Il 30 ottobre 2015 Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha incontrato presso la residenza patriarcale e sinodale nel Monastero San Daniele di Mosca l’ambasciatore degli Stati Uniti d’America presso la Federazione Russa John F. Tefft.

Per il Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca ha preso parte all’incontro il vice presidente del Decr, archimandrita Filaret (Bulekov). Tra i presenti c’erano anche il vice capo della missione diplomatica degli Stati Uniti a Mosca, signora Lynne Tracy, e il segretario dell’ambasciatore, Christopher Grossman.

Nel dare il benvenuto all’ospite, Sua Santità il Patriarca ha ricordato il loro precedente incontro, tenutosi nel mese di novembre 2014. «Attribuisco grande importanza alla possibilità di incontrarmi con Lei per scambiare opinioni. E’ particolarmente necessario mantenere contatti più stretti quando sorgono difficoltà nelle relazioni tra i nostri Paesi – ha detto il Primate della Chiesa ortodossa russa. – Sono profondamente convinto che le difficoltà e i problemi vengono e vanno, ma la velocità con cui vanno via dipende dalle persone. La Chiesa sostiene sempre che nelle relazioni internazionali i problemi devono essere minimi».

Sua Santità il Patriarca Kirill ha detto che, nonostante le attuali difficoltà, la storia dei rapporti tra la Russia e gli Stati Uniti nel corso dei secoli è stata caratterizzata da molti aspetti positivi.

«Il nostro incontro si svolge nel giorno in cui il ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, il Segretario di Stato degli Stati Uniti e molti altri diplomatici provenienti da diversi Paesi si incontrano a Vienna per discutere le questioni relative al Medio Oriente. Questo è certamente un tema importante nelle relazioni internazionali», ha dichiarato John F. Tefft.

Egli ha inoltre informato Sua Santità il Patriarca di aver visitato dopo il precedente incontro diversi monasteri e templi russi. «Sono molto grato per l’ospitalità che mi è stata manifestata dai rappresentanti del clero – ha detto l’ambasciatore degli Stati Uniti. – Questo per me ha un profondo significato».

Nel corso della riunione gli interlocutori hanno discusso i processi di crisi che avvengono nel mondo di oggi. Particolare preoccupazione è stata espressa per il conflitto in Medio Oriente e per la situazione dei cristiani e di altre minoranze religiose nella regione.