Il 9 maggio, festa della vittoria della Seconda Guerra mondiale, l’orchestra sinfonica del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, diretta da Valerij Gergiev, ha dato un concerto a Poklonnaja Gora, la collina del Parco della Vittoria di Mosca in cui si trova un complesso memoriale dedicato ai caduti della Seconda Guerra mondiale.

Spettatori di questo concerto, evento finale dell’XI Festival di Pasqua di Mosca, sono state decine di migliaia di moscoviti e visitatori. Tra gli ospiti, numerosi veterani della Seconda Guerra Mondiale.

Prima del concerto, alla folla presente alla Poklonnaja Gora, si è rivolto il presidente del Dipartimento per le Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion, con queste parole:

“Cari fratelli e sorelle, vi faccio i miei auguri per il giorno della vittoria: è un trionfo che nessuno potrà mai toglierci, una festa di gioia “con le lacrime agli occhi”.

Nella storia della nostra grande patria multi-nazionale ci sono state molte grandi vittorie. E qualunque nemico, per quanto potente, abbia cercato di invadere il nostro suolo, per noi sacro, di attentare alla nostra indipendenza e prosperità, è sempre fuggito con disonore: dai Cavalieri Teutonici, a Napoleone, che aveva conquistato mezza Europa, agli invasori nazisti.

Quest’anno, oltre alla vittoria nella Seconda Guerra mondiale, ricorre il giubileo anche di altre grandi vittorie: il 200 ° anniversario della vittoria su Napoleone, il 400 ° anniversario della fine dell’Epoca dei torbidi e della liberazione della Russia dai polacchi. La vittoria è stata nostra, ma l’abbiamo ottenuta a caro prezzo. Inchiniamo oggi il nostro capo davanti all’eroismo di quanti non hanno avuto paura della morte e hanno dato la vita per i loro prossimi, affinché noi oggi possiamo vivere. E ci inchiniamo anche davanti alla generosità di quanti hanno passato la guerra, sono rimasti vivi e celebrano oggi con noi il giorno della Vittoria.

In ogni epoca la Chiesa è stata con il suo popolo. Quando i polacchi hanno invaso la nostra terra, proprio la Chiesa, per bocca del santo Patriarca Germogen, ha esortato il popolo russo a formare una milizia nazionale. E quando le orde naziste hanno fatto irruzione nel nostro suolo, fin dal primo giorno della guerra la Chiesa, attraverso il metropolita Sergij (Stragorodskij), locum tenens patriarcale, ha esortato il popolo a difendere la Patria.

Oggi, come sempre, la Chiesa è col suo popolo. Insieme alle altre religioni tradizionali della Russia, essa aiuta a ripristinare la nostra esistenza nazionale. Il nostro popolo oggi ha ritrovato le proprie tradizioni, ha ricostruito i suoi santuari. E questo è una garanzia che il male non trionferà, che la vittoria sarà sempre con noi.

Buon Giorno della Vittoria! Dio è con noi! Cristo è risorto! “

L’Orchesta Sinfonica del Teatro Mariinskij ha eseguito opere di  Rachmaninov (“Concerto № 2” per pianoforte e orchestra, solista – Denis Matsuev), di Shostakovich (“L’Overture festiva” Op.96) e di Tchaikovsky (“Overture 1812”, estratta dal balletto “Lo Schiaccianoci”).