Il 30 marzo 2012, il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha ricevuto il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti presso la Federazione Russa Michael A. McFaul. L’incontro si è svolto presso la residenza di lavoro del Patriarca. Hanno preso parte all’incontro anche il vice ministro-consigliere per gli Affari Politici dell’Ambasciata degli Stati Uniti, Howard Solomon, e un dipendente della Divisione politica dell’Ambasciata degli Stati Uniti, Jeremy Richart.

Da parte della Chiesa ortodossa russa erano presenti l’igumeno Filaret (Bulekov), vice presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, e l’arciprete Sergij Zvonarev, sottosegretario dei rapporti con le istituzioni all’estero dello stesso Dipartimento.

I rapporti tra i popoli della Russia e dell’America hanno una lunga storia. Quest’anno ricorre il 200° anniversario della fondazione della colonia russa sulla costa della California del Nord, ora nota come Fort Ross. «Contemporaneamente la Chiesa ortodossa russa ha compiuto la sua prima missione negli Stati Uniti – ha detto il Patriarca Kirill accogliendo l’ospite. – Tutto è iniziato con l’Alaska, poi attraverso la California e Fort Ross a New York». Le prime parrocchie ortodosse in America erano russe, più tardi alla Chiesa ortodossa in America è stata concessa l’autocefalia. «Siamo sempre in contatto, e le relazioni tra di noi sono buone; non dimentichiamo che i nostri antenati sono stati all’origine di questa Chiesa, i primi missionari», ha aggiunto il Patriarca.

Attualmente negli Stati Uniti vivono più di tre milioni di immigrati provenienti dalla Russia e dall’ex Unione Sovietica, più di 700.000 americani considerano il russo la loro lingua nativa. Il Primate della Chiesa Russa ha ringraziato il diplomatico americano per la possibilità di pubblicare testi per i connazionali nella loro lingua nativa, di organizzare la comunità nella diaspora.

Sua Santità ha espresso il suo sostegno alla Conferenza prossimamente organizzata dal Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e dall’Ambasciata degli Stati Uniti, durante la quale i partecipanti potranno analizzare il rapporto tra le organizzazioni religiose, lo Stato e la società civile in Russia e negli Stati Uniti. Da parte sua, McFaul ha confermato l’interesse a questo evento.

«Il compito della Chiesa è quello di promuovere la pace tra i popoli, aiutare a sanare le situazioni di conflitto – ha detto Sua Santità. – Sono profondamente convinto che non ci può essere nessun “reset”, nessun autentico cambiamento dei rapporti tra i popoli se non cambia l’atteggiamento dei singoli, e su questo dobbiamo appunto riflettere».

L’ambasciatore McFaul ha confermato che il Presidente degli Stati Uniti crede profondamente alla possibilità di sviluppo delle relazioni tra i governi di Russia e Stati Uniti, e tra le due nazioni. «Parlando di un “reset” dei nostri rapporti con la Russia, ci riferiamo sia alle relazioni con le organizzazioni governative e i loro rappresentanti, sia a quelle con le organizzazioni civili, tra cui le imprese e al lavoro della Chiesa», ha detto l’ambasciatore. Il capo della missione diplomatica americana in Russia ha sottolineato la grandissima importanza del ministero della Chiesa ortodossa russa.

Durante l’incontro, in particolare, è stato affrontato il tema del dialogo inter-cristiano e interreligioso. Al termine dell’incontro, il Patriarca ha consegnato agli ospiti dei doni commemorativi dell’incontro.