sua Santità il Patriarca ha parlato anche dell’estremismo sotto slogan religiosi, esprimendo grave preoccupazione per la sorte dei cristiani nel nord dell’Iraq. M. Sanai ha parlato della posizione del suo Paese sul problema dell’estremismo motivato da idee pseudo-religiose e della situazione dei cristiani nella regione. Durante la riunione, l’ambasciatore dell’Iran ha ricordato che nel 2013 è stato graziato e rilasciato il pastore cristiano Yousef Nadarkhani, in precedenza condannato a morte.

L’ambasciatore ha inoltre sottolineato che in Iran Sua Santità il Patriarca Kirill è molto ben conosciuto e amato. A nome del Paese, ha invitato il capo della Chiesa ortodossa russa a visitare l’Iran e ad incontrare il leader supremo, l’Ayatollah Ali Khamenei. «Ho considerato molto attentamente l’invito. Non posso dire quando accadrà, ma mi piacerebbe davvero visitare l’Iran e incontrare il leader spirituale del vostro Paese», ha detto Sua Santità il Patriarca.

L’ambasciatore iraniano, che negli anni 1999-2004 ha diretto l’attività culturale dell’Ambasciata dell’Iran in Russia, ha ringraziato Sua Santità per il costante dialogo e il sostegno amichevole nei confronti della comunità islamica in Russia, sottolineando il suo ruolo di guida della Chiesa ortodossa russa nel mantenimento della pace interreligiosa in Russia.

Al termine della riunione, le parti si sono scambiate i doni.