Il 30 novembre 2012 il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha incontrato nella sala del Trono della cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca il sindaco della città di Riga Nil Ushakov.

Hanno preso parte alla riunione il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, e il vice presidente igumeno Filaret (Bulekov).

Alla riunione erano presenti anche il capo di gabinetto del presidente della duma di Riga Iveta Strautinya e il consigliere del presidente della duma di Riga per la cooperazione con la Federazione Russa e capo della Rappresentanza di Riga a Mosca Iveta Sers.

Nell’accogliere l’illustre ospite, il Primate della Chiesa Russa ha detto: “Sono molto lieto di vedere che lei, che è di lingua madre russa, sia sindaco della capitale lettone. Lei inoltre è ortodosso e ciò rende possibile un’ancora più stretta comunicazione tra noi”.

Nil Ushakov ha ringraziato il Patriarca Kirill per l’opportunità dell’incontro. “Il consiglio comunale di Riga sta facendo grandi sforzi per costruire relazioni con tutte le confessioni cristiane – ha detto il sindaco di Riga. – A Riga è stato istituito un consiglio speciale, composto da rappresentanze di tutte le confessioni cristiane”. Ushakov ha detto che la città di Riga ha buoni rapporti con tutte le chiese tradizionalmente presenti nella capitale lettone: ortodossi, luterani, cattolici, e vecchi credenti. In un quartiere della città, ha continuato il sindaco, si sta costruendo, grazie a donazioni di privati, una chiesa ortodossa e le autorità cittadine seguono questa costruzione. Ushakov ha espresso la speranza che l’anno prossimo il tempio sarà ultimato. Il sindaco di Riga ha detto che la Chiesa Ortodossa Lettone svolge a Riga un grande lavoro sociale, in particolare in uno dei monasteri vengono organizzati pasti gratuiti.

Sua Santità ha espresso soddisfazione per i rapporti esistenti oggi tra la Chiesa Ortodossa Lettone da un lato, e lo Stato lettone e la città di Riga dall’altro. “L’adozione della legge sulla Chiesa Ortodossa Lettone ha in gran parte contribuito al fatto che la Chiesa ora può partecipare attivamente nei settori della vita sociale in cui avrebbe difficoltà a partecipare, se tale legge non ci fosse – ha detto il Primate della Chiesa Russa. – Mi riferisco alla pastorale dei reclusi e a quella dei militari.  Ora è possibile studiare la tradizione cristiana nelle scuole. E tutto questo è stato realizzato senza alcun conflitto sociale. Questa legge è in certo modo un esempio per gli altri Paesi dell’ex Unione Sovietica”.

Il Primate della Chiesa Russa ha anche affrontato le questioni relative alla situazione della comunità russa: “Il 44% delle persone che vivono in Lettonia considera il russo come lingua materna, ma fino ad ora è ufficialmente una lingua straniera. Questo è un caso unico al mondo. Finché tale situazione non cambierà, noi esprimeremo la nostra preoccupazione per questo stato di cose. Una situazione simile riguarda i diritti di un gran numero di persone, che sono ancora considerate “stranieri”. Ciò è come una ferita sul nostro corpo, e quando una ferita fa male, non la si può dimenticare. Tuttavia, nella vita della Lettonia sono in atto processi positivi. Preghiamo e, naturalmente, lavoriamo su questi temi complessi per trovare una soluzione adeguata”.

Il Patriarca Kirill ha ringraziato Neil Ushakov per la sua posizione sulla questione della lingua. Il Primate della Chiesa Ortodossa Russa ha detto che la soluzione del problema linguistico non indebolirà l’identità della Lettonia, non causerà alcun danno e non provocherà conflitti. “Al contrario, essa contribuirà a promuovere il prestigio internazionale della Lettonia, le simpatie dei vicini più prossimi, la pace sociale e la stabilità nella società”, ha affermato il Patriarca.

Sua Santità ha apprezzato la decisione delle autorità lettoni di chiudere una serie di siti web neonazisti e ha espresso la speranza che il neonazismo, che rappresenta un pericolo non solo per la società lettone, non abbia ulteriori sviluppi. “Il tema della rinascita del nazismo in qualsiasi forma è molto doloroso per coloro che hanno vissuto gli orrori della seconda guerra mondiale”, ha detto il Primate della Chiesa Russa.