Il 19 giugno, giorno della memoria liturgica di s. Ilarione Nuovo della Dalmazia (IX sec) e (in quanto prima domenica dopo Pentecoste) festa di tutti i Santi, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne della Chiesa Russa, ha celebrato la Divina liturgia nella chiesa dedicata all’icona della Madonna “Gioia di tutti i sofferenti” di Mosca, di cui è parroco.

Con lui hanno concelebrato gli arcivescovi Feofan di Berlino e della Germania, Jonafan di Tulcinsk e Bratslav, Justinian di Naro-Fominsk, responsabile delle parrocchie patriarcali ngli USA, Kirill di Rostov e Jaroslavl, il vescovo Veniamin di Penza e Kuznetsk, l’igumeno Filaret (Bulekov), vicepresidente del Dipartimento, l’arciprete Vladimir Shmalij, prorettore del Corso di master e dottorato della Chiesa Ortodossa Russa e diversi altri chierici collaboratori del Dipartimento e della parrocchia.

Erano presenti alla liturgia rappresentanti del governo ungherese e numerosi amici e ospiti del metropolita Hilarion, venuti per felicitarlo nel giorno del suo onomastico.

Alla fine della liturgia l’arcivescovo Kirill di Rostov e Jaroslavl ha dato lettura di un messaggio di auguri indirizzato al metropolita dal Patriarca di Mosca e tutte le Russie Kirill. Si è poi rivolto al metropolita Hilarion a nome degli altri vescovi e chierici presenti, dicendo tra l’altro: “Dio le ha dato molti talenti e forza. Oggi è la festa di tutti i santi e la ricorrenza di s. Ilarione Nuovo, suo santo protettore, di cui lei ha ricevuto il nome monastico. Vorrei augurarle di continuare a esercitare il suo ministero episcopale dando seguito all’opera di molte generazioni di presuli della Chiesa Russa che hanno protetto l’Ortodossia nella nostra terra. Le auguriamo che si rafforzino i molteplici doni che il Signore le ha donato e che lei ha acquisito nel suo continuo sforzo di servire Dio e il nostro popolo”.

Il metropolita prima di tutto ha espresso la propria gratitudine al Patriarca Kirill per il suo messaggio, ha poi ringraziato l’arcivescovo Kirill di Rostov e Jaroslal’ delle sue parole, gli altri presuli e chierici per la concelebrazione e tutti i presenti per la preghiera comune. Ha poi pronunciato l’omelia sulla festa di tutti i santi.