La sera del 12 aprile 2014, vigilia della 6ª settimana di Quaresima (Domenica delle Palme), festa dell’Entrata del Signore in Gerusalemme, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha celebrato la Veglia di Tutta la Notte nella Cattedrale di Cristo Salvatore.

Hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita Isidor di Ekaterinodar e Kuban, il metropolita Arsenij di Istra, primo vicario di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca, il vescovo Sergij di Solnechnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, il vescovo Tikhon di Podolsk, presidente del Dipartimento economico e finanziario del Patriarcato di Mosca, il vescovo Herman di Ejsk e Timašëvsk, il vescovo Mstislav di Tikhvin e Lodeynoye Pole, il vescovo Stefan di Tikhoretsk e Korenovsk, l’arciprete Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca, l’arciprete Mikhail Ryazantsev, sacrestano della Cattedrale di Cristo Salvatore, l’archimandrita Ignatij (Buzin), eletto vescovo di Armavir e Labinsk, l’archimandrita Nestor (Lyuberansky), eletto vescovo di Kuznetsk e Nikol’sk, diversi chierici delle chiese di Mosca.

Dopo la lettura del Vangelo, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha benedetto i rami di salice e le palme.

Con decreto di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill per il servizio diligente alla Chiesa di Dio, per lo zelo pastorale e in connessione con la festa imminente della Santa Pasqua, ad alcuni chierici di Mosca sono stati assegnate delle onorificenze liturgiche. In particolare, allo ieromonaco Stefan (Igumnov), segretario del Decr per i rapporti intercristiani, è stato concesso il diritto di portare la croce pettorale, e al sacerdote Michail Asmus, funzionario del segretariato per i rapporti interortodossi del Decr, è stato concesso il diritto di portare il kamelaukion (copricapo liturgico dei chierici uxorati).

Rivolgendosi ai sacerdoti che hanno ricevuto le onorificenze, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto: «Cari fratelli, con un sentimento speciale oggi vi ho conferito questi riconoscimenti. Voi siete la parte giovane del presbiterio di Mosca, siete quei sacerdoti che dovranno esercitare la loro responsabilità pastorale per la maggior parte del XXI secolo. Tutti vediamo quanto velocemente il mondo oggi sta cambiando, in pochi anni diventa irriconoscibile. Non sappiamo che cosa ci riservi l’avvenire. Ma sappiamo che se viviamo secondo la legge di Dio, se annunciamo onestamente Cristo con la parola e con le opere, se raccogliamo attorno a noi il popolo di Dio, allora una tale Chiesa sarà invincibile e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa (Mt 16,18)».

Sua Santità ha esortato i sacerdoti a mantenere lo zelo pastorale, a non cedere a nessuna forma di esaurimento come spesso avviene nella società moderna. «Un sacerdote non può esaurirsi se ha la grazia di Dio», ha detto il Primate.

«Anche quando avrete delle difficoltà, quando sarete stanchi o tesi, anche nelle relazioni con i vostri prossimi, ricordate sempre che l’opera a cui il Signore vi ha chiamati è la cosa più importante che possa esistere. Conservate il dono della grazia che avete ricevuto, servite tutti con zelo e il Signore sarà sempre con voi», ha detto in conclusione Sua Santità il Patriarca Kirill.