Il 14 aprile 2011 nella Sala Rossa della cattedrale di Cristo Salvatore  a Mosca si è svolta, sotto la presidenza del Patriarca Kirill, la prima riunione del Consiglio Ecclesiastico Supremo della Chiesa Ortodossa Russa.

Nell’aprire la riunione, Sua Santità ha pronunciato un discorso di apertura, nel quale ha spiegato l’importanza di questo nuovo organo di direzione collegiale della Chiesa Russa e ne ha tracciato i compiti di competenza.

Hanno letto delle relazioni il vescovo Merkurij di Zarajsk, presidente del Dipartimento sinodale per l’istruzione religiosa e la catechesi, l’arciprete Dimitrij Smirnov, presidente del Dipartimento sinodale per la collaborazione con l’esercito e i corpi di tutela dell’ordine pubblico, e Vladimir Legoida, presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione.

Ha fatto seguito la discussione delle questioni sollevate dalle relazioni e dei punti all’ordine del giorno.

Alla riunione hanno partecipato i membri del Consiglio, responsabili delle strutture sinodali della Chiesa Russa:

– il metropolita Varsonofij di Saransk e della Mordovia, responsabile della gestione centrale del Patriarcato

– il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne

– il metropolita Kliment di Kaluga e Borovsk, presidente del consiglio editoriale

– l’arcivescovo Ioann di Belgorod e Starooskolsk, presidente del Dipartimento missionario

– l’arcivescovo Evgenij di Vereja, presidente del Comitato educativo presso il Sacro Sinodo

– l’arcivescovo di Sergiev-Posad Feognost, presidente della Commissione sinodale per i monasteri

– l’arcivescovo Mark di Egorevsk, responsabile della Direzione delle strutture all’estero del Patriarcato di Mosca

– il vescovo Merkurij di Zarajsk, presidente del Dipartimento sinodale per l’istruzione religiosa e la catechesi

– il vescovo Irinarch di Krasnogorsk, presidente del Dipartimento sinodale per la pastorale dei reclusi

– il vescovo Ignatij di Bronnitsa, presidente del Dipartimento sinodale per la pastorale giovanile

– il vescovo Sergij di Solnecnogorsk, responsabile del Segretariato amministrativo del Patriarcato

– il vescovo Tichon di Podolsk, presidente della Direzione della finanze e dell’economia del Patriarcato

– il vescovo Kirill di Stavropol e Nevinnomyssk, presidente del Comitato sinodale per i rapporti coi cosacchi

– il vescovo Panteleimon di Smolensk e Viazma, presidente del Dipartimento sinodale per le opere caritative e il ministero sociale

– l’arciprete Dimitrij Smirnov, presidente del Dipartimento sinodale per la collaborazione con l’esercito e i corpi di tutela dell’ordine pubblico

– l’archimandrita Tichon (Shevkunov), segretario del Consiglio patriarcale per la cultura

– l’arciprete Vsevolod Chaplin, presidente del Dipartimento sinodale per le relazioni tra la Chiesa e la società

– Vladimir Legoida, presidente del Dipartimento sinodale per l’informazione.

L’istituzione del Consiglio ecclesiastico supremo era stata proposta dal Patriarca Kirill al Concilio dei vescovi nel febbraio 2011. Il Concilio dei vescovi aveva sostenuto tale iniziativa del Patriarca e deciso di dare un carattere permanente alle riunioni dei responsabili delle diverse strutture sinodali e di conferire a tali riunioni «uno stato giuridico, sotto il nome di Consiglio ecclesiastico supremo, per analogia con l’organo già istituito dal Concilio ecclesiastico panrusso del 1917, che aveva cessato ogni attività durante le persecuzioni» (dalla decisione n. 6 del Consiglio dei vescovi «Sulle questioni della vita interna e dell’attività esterna della Chiesa Ortodossa Russa»).

Il 22 marzo, il Sacro Sinodo ha adottato la «Disposizione sul Consiglio ecclesiastico supremo della Chiesa Ortodossa Russa» e ne ha approvato la composizione.