Il 30 gennaio 2013, presso la residenza patriarcale e sinodale nel monastero San Daniele di Mosca, si  è svolta  la prima seduta del Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa russa dell’anno 2013, sotto la presidenza del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill.

Sono membri permanenti del Sinodo: il metropolita Vladimir di Kiev e di tutta l’Ucraina; il metropolita Vladimir di San Pietroburgo e Ladoga; il metropolita Filaret, Esarca Patriarcale di tutta la Bielorussia; il metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna; il metropolita Vladimir di Chisinau e di tutta la Moldavia; il metropolita Varsonofij di Saransk e della Mordovia, cancelliere del Patriarcato di Mosca; il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca.

Per decisione del Sacro Sinodo del 5 ottobre 2011 ( Gazzetta № 99 ), successivamente approvata dal Concilio dei Vescovi, sono membri permanenti del Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa russa anche il metropolita Aleksandr di Astana e del Kazakistan e il metropolita Vikentij di Tashkent e dell’Uzbekistan.

Sono inoltre stati invitati a partecipare alla sessione invernale (settembre-febbraio) 2012-2013 del Sinodo il metropolita Vladimir di Omsk e Taurian, il metropolita Venjamin di Penza e Nizhny Lomov; l’arcivescovo Mark di Khust e Vinogradov; l’arcivescovo Simon di Murmansk e Monchegorsk; il vescovo Sawa di Tiraspol e Dubossary.

Prima dell’inizio dei lavori, Sua Santità il Patriarca ha dato il benvenuto ai membri del Sinodo e ha reso noto l’ordine del giorno. Il Patriarca ha parlato del lavoro svolto dal Sinodo nell’anno appena concluso, riferendosi in particolare alla divisione di molte diocesi e alle nomine di nuovi vescovi, e ai già evidenti risultati positivi di questo lavoro. Ha poi detto che il primo scopo della seduta attuale del Sinodo è di preparare la sessione del Concilio dei vescovi, elaborando i documenti che saranno sottoposti all’approvazione del Concilio. Nel dettaglio, si tratta di un documento riguardante il sostegno al clero e ai collaboratori della strutture della Chiesa Russa e delle proposte di modifiche allo Statuto generale della Chiesa.