Incontro del Patriarca con la delegazione di Costantinopoli
Il 24 luglio 2013 il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha ricevuto la delegazione del Patriarcato di Costantinopoli che partecipa a Mosca alle celebrazioni del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’.
Della delegazione fanno parte: il metropolita Emmanuel della Gallia, vescovo Athenagoras di Sinope, l’archimandrita Bartolomeo (Samaras), segretario generale del Santo Sinodo del Patriarcato Ecumenico, l’archimandrita Bissarion (Komzias), grande ierokiriks e direttore della Biblioteca Patriarcale. Alla riunione hanno partecipato il metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, l’arcivescovo Mark di Yegorievsk, responsabile del Patriarcato di Mosca per le istituzioni estere, l’arciprete Nikolaj Balashov, vice presidente del Dipartimento per le relazioni esterne, l’arciprete Igor Yakimchuk, segretario per le relazioni inter-ortodosse del Dipartimento, il sacerdote Alexander Vasjutin, funzionario del Dipartimento.
“Siamo lieti che partecipiate alla nostra grande festa. Per noi, questa data è molto importante come lo è per voi”, ha detto il Patriarca, salutando gli ospiti. Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto che quest’anno segna non solo il 1025 ° anniversario del Battesimo della Russia, ma anche un’altra data importante: 1150 anni fa, il Patriarca Fozio inviò in missione i SS Cirillo e Metodio nei paesi slavi, tra cui il territorio della Russia di oggi. I primi cristiani apparvero in Russia a seguito di questa missione.
“A questi fatti fece seguito un episodio di enorme importanza per le sue conseguenze, la scelta del granprincipe Vladimir, che ricevette lui stesso il battesimo e fece battezzare il suo popolo – ha continuato Sua Santità. – Questo evento ebbe un grande significato per la civiltà, portò la pace tra i popoli della Rus’ e i Bizantini, la civiltà ortodossa orientale si rafforzò e si ampliò in maniera considerevole”.
Dopo aver rilevato che nei 1025 anni trascorsi da allora si sono susseguiti periodi e avvenimenti sia gioiosi che tragici, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha detto: “Oggi, possiamo dire con gratitudine a Dio che i semi gettati dal principe Vladimir, non soltatno sono cresciuti, ma hanno portato abbondante frutto. Celebriamo questa festa ringraziando il Signore per le grazie che ci ha concesso, chiedendogli perdono per quanto non siamo riusciti a fare, e invocando il suo aiuto per l’avvenire della nostra chiesa. È bello che a questa grande preghiera partecipano tutte le Chiese ortodosse”.
Da parte sua, il metropolita Emmanuel a nome di tutti i membri della delegazione del Patriarcato ecumenico ha espresso la gioia e l’entusiasmo in relazione alla partecipazione alla celebrazione del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’. “Lei ha citato i legami che ci uniscono; questo legame è davvero sacro – ha detto. – Questi legami collegano la Chiesa Madre a quella che una volta era la figlia, ed oggi è una sorella. Anche se si può presumere che il cordone ombelicale sia già stato reciso, tuttavia, questo rapporto tra noi rimane ancora. Le nostre Chiese hanno vissuto insieme momenti di grandezza e di gloria, e momenti difficili… Tra noi c’è sempre stato un rapporto di amore e uno spirito di reciproca comprensione, e anche se a volte ci sono state difficoltà nelle nostre relazioni, in questi momenti ha sempre trionfato la sapienza di Dio”.
Il metropolita Emmanuel ha espresso a Sua Santità il Patriarca di Mosca e tutta la Rus’ Kirill la propria personale stima, dicendogli tra l’altro: “Noi la rispettiamo e amiamo e riconosciamo il suo ruolo speciale nella vita della Chiesa ortodossa”. Il rappresentante del Patriarcato di Costantinopoli ha poi espresso la propria valutazione positiva dello stato dei rapporti tra le due Chiese, riferendosi in particolare ai contatti con il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, il metropolita Hilarion.
Deplorando il fatto che Sua Santità il Patriarca Bartolomeo di Costantinopoli per ragioni di salute non ha potuto partecipare alla celebrazione, il capo della delegazione ha detto: “Ciò nonostante, mostrando vivo interesse per questo grande evento, il Patriarca ha inviato noi come rappresentanti del Patriarcato ecumenico a questa festa della Chiesa ortodossa russa. Desideriamo vivamente che la nostra cooperazione continui e che possiamo risolvere le diverse questioni che dobbiamo affrontare assieme”.
Alla fine dell’incontro il Patriarca Kirill ha consegnato diverse onorificenze della Chiesa Russa ai membri della delegazione.
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