Il 10 settembre 2012 il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca metropolita Hilarion ha partecipato ad una tavola rotonda sul tema “L’amore per i poveri, cammino per l’ecumenismo”, organizzata nell’ambito dell’incontro internazionale “Preghiera per la Pace”, che si svolge quest’anno nella capitale della Bosnia-Erzegovina, Sarajevo.

La tavola rotonda è stata presieduta da Marco Impagliazzo, Presidente della “Comunità di Sant’Egidio”, associazione del laicato cattolico. Alla riunione hanno partecipato anche Sua Santità il Patriarca serbo Ireneo, il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, Cardinale Kurt Koch, il Segretario Generale del Consiglio Mondiale delle Chiese Olav Fykse Tveit, Monsignor Marco Gnavi (Comunità di Sant’Egidio) e il vescovo Paulo Lockmann, Presidente del Concilio Mondiale Metodista.

Nel suo discorso, il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca ha detto, tra l’altro: “Le opere di misericordia esigono non un isolamento confessionale, ma una dimensione veramente universale, al fine di mostrare al mondo l’amore di Dio che purifica ogni uomo dai peccati e gli dona una gioia inesauribile”. A sua volta il dialogo tra i cristiani, secondo il metropolita Hilarion, “è impossibile senza attenzione gli uni agli altri nell’amore, nello sforzo di aiutare gli altri e di aprirsi al prossimo”. Se oggi il dialogo tra cristiani attraversa una crisi, ciò è dovuto, prima di tutto, all’impoverimento dell’amore gli uni per gli altri. Il servizio attivo ai poveri non deve trasformarsi in un assistenzialismo formale; al contrario, esso è chiamato ad essere una testimonianza dell’amore di Dio, che riempie i cuori dei credenti.

La testimonianza comune di questo amore di Dio costituisce una grande possibilità di cooperazione tra cristiani di diverse confessioni. Nel suo discorso, il metropolita si è soffermato su alcuni esempi positivi di tale cooperazione in cui oggi è impegnata la Chiesa ortodossa russa, riferendosi inoltre al ministero della carità esercitato all’interno della Chiesa stessa.

Sua Santità il Patriarca Ireneo ha dedicato il suo discorso alla partecipazione della Chiesa ortodossa serba al movimento ecumenico, soffermandosi in particolare sulle prossime celebrazioni nel 2013 a Nis (Serbia) del 1700° anniversario dell’editto di Milano, come un evento di grande significato per l’intera cristianità.

Il cardinale Kurt Koch, all’inizio del suo intervento, ha detto che il concetto di “amore cristiano” (in latino caritas) e quello di “ecumenismo” sono inseparabili l’uno dall’altro, in quanto la stessa possibilità di dialogo dipende dal grado di amore tra i seguaci di Cristo, e l’amore, a sua volta, porta sempre al dialogo. Egli ha inoltre illustrato il magistero del Papa Benedetto XVI sull’amore cristiano, rilevando la necessità di una più profonda riflessione teologica sui misteri dell’Incarnazione del Figlio di Dio, che si è fatto povero coi più poveri.

Il dottor Tveit si è concentrato sul servizio attivo al prossimo come uno degli aspetti principali della visione ecumenica che fin dal suo sorgere ha caratterizzato il Consiglio Mondiale delle Chiese. Lo sviluppo di questo potenziale nel lavoro del Consiglio negli anni a venire può aiutare ad uscire dalla crisi in cui oggi si trova il movimento ecumenico, ha detto.

Monsignor Gnavi ha sottolineato che l’amore per i poveri è uno dei principi spirituali fondamentali attorno ai quali è sorta la Comunità di S. Egidio. In questo campo, la Comunità coopera con varie chiese, in particolare, sta sviluppando una fruttuosa interazione con il Dipartimento Sinodale del Patriarcato di Mosca per la beneficenza e il servizio sociale.

Il Presidente del Concilio Metodista Mondiale Paulo Lockmann ha parlato della sua personale esperienza ecumenica, acquisita nel nativo Brasile, dove la solidarietà intercristiana si manifesta soprattutto tra i poveri. P. Lockmann ha messo in evidenza gli insegnamenti dell’apostolo Paolo sull’amore.

Dopo gli interventi, i partecipanti alla tavola rotonda hanno risposto a numerose domande dei presenti.