Patriarca Kirill: Non possiamo rimanere indifferenti alle sofferenze del popolo della Siria
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha espresso la propria speranza che la partecipazione della Federazione russa alla risoluzione del conflitto siriano possa portare nella regione la pace civile da lungo attesa.
“La Chiesa ortodossa russa ha ripetutamente fatto appello alla leadership della Russia e di altri paesi e organizzazioni internazionali esortando a non rimanere indifferenti alle sofferenze della popolazione civile in Siria e negli altri paesi della regione”, ha ricordato Sua Santità il Patriarca.
“Conosciamo, non per sentito dire, ma da contatti personali con i leader religiosi del Medio Oriente, la situazione catastrofica in cui si ritrovano le persone, che sono diventate bersaglio di estremisti e terroristi”, ha aggiunto.
Secondo Sua Santità il Patriarca, i fedeli ortodossi con gran dolore hanno assistito ai numerosi episodi di violenza contro i cristiani nella regione, ai rapimenti e agli spietati omicidi di vescovi e monaci, alla distruzione barbarica di antiche chiese e monasteri.
“In questi luoghi, che sono sacri per tutti coloro che professano le religioni abramitiche, anche i musulmani non soffrono meno”, ha detto il Patriarca.
“Purtroppo, il processo politico non ha portato ad alcun sollievo evidente della situazione di persone innocenti, che ora necessitano di una protezione militare”, ha detto il Primate della Chiesa russa.
“La Federazione russa ha preso la decisione responsabile di utilizzare le forze armate per proteggere il popolo siriano dai mali causati dall’arbitrio dei terroristi. Riteniamo che a tale decisione sia legato il ristabilimento della pace e della giustizia in questa antica terra”, ha detto il Patriarca.
“Augurando la pace al popolo della Siria, Iraq e degli altri paesi del Medio Oriente, preghiamo che il violento conflitto locale non degeneri in una guerra più grande, che l’uso della forza non provochi vittime tra la popolazione civile, e che tutti i soldati russi possano tornare a casa vivi”, ha concluso il Patriarca.
Dal servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’