Il 4 novembre 2012, nel giorno della festa di Nostra Signora di Kazan’, il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale Patriarcale della Dormizione al Cremlino di Mosca. Il 4 novembre è anche la Giornata dell’Unità Nazionale e il 400° anniversario della fine del Periodo dei Torbidi e del ripristino dello Stato russo.

Prima dell’inizio della Liturgia, il Primate della Chiesa ortodossa russa, i vescovi e il clero si sono diretti alla porta meridionale del tempio per andare incontro all’icona miracolosa della Madre di Dio di Kazan’, portata a Mosca dalla Cattedrale di Kazan’ di San Pietroburgo. Accompagnavano l’icona il vescovo Mstislav di Lodejnoe Pole, vicario della diocesi di San Pietroburgo, e il vescovo Savva di Voskresensk, vicario del monastero di obbedienza patriarcale Novospassky di Mosca.

Presso l’altare della Cattedrale della Dormizione c’era anche una copia dell’icona di Nostra Signora di Czestochowa, consegnata a Sua Santità il Patriarca dalla gerarchia cattolica polacca, durante la recente visita del Patriarca Kirill in Polonia.

Hanno concelebrato con il Primate della Chiesa russa: il metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna; il metropolita Varsonofij di Saransk e Mordovia, cancelliere del Patriarcato di Mosca; il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca; il metropolita Panteleimon di Yaroslavl e Rostov; il metropolita Pavel di Ryazan e Michael; il metropolita Georgij di Nizhnij Novgorod e Arzamas; l’arcivescovo Nifon di Filippopoli, rappresentante del Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia; l’arcivescovo Arsenij di Istra, primo vicario di Sua Santità il Patriarca a Mosca; l’arcivescovo Evgenij di Verey, presidente del comitato per l’istruzione della Chiesa Ortodossa Russa; l’arcivescovo Feognost di Sergiev Posad , presidente del Dipartimento sinodale per i monasteri e la vita monastica; l’arcivescovo Mark di Egorevsk, capo del Patriarcato di Mosca per le istituzioni estere; il vescovo Nikon (Mironov); lo skhiepiskop Sergij (Zaliznitsky); il vescovo Feofilakt di Dmitrov; il vescovo Sergij di Solnechnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca; il vescovo Tikhon di Podolsk , presidente della gestione economica e finanziaria del Patriarcato di Mosca; il vescovo Veniamin di Borisov; il vescovo Savva di Voskresensk; il vescovo Mstislav di Lodejnoe Pole; l’archimandrita Aleksij (Polikarpov), vicario del monastero stavropigiale di San Daniele; l’archimandrita Tikhon (Shevkunov), vicario del monastero stavropigiale Sretenskij; l’archimandrita Vakhtang (Liparteliani) (Chiesa ortodossa georgiana), della chiesa georgiana di San Giorgio Megalomartire di Mosca; l’arciprete Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia a Mosca; l’arciprete Vsevolod Chaplin, presidente del Dipartimento sinodale per la Chiesa e la società; diversi chierici di Mosca.

Erano inoltre presenti presso l’altare il metropolita Neofit Morfossky (Chiesa ortodossa di Cipro) e l’igumeno Paramon (Golubka), vicario del monastero stavropigiale Donskoj di Mosca.

Al servizio hanno partecipato il primo vice presidente della Duma di Stato dell’Assemblea federale della Federazione Russa A.D. Zhukov, il presidente della fondazione “Cultura spirituale e morale delle giovani generazioni in Russia” S.V. Medvedeva, il presidente del Dipartimento sinodale per l’ informazione V.R. Legoida .

Durante la Liturgia ha cantato il Coro sinodale di Mosca, diretto dal maestro Aleksej Puzakov.

Per l’occasione sono state scritte delle intenzioni di preghiera speciali, incluse nella Grande Litania: “Ancora una volta noi ti preghiamo, o Signore Onnipotente, che hai creato questo mondo a Tua gloria, rivolgi il Tuo sguardo misericordioso al nostro Paese, proteggilo e preservalo integro da ogni incursione del nemico, custodisci tutti i popoli che vi abitano nella pace e nell’armonia”. “Tu che ci hai dato il Tuo comandamento di amare Te, nostro Dio, e ogni prossimo, fa’ che cessino l’odio, le ostilità, il risentimento, la corruzione, la falsa testimonianza e ogni altra iniquità e che il vero amore regni nella nostra Patria”. “Tu che non vuoi la morte del peccatore ma ne attendi la conversione e il pentimento, illumina con la luce del Tuo discernimento i cuori di quanti si trovano nella tenebra dell’incredulità e si scagliano con accanimento contro la Tua Santa Chiesa, e rendi saldi i Tuoi fedeli ortodossi”.

Intenzioni speciali sono state lette anche durante la litania funebre per “il riposo dei sempre memorabili servi di Dio Kuzma Minin e Dmitry Pozharsky, per tutti i capi e i soldati che hanno combattuto per la Chiesa ortodossa e la Santa Rus’, versando il proprio sangue e offrendo la propria vita sul campo di battaglia, o sono stati uccisi in città, paesi e altri luoghi durante la guerra intestina”.

Alla fine della Liturgia è stato celebrato un moleben con preghiere speciali per il Paese e il popolo della Russia.

Poi il Primate della Chiesa ortodossa russa ha rivolto la propria parola ai fedeli.

Nell’omelia, il Patriarca ha parlato del rapporto tra i cristiani in Russia e in Polonia. Sua Santità ha detto che durante la sua visita in Polonia ha fatto dono ai cattolici polacchi, come segno della pace in Cristo, di una copia dell’icona della Madre di Dio di Smolensk, e questi gli hanno fatto dono di una copia dell’immagine della Madre di Dio di Czestochowa. Questa icona, che è stata portata nella Cattedrale della Dormizione del Cremlino, sarà trasferita con la benedizione di Sua Santità nella chiesa commemorativa della Risurrezione di Cristo, costruita accanto al complesso memoriale “Katyn” a Smolensk, dove durante la seconda guerra mondiale, su ordine di Stalin, furono fucilati migliaia di ufficiali e cittadini polacchi.