Durante la sua visita in Georgia per partecipare alle celebrazioni degli anniversari del Primate della Chiesa Ortodossa Georgiana, il 14 gennaio 2013 il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, ha visitato il monastero maschile della Natività della Beata Vergine Maria (XI sec.) a Betania. Il monastero è conosciuto poiché in esso hanno vissuto i due santi monaci Giovanni (Maisuradze) e Giorgio (Mkheidze), recentemente canonizzati dalla Chiesa Ortodossa Georgiana.

La delegazione della Chiesa Ortodossa Russa era accompagnata dal metropolita Andrej di Samtavisi e Gori. Il metropolita Hilarion è stato accolto calorosamente dal vicario del monastero, l’archimandrita Jacov e ha venerato i luoghi sacri del monastero, che aveva visitato per la prima volta all’età di quindici anni.

Lo stesso giorno a Tbilisi, il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne, accompagnato dal metropolita Andrej, ha visitato la chiesa russa di Sant’Alexandr Nevskij, dove è stato accolto dal rettore, arciprete Bidzina Gunia, dal clero e dai fedeli.

In un breve discorso alla comunità parrocchiale, il metropolita Hilarion ha parlato della sua visita alla chiesa di Sant’Alexandr Nevskij in gioventù e degli incontri avuti allora con il metropolita Zinovy (Mazhuga), che dopo la professione monastica solenne prese il nome di Serafim.

“Saluto cordialmente tutti voi, cari fratelli e sorelle. Desidero trasmettervi la benedizione di Sua Santità il Patriarca Kirill, che spesso ha visitato Tbilisi e ha frequentato questo sacro tempio. Sono venuto qui con la Sua benedizione e su invito di Sua Santità e Beatitudine il Catholicos-Patriarca Ilia II, che in questi giorni celebra il 35° anniversario della Sua intronizzazione come Patriarca e del 80° anniversario della nascita. Sono lieto di visitare questo tempio, dove le funzuioni si celebrano in lingua slava e i cristiani ortodossi che parlano il russo possono venire a pregare, a accendere dei ceri e, soprattutto, a ricevere i Santi Misteri di Cristo attraverso il Sacramento dell’Eucaristia e della comunione con Dio.

La chiesa di Sant’Alexandr Nevskij è indimenticabile per me: l’ho visitata quando avevo 15 anni, più di 30 anni fa. E poi ho avuto la fortuna di incontrare il parroco, il metropolita Zinovy, che voi tutti profondamente stimate. Egli è venerato non solo nella Chiesa Georgiana, ma anche nella Chiesa Russa, come un uomo straordinario che ha saputo unire il ministero episcopale a quello di staretz. Era un saggio, un vero padre spirituale. Molte persone andavano da lui per ricevere i suoi consigli, non solo dalla Georgia ma anche dalla Russia. Tutti noi lo ricordiamo come un buon pastore, come un uomo che in questa vita ha raggiunto l’immagine angelica: non solo perché era un monaco, ma perché è vissuto a somiglianza degli angeli, attraverso una profonda austerità, semplicità, umiltà. Fino ad oggi il suo ricordo è rimasto nei cuori di molte persone. Mi auguro che la Chiesa Georgiana, dove il metropolita Zinovy ha svolto il suo servizio, possa glorificarlo tra i santi. Voglia Dio che questo accada.

A tutti voi, cari fratelli e sorelle, auguro il sostegno di Dio. Custodite saldamente la fede ortodossa, mantenete l’amore per i santi, sia georgiani che russi. Trasmettete la fede ortodossa ai vostri figli. Che il Signore benedica tutti voi e vi rafforzi nel cammino della vita. Amen”.

Dopo la visita alla cella del metropolita Zinovy, il presidente del Dipartimento e la delegazione della Chiesa Ortodossa Russa hanno cantato “Eterna Memoria” dinanzi alla tomba del venerabile prelato e dello skhiarhimandrita Vitalij, sepolto presso la chiesa.

Lo stesso giorno, il metropolita Hilarion è andato a Bodbe, al monastero di Santa Nino, Illuminatrice della Georgia, dove è stato accolto calorosamente dalla badessa e dalle monache, e ha pregato dinanzi al posto più venerato del monastero, la tomba di Santa Nino. In questa visita il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne è stato accompagnato dal metropolita Andrej di Samtavisi e Gori e dal metropolita Serafim di Borjomi e Bakuriani.

Il 15 gennaio il metropolita Hilarion, su richiesta della madre superiora Feodora, ha tenuto una conferenza alle monache su argomenti di attualità della vita della Chiesa.

Al termine della visita ai monasteri e santuari della Chiesa Georgiana, la delegazione della Chiesa Russa, guidata dal presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, si è recata alla Laura di San Davide di Gareja, dove è stata accolta dall’economo della Laura, ieromonaco Kirion e dalla comunità monastica. La delegazione ha venerato la tomba di San Davide di Gareja, fondatore del monastero, e del suo discepolo San Dodo di Gareja, poi è tornata a Tbilisi.