Il 9 aprile Sua Beatitudine Ieronim, arcivescovo di Atene e dell’Ellade, si è incontrato nella sede dell’arcivescovo di Atene col metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa Ortodossa Russa, che si trovava in Grecia con la benedizione del Patriarca Kirill per una visita ufficiale.

Il metropolita ha trasmesso i saluti del Patriarca Kirill all’arcivescovo Ieronim, e questi ha sottolineato i legami di amore fraterno che legano la Chiesa Russa al popolo e alla Chiesa di Grecia.

Nella conversazione fraterna che ha fatto seguito, si è trattato delle relazioni bilaterali e della cooperazione ortodossa nella preparazione del Grande Concilio pan-ortodosso, della collaborazione nel campo dell’educazione teologica con scambi di studenti, del ruolo della Chiesa nella vita sociale, della pastorale giovanile, del dialogo col mondo del lavoro e della cultura e delle varie forme di lavoro missionario.

Al colloquio hanno partecipato il metropolita Nikolaos di Mesogaia e Laureotiki e l’arciprete Nikolaj Balashov, vicepresidente del Dipartimento delle relazioni esterne del patriarcato di Mosca.

Poi nella sala del trono dell’arcivescovado, alla presenza di altri gerarchi e chierici della Chiesa di Grecia, il metropolita e l’arcivescovo si sono scambiati i discorsi augurali. L’arcivescovo Ieronim ha ringraziato la delegazione della Chiesa russa per la visita e per il colloquio, svoltosi in un’atmosfera di amore fraterno, e ha chiesto di trasmettere al Patriarca Kirill il rispetto e l’amore della Chiesa di Grecia.

A sua volta, il metropolita Hilarion ha detto di visitare sempre con grande gioia la Chiesa di Grecia; si è riferito alla crisi economica della Grecia e alle difficili conseguenze che essa ha per la vita della Chiesa, esprimendo l’augurio che “questi problemi possano risolversi presto e la Chiesa possa occupare il posto che le spetta in questo bellissimo paese antico, la cui terra è consacrata dalle orme degli apostoli”.

Dopo uno scambio di doni, il metropolita ha scritto una dedica nel libro degli ospiti d’onore dell’arcivescovado.