Messaggio pasquale di Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie
MESSAGGIO PASQUALE
di Sua Santità KIRILL,
Patriarca di Mosca e di tutte le Russie
ai membri dell’episcopato, del clero, ai monaci e alle monache, e a tutti i fedeli figli e figlie della Chiesa Ortodossa Russa.
Amati fratelli nell’episcopato, reverendi padri, venerabili monaci e monache, cari fratelli e sorelle,
CRISTO È RISORTO!
Dal cuore, colmo di limpida gioia per il Signore Risorto dalla tomba, vi saluto con queste parole vivificanti e vi porgo i miei auguri in occasione della festa delle feste – la Pasqua.
Oggi siamo chiamati al grande banchetto della fede, la grande solennità dello spirito. L’unigenito Figlio di Dio, essendo venuto nel mondo, avendo patito la sofferenza e la morte sulla croce, per il dettame del Padre Celeste risorge vittoriosamente dalla tomba! Gesù è risorto – e la morte è stata ingoiata per la vittoria (1 Corinzi, 15,54)! È risorto – e gioisce tutto l’universo! Il Signore ha distrutto l’inferno e ha abolito la potenza del diavolo. Dio misericordioso ha fatto tutto questo, predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue e la remissione dei peccati (Efesini 1, 4-5; 7).
La vittoria di Cristo sulla morte non è soltanto una realtà spirituale, ma anche corporea. Il Signore Gesù è veramente risorto in corpo per la salvezza di tutti gli uomini. Con la sua Risurrezione la morte ha perso il suo carattere irreversibile ed è diventata per quelli che hanno creduto in Cristo la nascita nella vita eterna, la porta che apre la strada per il cielo, per il Regno di Dio.
Non a caso i martiri cristiani andavano incontro con gioia a qualsiasi sofferenza. E se prima anche i più grandi giusti compiangevano i morti come perduti, dopo la Risurrezione del Signore Gesù la morte non li spaventava più. Secondo le insigni parole di Sant’Atanasio il Grande, da adesso “tutti i fedeli in Cristo calpestano la morte come un niente, ben sapendo che quando muoiono non vanno a perdizione, ma vivono e diventano incorruttibili per mezzo della Risurrezione” (De incarnatione Verbi). Un chiaro esempio sono per noi anche i neo-martiri della Chiesa Russa, che durante le persecuzioni del XX secolo senza paura ricevettero la corona del martirio.
Oggi, quando il mondo assomiglia sempre di più al ricco stolto della parabola evangelica (cfr.Lc 12,16-21), quando la comodità, il successo, la vita lunga sono considerati quasi i valori più importanti, noi, discepoli e seguaci del Signore, con l’apostolo Paolo testimoniamo: per noi il vivere è Cristo (Filippesi 1,21) e la morte non è la fine dell’esistenza. Diciamo e crediamo così, perché sappiamo: Dio ha creato l’anima dell’uomo per l’eternità.
Come spesso a noi, immersi nella confusione e nelle preoccupazioni della quotidianità, manca attenzione per notare la presenza della trasfigurante potenza divina nella nostra vita! Però il tempo pasquale è un periodo davvero particolare. In questi giorni sembra che perfino l’aria è impregnata dell’incomparabile gioia della Pasqua, e la misericordia e l’amore di Dio si effondono abbondantemente su ogni uomo.
Entrando nella solennità di questa meravigliosa e luminosa festa siamo chiamati a testimoniare in modo convincente, sia con opera che con parola, del dono che l’umanità ha ricevuto dal Signore Risorto. Condividiamo con quelli che ci stanno accanto il gioioso annuncio evangelico, doniamo ai nostri cari affetto, cura e attenzione, facciamo bene a coloro che hanno bisogno del nostro aiuto e della consolazione! Solo così, lodando il Salvatore Risorto dalla tomba con il cuore grato e con labbra grate, diventiamo eredi del miracolo pasquale e con coraggio possiamo chiamarci figli e figlie dell’Altissimo, che ha mostrato il suo infinito amore per tutti noi.
Augurandovi una luminosa festa della Santa Pasqua, ancora e ancora rivolgo a voi il gioioso saluto:
CRISTO È RISORTO!
/+KIRILL/
PATRIARCA DI MOSCA E DI TUTTE LE RUSSIE
Mosca,
Pasqua del Signore
2018
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