Il 25 febbraio si è svolto nelle sale patriarcali presso la cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca l’incontro del Primate della Chiesa Ortodossa Russa con il presidente del Libano Michel Suleiman.

All’incontro hanno preso parte il metropolita di Volokolamsk Hilarion, presidente del Dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, l’arcivescovo Nifon di Philippopolis, rappresentante del Patriarca di Antiochia presso il Patriarcato di Mosca, l’arciprete Nikolaj Balashov, vicepresidente del Dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, p. Igor Jakimtchuk, segretario facente funzioni per i rapporti interortodossi e Miguel Palacio, collaboratore dello stesso Dipartimento.

Il presidente del Libano era accompagnato da un gruppo di rappresentanti del governo e diplomatici, tra cui il ministro della difesa, quello degli esteri, quello dell’economia e quello dell’industria. Era presente anche un nutrito gruppo di rappresentanti del Ministero degli esteri della Federazione Russa.

Dando il benvenuto all’ospite, il Primate della Chiesa Russa ha fatto rilevare che era la prima volta che un capo di stato libanese visitava la Russia. Ha poi sottolineato che il fattore religioso ha sempre giocato un ruolo di prima importanza nella vita politica libanese. Riferendosi alla situazione del Medio Oriente, il Patriarca ha detto che la Chiesa Russa partecipa al processo comune di ricerca di soluzioni pacifiche dei conflitti ancora in corso nella regione. “A questo riguardo, siamo in continuo contatto col governo della Federazione Russa e di altri Paesi, col Patriarcato di Antiochia e alte comunità cristiane del Medio Oriente. Col Patriarcato di Antiochia partecipiamo alla risoluzione di una serie di questioni sociali, legate agli aiuti umanitari alla popolazione”.

Un tema affrontato nell’incontro è stato quello dei pellegrinaggi ortodossi organizzati dalla Russia in Libano. Questa terra, ha fatto notare il Patriarca, da sempre attira i pellegrini cristiani; nel XIX secolo numerosissimi pellegrini russi visitavano Said per poi giungere alle rive del mare di Galilea, in Terra Santa. Il Patriarca ha proposto di stabilire relazioni tra il Dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca e il Ministero del turismo del Libano per organizzare concretamente questi pellegrinaggi.

La comunità russa in Libano conta oggi da 7 a 10 mila persone. “Attraverso la sua persona vorrei ringraziare le autorità libanesi per la buona accoglienza riservata ai russi nel vostro Paese”, ha detto il Patriarca al Presidente della Repubblica libanese. Egli ha poi parlato della collaborazione col Patriarcato di Antiochia per la cura pastorale dei russi in Libano. A Beyrut esiste una parrocchia ortodossa russa; il Patriarca si è felicitato della decisione delle autorità cittadine di assegnare un terreno da utilizzare come cimitero russo.

Riguarda al rapporto tra la Chiesa Russa e il Patriarcato di Antiochia, il Patriarca Kirill si è riferito agli scambi con l’Università ortodossa di Balamand nel nord del Libano ed ha elogiato il ruolo svolto dall’arcivescovo Nifon di Philippopolis  (rappresentante ufficiale del  Patriarcato di Antiochia presso la Chiesa Ortodossa Russa), dicendo che egli da diversi decenni “non soltanto rappresenta magnificamente la sua Chiesa e il suo Paese, ma gioca un ruolo molto positivo nella vita religiosa di Mosca”.

Sua Santità infine ha ricordato che, secondo quanto prevede la tradizione, in qualità di nuovo Patriarca egli dovrà visitare le diverse Chiese ortodosse sorelle; in questo quadro, prevede di visitare il Libano e la Siria nel novembre 2010.